Valmadrera torna a crescere con 80 nati nel 2023, 11.290 i residenti di cui due 'senza fissa dimora'
“Diversi di questi dati mi hanno sorpreso”. Così ha esordito Antonio Rusconi, sindaco di Valmadrera, presentando la statistica demografica 2023. Come ogni anno, infatti, l’ufficio anagrafe, guidato dal responsabile Riccardo Rusconi, ha predisposto un lungo elenco di tabelle e grafici teso a fotografare la dinamica demografica che ha caratterizzato la comunità di Valmadrera.
“Nel 2023 sono stati registrati ottanta nuovi nati. Era da diverso tempo che non raggiungevamo tale quota. In parallelo si registra una diminuzione del numero di morti. Ciò contribuisce a determinare un saldo finale positivo. Nel 2023, infatti, il numero di residenti a Valmadrera è cresciuto di 126 unità dopo alcuni anni di diminuzione” ha sottolineato Rusconi. Prosegue il confronto serrato tra Via Preguda e Viale Promessi Sposi per aggiudicarsi il titolo di “via più popolosa”. Quest’anno a vincere è il secondo con 503 cittadini, mentre Via Preguda si ferma a 501. Più staccata invece Via Bovara con 476 residenti. “Scorrendo l’elenco ci si imbatte in Via Madre Teresa di Calcutta, che sul territorio di Valmadrera non c’è. Il nome è frutto di una scelta dell’amministrazione. Si tratta in realtà dei senza fissa dimora presenti sul nostro territorio, che in questo momento sono due” ha spiegato il primo cittadino. Valmadrera, lo ricordiamo, è il quarto comune più popoloso della provincia di Lecco. Con una popolazione di 11.290 persone, esso segue il capoluogo, Merate, Calolziocorte e precede di poco Casatenovo in questa speciale classifica. “Tra gli stranieri la comunità più numerosa rimane quella senegalese con 139 elementi. Inoltre, si è registrato un aumento degli ucraini. In tutto, i non italiani residenti sono 1040” ha aggiunto Rusconi. “Si rileva inoltre una diminuzione del numero dei matrimoni a fronte di un aumento delle cosiddette “convivenze di fatto”, un istituto utilizzato sempre di più anche da persone non dello stesso sesso”. Solo 12, infatti, sono stati i matrimoni celebrati nel 2023, di cui 7 religiosi e 5 civili. “Negli anni del Covid su 20 riti 17 erano civili e 3 religiosi” ha ricordato il sindaco. Tra gli ultimi dati “curiosi” è possibile citare in primo luogo la presenza di cinque ultracentenarie, tutte donne. I nomi più diffusi sono invece Marco tra i maschi e Maria tra le donne.
Per la statistica completa, clicca qui
“Nel 2023 sono stati registrati ottanta nuovi nati. Era da diverso tempo che non raggiungevamo tale quota. In parallelo si registra una diminuzione del numero di morti. Ciò contribuisce a determinare un saldo finale positivo. Nel 2023, infatti, il numero di residenti a Valmadrera è cresciuto di 126 unità dopo alcuni anni di diminuzione” ha sottolineato Rusconi. Prosegue il confronto serrato tra Via Preguda e Viale Promessi Sposi per aggiudicarsi il titolo di “via più popolosa”. Quest’anno a vincere è il secondo con 503 cittadini, mentre Via Preguda si ferma a 501. Più staccata invece Via Bovara con 476 residenti. “Scorrendo l’elenco ci si imbatte in Via Madre Teresa di Calcutta, che sul territorio di Valmadrera non c’è. Il nome è frutto di una scelta dell’amministrazione. Si tratta in realtà dei senza fissa dimora presenti sul nostro territorio, che in questo momento sono due” ha spiegato il primo cittadino. Valmadrera, lo ricordiamo, è il quarto comune più popoloso della provincia di Lecco. Con una popolazione di 11.290 persone, esso segue il capoluogo, Merate, Calolziocorte e precede di poco Casatenovo in questa speciale classifica. “Tra gli stranieri la comunità più numerosa rimane quella senegalese con 139 elementi. Inoltre, si è registrato un aumento degli ucraini. In tutto, i non italiani residenti sono 1040” ha aggiunto Rusconi. “Si rileva inoltre una diminuzione del numero dei matrimoni a fronte di un aumento delle cosiddette “convivenze di fatto”, un istituto utilizzato sempre di più anche da persone non dello stesso sesso”. Solo 12, infatti, sono stati i matrimoni celebrati nel 2023, di cui 7 religiosi e 5 civili. “Negli anni del Covid su 20 riti 17 erano civili e 3 religiosi” ha ricordato il sindaco. Tra gli ultimi dati “curiosi” è possibile citare in primo luogo la presenza di cinque ultracentenarie, tutte donne. I nomi più diffusi sono invece Marco tra i maschi e Maria tra le donne.
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A.Bes.