Galbiate: in un video don Lorenzo Maggioni rilancia la petizione a difesa dell'ambiente

Si ispira all'enciclica Laudato si' di papa Francesco l'azione su più fronti di don Lorenzo Maggioni a tutela dell'ambiente e in particolare della qualità dell'aria che respiriamo. Il sacerdote originario di Ronco Briantino è stato dal 2017 ad Osnago la spalla di don Costantino Prina. Con l'arrivo del nuovo parroco don Alessandro Fusetti, don Lorenzo è stato chiamato in supporto alla comunità pastorale di Galbiate dove opera in questo momento.

Don Lorenzo Maggioni



Al di fuori dell'attività oratoriana e di quella accademica, don Lorenzo sta portando avanti da un paio di anni le istanze ambientaliste con l'obiettivo di ridare un'aria più pulita nel territorio regionale. È stato per questo tra i fondatori della Rete Ambiente Lombardia, di cui è attualmente il portavoce. Ha quindi contribuito a tessere una maglia di relazioni con 55 tra associazioni, comitati, gruppi, movimenti di stampo cattolico e unioni di studenti. La rete ha prodotto due anni fa - in piena pandemia, quando uscivano le prime pubblicazioni sulla correlazione tra la diffusione del Covid e l'inquinamento dell'aria - una petizione ancora attiva su Change.org denominata "Apriti cielo! Ripuliamo la nostra aria" che ha raggiunto circa 28 mila firme.

Don Lorenzo con don Costantino


La petizione di RAL costituisce un appello a tutti gli amministratori comunali, provinciali e regionali affinché venga realizzato un decalogo di obiettivi: il potenziamento degli investimenti sul trasporto pubblico sostenibile; il superamento degli impianti di incenerimento dei rifiuti secondo i principî dell'economia circolare; la decarbonizzazione nel mercato dell'energia; la disincentivazione degli allevamenti intensivi; il monitoraggio trasparente della qualità dell'aria con centraline più tecnologiche ed efficienti; l'analisi degli effetti sanitari degli inquinanti all'interno di una riorganizzazione del sistema sanitaria regionale; una decisa riduzione del consumo di suolo anche ponendo un limite agli impianti di logistica; la bonifica dell'amianto con pratiche burocratiche più semplici; una riforestazione massiva; una formazione sulla sostenibilità ambientale nelle scuole, nell'amministrazione pubblica e nelle aziende.

 
Per dare maggiore risalto e per rilanciare la petizione, don Lorenzo ha avuto l'idea di realizzare un video musicale. Da qualche giorno il brano "La mia voce/apriti cielo" si può così ascoltare su YouTube. Le immagini scelte sono in parte tratte dallo storico sceneggiato Rai sui Promessi sposi, un auspicio a far tornare il cielo della Lombardia come lo descriveva Alessandro Manzoni, "così bello, così splendido". Per questo altre riprese del videoclip sono state realizzate nei luoghi manzoniani, "su quel ramo del Lago di Como". Quasi in opposizione, le inquadrature sugli aeroporti e sugli impianti industriali a forte concentrazione di inquinanti emessi nell'atmosfera.



A colpire il pubblico locale è però la voce che intona le parole della canzone. A prestare le proprie doti canore è stato proprio don Lorenzo, che prima del sacerdozio aveva avuto un gruppo musicale. "Ho cercato di coinvolgere qualche cantante famoso, ma è difficile trovare qualcuno noto al grande pubblico che aderisca completamente al progetto prendendo una netta posizione. Così ho deciso di lanciare un sasso nello stagno con i miei mezzi - racconta don Lorenzo Maggioni - Pensavo di aver appeso il microfono al chiodo prima di entrare in seminario e invece ho dovuto rispolverarlo".

 
Don Lorenzo è impegnato a sensibilizzare sulle tematiche care alla Rete Ambiente Lombardia anche all'interno del mondo confessionale. Lo fa da membro della Commissione Ambiente del Forum delle Religioni di Milano e nel Consiglio delle Chiese cristiane di Milano. Un dialogo che ha visto coinvolto nel novembre del 2021 anche l'arcivescovo di Milano Mario Delpini.


L'impegno del sacerdote originario di Ronco non si ferma qui. "Nei prossimi giorni incontreremo tutti i candidati alla presidenza della Regione Lombardia". Appuntamento poi per il 4 febbraio, quando è in programma per le ore 14.30 una manifestazione sotto il palazzo di Regione Lombardia per un momento di democrazia partecipativa. "È il momento in cui i ragazzi vanno ascoltati. Le nuove generazioni sentono proprie le questioni che riguardano le sorti del nostro pianeta. E noi abbiamo il dovere di ascoltarli sull'esempio della Laudato si', con la quale il papa si è rivolto 'a tutti gli uomini di buona volontà' nel prendersi cura della Terra. Bisogna però evitare una degenerazione del dibattito, come sta accadendo con gli episodi di imbrattamento delle opere d'arte e degli edifici storici della nostra nazione. Abbiamo bisogno di un surplus di bellezza e non di bruttezza".
M.P.
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