Olginate piange il 'barbiere' Luigi Fumagalli, avrebbe compiuto 103 anni a dicembre
Il prossimo 2 dicembre avrebbe compiuto 103 anni. E certamente li avrebbe festeggiati come si deve, come aveva fatto nel 2022 quando, per celebrare l'invidiabile traguardo del secolo di vita, aveva voluto organizzare personalmente un grande "party" nel salone sottostante il teatro Jolly, dove erano poi accorsi in tanti tra famigliari e amici, oltre al sindaco Marco Passoni in fascia tricolore che gli aveva consegnato una pergamena con gli auguri dell'Amministrazione e dell'intera comunità. 
Olginate piange oggi la scomparsa di Luigi Fumagalli, il "decano" conosciutissimo in paese anche per via della sua storica attività di barbiere, poi portata avanti dal figlio Alvaro con alcuni soci in via don Gnocchi. Nativo della vicina Villa San Carlo, aveva aperto il suo salone in via Redaelli nel 1946, al suo definitivo rientro nel lecchese dopo la Seconda guerra mondiale, vissuta direttamente prima sulle alture di Bardonecchia, poi a Milano Greco e infine tra Chiesa Nuova di Padova e Piazzola sul Brenta. Un lungo periodo che lo vide protagonista di lunghe e pesanti traversie tra precipitose fughe, nascondigli improvvisati nei campi di canapa per sfuggire alle mitragliatrici, viaggi fortunosi, dure prigionie e pure un salvataggio "miracoloso" alla stazione di Torino, grazie a una coppia di coniugi che lo aveva segnalato alla Gestapo come il loro figlio malato bisognoso di cure urgenti in ospedale.
Tutti episodi che ci aveva raccontato lui stesso in un'intervista durante il primo lockdown per la pandemia da Covid-19, condividendo l'invito a proteggere se stessi e gli altri rispettando le regole e rimanendo in casa, un sacrificio minimo rispetto a quelli sopportati da lui e da tanti altri italiani in tempi ben più duri. Tempi nei quali proprio il suo mestiere rappresentò una vera e propria àncora di salvezza per lui, in quanto, tagliando i capelli a ufficiali e militari del suo Reparto, poteva godere della licenza mensile 2+1, e dunque tornare di tanto in tanto dalla sua famiglia.


Nel 1947, poi, il matrimonio con l'amata Regina Scaccabarozzi, conosciuta "per caso" proprio durante una licenza e venuta a mancare qualche anno fa dopo sette decenni di vita condivisa. Attivissimo e decisamente "arzillo" fino a poco tempo fa, il signor Luigi era una presenza abituale nel centro di Olginate, dove lo si incrociava spesso a passeggio e dove era diventato anche un assiduo frequentatore del Cine-teatro Jolly, partecipando volentieri a proiezioni e spettacoli.
Oltre ad Alvaro con il resto dei famigliari, Fumagalli lascia anche l'altro figlio Giuseppe, storico bibliotecario in paese. Le esequie saranno celebrate venerdì 10 ottobre alle 15.00 in Chiesa Parrocchiale, precedute dalla recita del Rosario, dopodiché il feretro sarà accompagnato al cimitero locale.

Luigi Fumagalli con il sindaco in occasione del suo 100° compleanno
Olginate piange oggi la scomparsa di Luigi Fumagalli, il "decano" conosciutissimo in paese anche per via della sua storica attività di barbiere, poi portata avanti dal figlio Alvaro con alcuni soci in via don Gnocchi. Nativo della vicina Villa San Carlo, aveva aperto il suo salone in via Redaelli nel 1946, al suo definitivo rientro nel lecchese dopo la Seconda guerra mondiale, vissuta direttamente prima sulle alture di Bardonecchia, poi a Milano Greco e infine tra Chiesa Nuova di Padova e Piazzola sul Brenta. Un lungo periodo che lo vide protagonista di lunghe e pesanti traversie tra precipitose fughe, nascondigli improvvisati nei campi di canapa per sfuggire alle mitragliatrici, viaggi fortunosi, dure prigionie e pure un salvataggio "miracoloso" alla stazione di Torino, grazie a una coppia di coniugi che lo aveva segnalato alla Gestapo come il loro figlio malato bisognoso di cure urgenti in ospedale.
Tutti episodi che ci aveva raccontato lui stesso in un'intervista durante il primo lockdown per la pandemia da Covid-19, condividendo l'invito a proteggere se stessi e gli altri rispettando le regole e rimanendo in casa, un sacrificio minimo rispetto a quelli sopportati da lui e da tanti altri italiani in tempi ben più duri. Tempi nei quali proprio il suo mestiere rappresentò una vera e propria àncora di salvezza per lui, in quanto, tagliando i capelli a ufficiali e militari del suo Reparto, poteva godere della licenza mensile 2+1, e dunque tornare di tanto in tanto dalla sua famiglia.

Il signor Luigi ancora con il sindaco e il figlio Giuseppe nel giugno 2022, quando venne
invitato al taglio del nastro dell'ex Municipio dopo i lavori di ristrutturazione
invitato al taglio del nastro dell'ex Municipio dopo i lavori di ristrutturazione

Nel 1947, poi, il matrimonio con l'amata Regina Scaccabarozzi, conosciuta "per caso" proprio durante una licenza e venuta a mancare qualche anno fa dopo sette decenni di vita condivisa. Attivissimo e decisamente "arzillo" fino a poco tempo fa, il signor Luigi era una presenza abituale nel centro di Olginate, dove lo si incrociava spesso a passeggio e dove era diventato anche un assiduo frequentatore del Cine-teatro Jolly, partecipando volentieri a proiezioni e spettacoli.
Oltre ad Alvaro con il resto dei famigliari, Fumagalli lascia anche l'altro figlio Giuseppe, storico bibliotecario in paese. Le esequie saranno celebrate venerdì 10 ottobre alle 15.00 in Chiesa Parrocchiale, precedute dalla recita del Rosario, dopodiché il feretro sarà accompagnato al cimitero locale.
B.P.