Parco Monte Barro: le 'Stratificazioni' di Daniele Re in mostra dal 16
Inaugurerà il 16 aprile 2022, alle ore 16:30, la mostra “Stratificazioni. Fotografie per un’iconografia (im)possibile”, ideata per chiudere un cerchio nella storia artistica del fotografo Daniele Re.
La mostra, pensata ad hoc per la sede del Parco del Monte Barro, andrà ad esporre antichi e nuovi scatti del presidente di Lumis Arte, al fine di tirare le somme sulla ricerca iconografica sul fiume Adda e sul paesaggio lecchese che caratterizza la fotografia di Daniele Re negli ultimi dieci anni. La mostra sarà poi aperta il sabato e la domenica, dalle 10 alle 12 e dalle 14 alle 17, con chiusura nel giorno di Pasqua e apertura straordinaria nel Lunedì dell’Angelo.
La mostra andrà a far luce sulla peculiarità della fotografia naturalistica “sui generis” di Re, intrinsecamente distante dal modo di intendere la fotografia paesaggistica nel mondo odierno, legata all’immediatezza e alla velocità dei social media. Le sue fotografie nascono dopo lunghe esposizioni attraverso la tecnica del foro stenopeico, che riproduce un’immagine alterata della natura fotografata, con una scarsa nitidezza dei contorni e un basso contrasto. Il suo sguardo non si perde tra le vedute montane e i grandangoli del Lario e dell’Adda, ma si concentra sui loro dettagli, alla ricerca di un nuovo modo di intendere l’iconografia di queste zone.
L’esposizione andrà inoltre a proporre nuovi collegamenti estetici e intellettuali tra diverse serie fotografiche di Daniele Re, che mai prima si erano incontrate. Le immagini dei riflessi, dei microcosmi e delle pozze dell’Adda, esposte nella mostra “Il Fiume Adda” presentata nel 2018 nella Fototeca del Palazzo delle Paure di Lecco, andranno a interagire con la serie delle “Sovrapposizioni”, presentata all’inizio di questo anno al Circolo Figini di Maggianico, sponsor tecnico della mostra. In una veduta d’insieme, questi scatti sono uniti dalla volontà di mostrare la complessità della natura che ci circonda, ovvero il suo essere intrinsecamente stratificata. Una serie di profondi strati che caratterizzano il nostro modo di vedere la Natura e di vivere in essa.
Dopo essersi diplomato nel 2012 all’Istituto Italiano di Fotografia di Milano, sotto la guida di Elio Grazioli si laurea con una tesi dedicata al fotografo lecchese Giuseppe Pessina (1879-1973) e con una tesi magistrale incentrata sui rapporti tra arte e fotografia, dedicata a Luigi Erba. In quegli anni collabora con il Si.M.U.L. con attività di studio e curatela per la valorizzazione del fondo Pessina (“Giuseppe Pessina. L'Esposizione Internazionale di Milano del 1906” del 2015 e “Materiali per la memoria. Le fotografie di Giuseppe Pessina” del 2016). Al Si.M.U.L. collabora anche alle mostre temporanee “Nel segno della montagna”, del 2019, e “Il fiume Adda. Di immagine in immagine, tra tempo e luce”, del 2020-21. Nel frattempo continua la sua ricerca dedicata allo scorrere del tempo e alle stratificazioni visive, realizzando le serie "Sfidiamo il tempo" (2012-2018), "Il fiume Adda" (2017-2021), "Sovrapposizioni" (2021).
Questa mostra andrà a dar via ad una proficua collaborazione tra l’Associazione Lumis Arte e Il Parco del Monte Barro, che continuerà nell’estate del 2022 con una mostra-concerto dedicato all’artista airunese Mauro Benatti.
Lumis Arte è formata da osservatori della cultura contemporanea per progettare e realizzare eventi artistici, dando attenzione al loro valore scientifico, divulgativo e didattico, senza dimenticare il coinvolgimento emotivo di cui la vera Arte è capace. Lumis Arte nasce per trovare soluzioni nuove alla comunicazione culturale, oltre a conservare e valorizzare gli archivi di artisti e fotografi, che rischierebbero di essere dimenticati.