Galbiate: al Cardinal Ferrari 'La grande Arte al Cinema'

Film in prima visione e il cineforum “I colori del cinema”, iniziato il 7 gennaio nella sala rinnovata e sempre più confortevole. Ma il Cardinal Ferrari di Galbiate ha anche da diversi anni una marcia in più. In esclusiva per il Lecchese sta per ricominciare infatti la rassegna "La Grande Arte al Cinema" con quattro nuovi imperdibili docu-film. Al motto "Se non puoi andare al museo, il museo viene da te", basterà sedersi sulle nuove poltrone del cinema per viaggiare con le immagini alla scoperta di artisti e mondi leggendari.
Gli appassionati di arte e cultura si tengano dunque liberi nelle serate (con inizio sempre alle ore 21) di mercoledì 26 gennaio, 23 febbraio, 23 marzo e 11 maggio: con cadenza mensile la sala galbiatese offrirà quattro nuovi titoli che hanno come filo conduttore le leggende che da sempre circondano i grandi artisti e i loro capolavori. Ma vediamoi quattro appuntamenti previsti.



La rassegna si inaugura il 26 gennaio 2022 con BOTTICELLI E FIRENZE - LA NASCITA DELLA BELLEZZA, diretto da Marco Pianigiani.
Bellezza, creatività, genio: la Firenze rinascimentale di Lorenzo de' Medici, detto il Magnifico, è un concentrato di arte e cultura. Un artista, più di tutti, ha saputo proiettare nelle sue opere, le luci e le ombre di un’epoca destinata a rimanere indimenticata: Sandro Botticelli (1445-1510). Dall’esordio sotto l’ala dei Medici, Botticelli si impone come l’inventore di una Bellezza ideale, che trova la sua massima espressione in opere come Primavera e Nascita di Venere. La morte di Lorenzo Il Magnifico, le prediche apocalittiche di Girolamo Savonarola e i falò delle vanità, segnano la parabola discendente del maestro fiorentino, destinato a un oblio di oltre tre secoli. La riscoperta di Botticelli ad opera dei Pre-Raffaelliti dà inizio un’autentica Botticelli-mania, che dal XIX secolo si protrae fino a oggi. Da Salvador Dalí, a Andy Warhol, da David LaChapelle a Jeff Koons e Lady Gaga, nessuno sembra immune al fascino eterno di Botticelli e delle sue opere, continuamente re-immaginate dagli artisti di ogni sorta, fino a entrare nell’immaginario collettivo.

Mercoledì 23 febbraio ci si sposta dall’Italia rinascimentale all’Egitto dei Faraoni con TUTANKHAMON - L’ULTIMA MOSTRA. Quello di Tutankhamon è un nome entrato nell’immaginario collettivo mondiale: per tutti racchiude quanto di più imponente e misterioso possano evocare l’Antico Egitto, le sue piramidi, la leggenda della maledizione del faraone. Pochi, però, associano la sua celebrità a una convergenza di fatti unici e soprattutto all’ostinazione di dell'archeologo inglese Howard Carter che ne scoprì, 100 anni fa, la tomba proprio negli anni in cui mezzi di comunicazione di massa cominciavano a rivoluzionare completamente le nostre vite.
Per la prima volta gli spettatori cinematografici avranno così l’opportunità di incontrare il Faraone, rivivendo sul grande schermo quei momenti unici e seguendo in esclusiva lo spostamento di 150 oggetti del tesoro di Tutankhamon per la più grande mostra internazionale che il fotografo Sandro Vannini ha seguito in esclusiva mondiale: l’ultima mostra in assoluto dedicata al tesoro perché per volere del governo egiziano ora questo patrimonio immenso diverrà inamovibile e potrà essere visitato solo nella sua sede del Cairo.

Dopo il successo raccolto alla Festa del Cinema di Roma dove è stato presentato in anteprima, un altro mistero già diventato leggendario sarà il protagonista, mercoledì 23 marzo, del terzo titolo della rassegna sulla Grande Arte: LEONARDO - IL CAPOLAVORO PERDUTO di Andreas Koefoed, che racconta la storia del Salvador Mundi, il dipinto più costoso mai venduto (450 milioni di dollari la sua quotazione) ritenuto un capolavoro perduto di Leonardo da Vinci. Dal momento in cui viene acquistato da una casa d'aste di New Orleans e i suoi acquirenti scoprono magistrali pennellate sotto un restauro a buon mercato, il destino del Salvator Mundi è guidato da un'insaziabile ricerca di fama, denaro e potere. Ma man mano che il suo prezzo sale, aumentano anche i dubbi sulla sua autenticità. Questo dipinto multimilionario è davvero di Leonardo o semplicemente alcuni uomini di potere vogliono che lo sia? Svelando i piani segreti di alcuni tra i personaggi più ricchi del mondo e di alcune delle più potenti istituzioni artistiche, il docu-film rivela come spesso gli interessi diventino cruciali e la verità solo un elemento secondario. Anche nel mondo dell’arte.

Mercoledì 11 maggio il cartellone della stagione si chiuderà con IL MIO REMBRANDT, firmato dal regista Oeke Hoogendijk, ambientato nel mondo degli Antichi Maestri con un mosaico di storie avvincenti in cui la passione sfrenata per i dipinti di Rembrandt porta a sviluppi drammatici e colpi di scena inattesi. Mentre collezionisti d'arte come Eijk e Rose-Marie De Mol van Otterloo, l'americano Thomas Kaplan e lo scozzese Duca di Buccleuch mostrano il legame speciale che hanno con i “loro” Rembrandt, il banchiere Eric de Rothschild mette due Rembrandt in vendita, innescando una dura battaglia politica tra il Rijksmuseum e il Louvre. Il film segue anche l'aristocratico mercante d'arte olandese Jan Six sulle tracce di due "nuovi" dipinti di Rembrandt, uno snervante viaggio di scoperta che pare la realizzazione del suo più grande sogno d'infanzia. Ma quando è accusato di avere violato l’accordo con un altro mercante d'arte, il suo mondo collassa.

Il biglietto costa 10 euro, 8 per gli abbonati al cineforum 2022, gli over 65 e under 25, nonchè gli iscritti alle associazioni galbiatesi (Pensionati, Avis, Gruppo Alpini, Gruppo Cinema). I ticket sono acquistabili anche on-line sul sito www.cferrari.it, oltre che alla cassa prima degli spettacoli.
Da segnalare anche le precauzioni anti Covid: accesso consentito solo con Green Pass rafforzato, mascherina Ffp2, obbligo di lasciare i propri riferimenti in caso di tracciabilità, divieto di consumazione di cibi e bevande. Si consiglia di presentarsi alla cassa almeno 15 minuti prima dell’inizio dello spettacolo.
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