Parco Monte Barro: non solo presepi, in mostra anche le letterine dei bimbi di oggi e ieri

“Esiste in Italia un ministero di cui nessuno parla. Non ha un nome preciso ma si potrebbe chiamare ministero di Babbo natale, Santa Lucia, Gesù bambino, San Nicolò. Qualcuno potrà pensare che stiamo scherzando, eppure il ministero esiste davvero. Si trova al palazzone delle poste ed è piuttosto piccolo. In quelle due stanze arrivano però ogni anno migliaia di lettere…”. Così le volontarie del gruppo Leggere per Gioco nel pomeriggio di sabato 3 dicembre hanno introdotto i bambini presenti alla sede del Paro Monte Barro in quel favoloso mondo “indagato” dalle scrittrici Federica Lamberti Zanardi e Brunella Schisa, autrici di una raccolta a tema.

Paola Golfari e Massimo Pirovano

Quale? Quello delle lettere che ogni anno i più piccoli imbucano personalmente dai primi di dicembre. Alcune sono commoventi, chiedono a Babbo Natale di risolvere i problemi del mondo, alcune decisamente malinconiche per dei bambini così piccoli, altre divertenti con le più bizzarre richieste (sì, c’è perfino chi chiedere di ricevere... pantere nere).
“Su alcune di queste lettere abbiamo potuto mettere le mani, e ve le abbiamo portate qui oggi. Con questi scritti alcuni bimbi hanno chiesto scarpe che non infiammino i talloni, altri certamente più fortunati replicano interi cataloghi pubblicitari delle industrie di giocattoli, ma ce ne sono alcune che hanno saputo sfuggire all’appiattimento dei gusti di massa, per chiedere doni speciali e segreti” hanno aggiunto le lettrici, portando i bambini a riflettere insieme sulla magia del Natale.

Presente all’incontro la Presidentessa del Parco Monte Barro Paola Golfari che anche quest’anno ha deciso di riproporre presso la sala espositiva dell’Eremo la collezione di rappresentazioni della Natività messa a disposizione dall’Associazione Amici dei Presepi lecchese. “Lo spirito del Natale è tutto qui, in questa giornata. Abbiamo pensato che quest’esposizione potesse essere l’occasione anche per valorizzare il nostro museo archeologico, aperto alle visite anche in questa giornata” ha detto salutando gli intervenuti e tutti coloro che hanno partecipato alla realizzazione dell’evento, in particolare il Direttore del Museo Etnografico Massimo Pirovano per la scelta di ciò che accompagna l’esposizione dei presepi e quindi dei giocattoli d’altri tempi e appunto delle letterine.

Quest’ultime, ha spiegato il direttore, sono un documento molto interessante da un punto di vista antropologico, un elemento di reciprocità e coesione sociale. Le lettere chiedono dei doni, e chi dona certamente si aspetta la restituzione di ciò che ha donato, in un’altra forma e in un’altra circostanza. “Questo a livello sociale crea un legame importante, di riconoscimento reciproco. Sono anche la testimonianza del piacere del donatore, dei genitori che vedono i loro figli scartare impazientemente i regali nella magica atmosfera natalizia. Già dalle prime battute di questi scritti emergono poi le pratiche educative di una comunità, e la coscienza morale dei bambini, che prima di elencare ciò che gli farebbe piacere ricevere ricordano: caro babbo natale, quest’anno ho fatto il bravo...”.

Curiose anche le intestazioni. Spesso sono rivolte infatti ai Santi che si collocano nell’ambito calendariale che evidenzia il passaggio dall’anno vecchio all’anno nuovo in base all’area geografica di provenienza, a Santa Lucia, a Gesù Bambino, ma anche alla Befana e ai Re Magi. Tra i testi in esposizione ne emerge uno dattiloscritto su sfondo giallo, proveniente si pensa da una famiglia benestante: i numerosi fratelli si spartiscono i doni con molta praticità. A Aldo, il più grande, testi di genere matematico scientifico, a Enriques appassionato di fisica libri sul cosmo, a Massimo una cravatta sui toni del rosso, mentre ad Adriana un paio di “calze belle” ed una boccetta di profumo. “E’interessante addentrarsi in queste storie, vedere come gusti e necessità evolvano naturalmente in base all’epoca e a seconda dell’età” ha aggiunto Pirovano.

“Fiduciosi che verrai ad accontentarci, tu che sei tre volte buono, ti mandiamo tanti auguri affinché la tua nascita avvenga senza inghippi”, la simpatica chiosa della letterina di Aldo e i suoi fratelli, comunque a tanti altri originali saluti di bimbi di tutti i tempi.
Sa.A.
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