Monte Barro: frammenti di eternit, chiuso un tratto di sentiero. Le iniziative della Giornata delle Vittime dell'Amianto
Il Monumento con la pianta di Davidia
L'ordinanza, la numero 10 del 2022, è datata 21 aprile, ieri. Il Comune di Galbiate ha disposto la chiusura di un tratto del sentiero che dall'Eremo conduce alla vetta del Monte Barro, nei pressi del ripetitore "Snam". Il provvedimento si è reso necessario a seguito del rinvenimento di alcuni frammenti contenenti fibre di amianto, come argomentato da Cinzia Manzoni, presidente del Gruppo Aiuto Mesotelioma Odv, l'associazione che, da anni, sul territorio, si batte per l'eliminazione dei rischi correlati alla presenza dell'eternit. Dopo aver ricevuto alcune segnalazioni e dopo un sopralluogo in loco, avuta la certezza grazie alle analisi eseguite da una ditta specializzata della presenza di amianto, "in accordo con il Parco Monte Barro - spiega la numero uno del sodalizio - si è proceduto a avvisare il Comune di Galbiate che, prontamente, ha emesso un’ordinanza di chiusura temporanea del sentiero, la cui riapertura è prevista non appena verrà completata la bonifica del terreno”. Una scoperta, questa, recentissima, che riaccende dunque i riflettori su un tema troppo spesso avertito come lontano.
Per sensibilizzare la popolazione, il GAM, la prossima settimana, in occasione della Giornata Mondiale delle Vittime dell'Amianto, promuoverà alcune iniziative aperte alla cittadinanza.
Nel dettaglio, giovedì 28 aprile, alle ore 20.45 presso la Sala Polivalente di via Luigi Tavola a Valgreghentino, in collaborazione con l’Amministrazione comunale, si svolgerà il convegno “Liberi Dall’Amianto”. Cos’è l’amianto e dove si trova? Quali pericoli per la salute e per l’ambiente? Cosa possiamo fare per smaltirlo in sicurezza? A chi può rivolgersi il cittadino per un supporto? A rispondere saranno la stessa Cinzia Manzoni, l’ingegnere Alberto Invernizzi (membro della sottocommissione tecnica del Gam) e l’avvocato penalista Paolo Erik Liedholm, componente di AFeVA (Associazione Familiari e Vittime Amianto) di Casale Monferrato. Sabato 30 aprile, alle ore 16, si terrà invece un momento di raccoglimento e di omaggio alla memoria delle vittime presso il monumento in piazza Manzoni a Lecco, dove da qualche anno ormai, è stata messa a dimora anche una pianta di Davidia Invulcrata i cui meravigliosi fiori bianchi e dalla forma insolita, ricordano i fazzoletti e dunque le lacrime versate da chi si ammala e dai famigliari, come recita la targa apposta dal GAM.
La Davidia, pianta simbolo del Parco Eternot di Casale Monferrato, vuole dunque essere “ricordo vivente” per non dimenticare appunto le persone scomparse a causa della fibra killer, purtroppo numerose anche a Lecco: il nostro territorio si colloca infatti al 47° posto sui 100 comuni italiani con più morti per amianto (dati Inail).
Sempre il 30, poi, alle ore 17 nella Basilica di San Nicolò, sarà officiata una Santa Messa di suffragio.
L’associazione vuole anche ricordare in particolare Michele Michelino, scomparso nella giornata di giovedì 21 aprile a Sesto San Giovanni. “Con il suo Comitato per la difesa della salute nei luoghi di lavoro e nel territorio - dichiara commossa Cinzia Manzoni - ha collaborato con associazioni, professionisti e enti di tutta Italia per una nuova legge sul rischio ambientale pari a zero, per una nuova normativa sul riconoscimento delle malattie professionali e delle indennità e per processi più equi. E’ stato davvero un gigante nella lotta contro le morti nelle fabbriche, dedicando la sua vita a chiedere giustizia per i lavoratori vittime dell’amianto. Perdiamo un grande uomo e un caro amico”.
Il Gruppo Aiuto Mesotelioma si appresta infine a partecipare da protagonista a altre due iniziative fuori territorio. La prima è la “Giornata straordinaria per l’aria pulita”, sabato 23 aprile, promossa da Rete Ambiente Lombardia presso l’oratorio di Cavatigozzi, frazione di Cremona, con l’assemblea regionale delle associazioni aderenti e nel pomeriggio un convegno medico-scientifico sul tema “Ambiente e salute tra inquinamento e Covid-19”; la seconda, “Amianto e mesotelioma: tutti innocenti”, tavola rotonda organizzata dalla senatrice Tatjana Rojc e in programma venerdì 13 maggio a Roma.