C'è un sant'Ambrogio redivivo a guidare l'ambasciata milanese portatrice di una supplica rivolta a Francesco I, re di Francia dal 1515 al 1547, affinché finanziasse il progetto per rendere navigabile il fiume Adda tra Lecco e il canale della Martesana. ...
Cronaca - Scaffale lecchese
Fausto Valsecchi: un nome che ai più non dirà ormai nulla. Neppure, va detto, gli rendono onore le sciatte targhe toponomastiche della strada collinare a lui intitolata. Del resto, l'uomo morì troppo presto per lasciare segni indelebili. ...
«Un paese che chiamerei uno dei più belli al mondo». Alessandro Manzoni parlava così nei suoi “Promessi” descrivendo «quel ramo del lago di Como» che è il ramo di noialtri lecchesi. ...
Sarebbe un "sequel", come barbaramente s'usa dire di questi tempi: un racconto che prosegue un libro o un film precedenti. Anche se non fu, probabilmente, operazione editoriale alla stregua di quelle che si confezionano oggi in quattro e quattr'otto per ...
Scaffale lecchese è una rubrica dedicata a libri nuovi, vecchi e addirittura d’altri tempi. Pagine memorabili e altre magari un po’ meno. Ma tutte scritte dalle nostre o sulle nostre parti. Una sorta di guida alla formazione ...
A una a una, le grandi fabbriche chiudevano. Fu una rivoluzione, certo che sì. Nel giro di poco ci ritrovammo in una città diversa. Anni Ottanta del Novecento: giorno dopo giorno, andavamo perdendo un’identità secolare ...
La mattina del 21 agosto 1874, dalla stazione centrale di Milano, partì una «carovana composta di nove preti e d'un giovane patrizio, tutti Milanesi» diretta ai "Luoghi Santi". «L'avvenimento per Milano, se non era grande, era nuovo». ...
Quando non c'erano i droni, le vedute aeree erano una rarità, scattare foto dall'alto una possibilità da privilegiati. Hai voglia ad andare su quei monti che noialtri lecchesi abbiamo la fortuna d'avere attorno. Non è certo la stessa ...
Parini, quello della vergine cuccia. Già. Il fero giorno dell’aita aita è passo letterario tra i più conosciuti. L’autore, appunto l’abate Giuseppe Parini, deve a esso il merito di non essere del ...
«Porco di qui, porco di là…». Già: saracchi e sfuriate erano proverbiali. Caratteraccio, quello di Casimiro Ferrari. Perché – diceva – «muriroo gheubb ma minga cun el goos» e cioè &...
Chissà. Un giorno saranno soltanto parole scritte in pochi libri. Nei quali libri, tra l'altro, quelle parole non avrebbero dovuto entrare. Perché vive, davvero vive, lo erano soltanto se sospese nell'aria, non messe per iscritto. Per quanto abbiano ...
La “scoperta” della montagna come luogo di svago, si sa, risale all’Ottocento. Nella seconda metà del secolo è un vero e proprio “movimento”. Non è ancora turismo di massa, quello arriverà molto ...
A piedi lungo l'Adda dalle sorgenti alla foce. In quest'epoca di cosiddetto turismo lento, di riscoperta (e invenzione o reinvenzione) di "cammini", ha un suo fascino riprendere in mano una guida, più culturale che turistica, di ormai un secolo ...
Mattia ContiUn «libro maledetto» le cui vicende raccontate sembrano per sortilegio riprodursi nuovamente in una realtà non molto dissimile. Una maledizione? O quell'inevitabile ripetersi delle vite e delle storie per cui non si inventa mai niente ed &...
Un po’ surreale e forse pretestuosa, la polemica estiva di quest’anno in città riguarda l’anniversario della conquista del McKinley da parte di una spedizione alpinistica tutta lecchese nell’anno 1961. Anniversario nemmeno tondo, quindi, ...
Stai a vedere che è colpa sua, dell’Aloisio Bonfanti, una delle memorie storiche della città. Parliamo della stravaganza di battezzare il municipio come Palazzo Bovara. Stravaganza poi non più, essendo ormai consuetudine tra giornalisti e politici. ...
Emilio De MarchiUna zuffa all’esterno di un’osteria, un coltello che spunta, un giovane che rimane morto sul selciato. Avviene a Pescarenico ma in realtà è “il delitto di Osnago”: così recita il ...
La Grigna che «è la più alta montagna ch'abbi n'questi paesi, ed è pelata» o la Troggia che «cade da un sasso altissimo, e cadendo entra sotto la terra e lì finisce il fiume»: ...
«Per ovvi motivi, si dichiara che qualsiasi fatto e circostanza riportati nel libro non hanno riferimento con fatti e personaggi della realtà». Così si tutelava, come si usa, anche il premanese Antonio Bellati quando, nel 1982, ...
Non c’è dubbio che in certe piccole stazioni ferroviarie, oggi, un che di malinconico ti pervade. Ormai, si tratta di edifici abbandonati, di ambienti quasi surreali. Tanto da stentare a credere che lì, davvero, un qualsiasi treno ...