Calolzio: tornato dall'Africa fratel Fiorenzo 'ritira' la Targa della Solidarietà Alpina
Lo scorso febbraio, alla cerimonia ufficiale, lo aveva sostituito Fabio, suo fratello, presentatosi - con il cappello d'ordinanza sul capo, essendo "penna nera" anche lui - al cospetto del capogruppo Claudio Prati e del sindaco-"commilitone" Marco Ghezzi.
Ieri, Fratel Fiorenzo Losa, ha ritirato personalmente la "Targa della Solidarietà alpina", nel corso di una conviviale organizzata presso la sede del gruppo "Pippo Milesi" in occasione del suo rientro in Italia dall'Africa.
Il riconoscimento, assegnato ogni anno ad una persona legata alla comunità locale che, con il suo operato, si è distinta per impegno e dedizione verso gli altri ed in particolare verso chi ha più bisogno, gli è stato attribuito proprio per il suo essere, ormai oltre due decenni, al fianco dei più poveri e svantaggiati in Eritrea (2001-2008) e Messico (2008-2013), prima di essere assegnato a Burkina Faso, dove ha contribuito alla realizzazione di una scuola per ragazzi sordomuti.
Un istituto, di cui Fratel Losa è il responsabile diretto di 50 giovani, che adotta una didattica inclusiva innovativa per udenti e non udenti. Un fiore all'occhiello insomma e soprattutto un raggio di speranza per chi, altrimenti, sarebbe abbandonato a se stesso.
"Il suo prossimo progetto è quello di realizzare una scuola professionale per indirizzare i ragazzi ad uno sbocco lavorativo che li inserisca nel tessuto socio-economico del Paese. Queste prospettive di promozione umana attraverso il lavoro rappresentano perfettamente la concezione del fondatore della Congregazione Pavoniana San Ludovico Pavoni" era stato sottolineato nell'attribuire il Premio a Fratel Fiorenzo, originario di Torre de' Busi ma residente a Calolzio dal 1962. "Anche quest'anno la Targa della solidarietà viene assegnata a un calolziese che dedica anima e corpo al volontariato e che opera nel bene a livello mondiale".
Oltre agli alpini e ai suoi famigliari, ieri hanno partecipato all'incontro anche l'arciprete don Antonio Vitali, don Valentino Ferrari, don Matteo Cortinovis e suor Michela. "A fratel Fiorenzo vanno gli auguri più sinceri di un buon lavoro da parte di tutti i soci ed aggregati del Gruppo di Calolziocorte".
Ieri, Fratel Fiorenzo Losa, ha ritirato personalmente la "Targa della Solidarietà alpina", nel corso di una conviviale organizzata presso la sede del gruppo "Pippo Milesi" in occasione del suo rientro in Italia dall'Africa.
Fratel Fiorenzo Losa con il capogruppo Claudio Prati
Il riconoscimento, assegnato ogni anno ad una persona legata alla comunità locale che, con il suo operato, si è distinta per impegno e dedizione verso gli altri ed in particolare verso chi ha più bisogno, gli è stato attribuito proprio per il suo essere, ormai oltre due decenni, al fianco dei più poveri e svantaggiati in Eritrea (2001-2008) e Messico (2008-2013), prima di essere assegnato a Burkina Faso, dove ha contribuito alla realizzazione di una scuola per ragazzi sordomuti.
Il missionario tra don Antonio e suor Michela
Un istituto, di cui Fratel Losa è il responsabile diretto di 50 giovani, che adotta una didattica inclusiva innovativa per udenti e non udenti. Un fiore all'occhiello insomma e soprattutto un raggio di speranza per chi, altrimenti, sarebbe abbandonato a se stesso.
"Il suo prossimo progetto è quello di realizzare una scuola professionale per indirizzare i ragazzi ad uno sbocco lavorativo che li inserisca nel tessuto socio-economico del Paese. Queste prospettive di promozione umana attraverso il lavoro rappresentano perfettamente la concezione del fondatore della Congregazione Pavoniana San Ludovico Pavoni" era stato sottolineato nell'attribuire il Premio a Fratel Fiorenzo, originario di Torre de' Busi ma residente a Calolzio dal 1962. "Anche quest'anno la Targa della solidarietà viene assegnata a un calolziese che dedica anima e corpo al volontariato e che opera nel bene a livello mondiale".
Oltre agli alpini e ai suoi famigliari, ieri hanno partecipato all'incontro anche l'arciprete don Antonio Vitali, don Valentino Ferrari, don Matteo Cortinovis e suor Michela. "A fratel Fiorenzo vanno gli auguri più sinceri di un buon lavoro da parte di tutti i soci ed aggregati del Gruppo di Calolziocorte".
