Depressione perinatale: il programma di prevenzione di ASST Lecco si estende ai consultori. Da settembre 2.500 screening
Si sta ampliando e diffondendo in maniera sempre più capillare sul territorio provinciale, nell'ottica di una maggiore prossimità e tempestività degli interventi, il programma di ASST Lecco per lo screening e il trattamento della depressione perinatale, che riguarda circa una donna su nove tra il delicato periodo della gravidanza e il puerperio, su livelli di gravità diversi a seconda dei casi.
Attivo già da tempo a Lecco, da qualche tempo il servizio è stato esteso, appunto, anche ad altri nove consultori presenti sul territorio, dove è presente uno psicologo dedicato che lavora in equipe con le ostetriche e gli altri professionisti sanitari eventualmente coinvolti: in sostanza, già durante il primo incontro a ogni futura mamma viene sottoposto un questionario di dieci domande, una procedura che in caso di necessità – ovvero di effettiva rilevazione di un malessere e/o di un disagio psichico – viene replicata in momenti successivi della gravidanza e del post-parto, così da progettare una presa in carico il più completa possibile e un percorso di cura ad hoc, direttamente a domicilio con il coinvolgimento di partner e famigliari.
Circa 2.500 gli screening analizzati dallo scorso settembre (e confluiti a Lecco), di cui 126 hanno posto le mamme in questione in un "range di rischio": un numero di donne in linea con la media regionale e nazionale, di cui poi tendenzialmente la metà non accetta la presa in carico (da considerare, nella valutazione complessiva dei dati, anche il problema spesso presente della barriera linguistica, tutt'altro che facile da superare). Tre invece, al momento, le ostetriche in formazione – impegnate dunque in un corposo training di quaranta ore a cui segue una fase di sperimentazione con supervisione –, nell'ottica di un lavoro il più possibile integrato con gli psicologi che l'ASST conta di spalmare su tutti i consultori della provincia, in maniera strutturata e standardizzata.

"L'obiettivo deve essere quello di avvicinare sempre di più i servizi alle persone, anche in un ambiente meno medicalizzato, con la collaborazione di più servizi all'interno della stessa Azienda sanitaria (nello specifico, i consultori e la Struttura di Psicologia clinica)" ha sostenuto Gianluca Peschi, Direttore Socio Sanitario dell'ASST Lecco. "L'ampliamento del servizio di screening e del trattamento della depressione perinatale costituisce un passo decisivo verso una presa in carico del disagio psichico femminile immediata e mirata, realmente accessibile e più vicina alle persone, implementando un'offerta che esiste già da tempo in questo territorio. Questa iniziativa permette di accedere a colloqui psicologici in tutte le sedi consultoriali dell'ASST, luoghi da sempre vocati all'ascolto, alla prevenzione e al sostegno della salute mentale e relazionale: il percorso di cura, dunque, nasce lì (o eventualmente dentro il reparto ospedaliero), per poi proseguire al di fuori".

"Questa riorganizzazione - che da un "semplice" progetto ha portato allo sviluppo di un vero e proprio servizio - ha l’obiettivo di garantire una maggiore prossimità all’utenza in una fase particolarmente delicata della vita come quella perinatale" ha aggiunto il dottor Vittorio Rigamonti, Direttore della Psicologia dell'ASST Lecco. "L’intervento si inserisce in una più ampia strategia di potenziamento dei servizi territoriali, con l’intento di offrire risposte appropriate e più vicine alle esigenze delle persone. Si tratta di un passaggio significativo verso un modello di sanità territoriale di prossimità, più accessibile e più capillare".

“Quest’anno si è lavorato molto per ampliare la possibilità di intercettare le donne con depressione perinatale (o a rischio) attraverso lo screening messo in campo con la collaborazione anche dell’Ospedale" ha poi sottolineato Carmen Baldi, responsabile del Coordinamento dell'Attività Consultoriale dell'ASST Lecco. "Tutto ciò è stato fatto anche all'insegna della proattività, perché le donne - che altrimenti, nella maggior parte dei casi, non chiederebbero aiuto - vengono contattate direttamente da noi, con la proposta di un intervento che sfrutta tutto il potenziale della multidisciplinarità che siamo in grado di offrire: alle mamme ma pure ai loro figli, perché la letteratura scientifica ci dice che la depressione influisce direttamente sulla relazione mamma-bambino, pertanto stiamo parlando anche di un lavoro di prevenzione di condizioni di fragilità e/o di malessere delle generazioni future, promuovendo il benessere psicofisico e la salute mentale di tutti".

"Gli interventi messi in campo finora si sono rivelati efficaci, e sono stati ben accolti tanto dalle mamme quanto dalle ostetriche" ha concluso Stefania Puggioni, Responsabile delle Attività Consultoriali in ambito Materno Infantile dell'ASST Lecco. "Nella nostra società c'è ancora da scardinare una narrazione sulla maternità come un momento bello e felice per tutte le donne, che spesso invece non possono nemmeno contare su una vera rete familiare e di supporto: noi, tramite questo servizio, interveniamo sulle mamme con un programma costruito ad hoc, in base alle loro risorse e al loro potenziale. È bene ricordare, tra l'altro, che da circa un anno è attivo anche, sul territorio di competenza della nostra ASST, un servizio di assistenza ostetrica domiciliare rivolto alle puerpere. L’attività, fortemente raccomandata dalla letteratura scientifica, ha un duplice obiettivo: assistere e sostenere le mamme nel periodo post-parto ed individuare precocemente eventuali disagi emotivi che, se trascurati, possono evolvere in condizioni più gravi, come la depressione. Attualmente il servizio è attivo nei Comuni di Merate e Lecco, con l’obiettivo di estenderlo presto a tutti i Consultori della nostra provincia".
Attivo già da tempo a Lecco, da qualche tempo il servizio è stato esteso, appunto, anche ad altri nove consultori presenti sul territorio, dove è presente uno psicologo dedicato che lavora in equipe con le ostetriche e gli altri professionisti sanitari eventualmente coinvolti: in sostanza, già durante il primo incontro a ogni futura mamma viene sottoposto un questionario di dieci domande, una procedura che in caso di necessità – ovvero di effettiva rilevazione di un malessere e/o di un disagio psichico – viene replicata in momenti successivi della gravidanza e del post-parto, così da progettare una presa in carico il più completa possibile e un percorso di cura ad hoc, direttamente a domicilio con il coinvolgimento di partner e famigliari.
Circa 2.500 gli screening analizzati dallo scorso settembre (e confluiti a Lecco), di cui 126 hanno posto le mamme in questione in un "range di rischio": un numero di donne in linea con la media regionale e nazionale, di cui poi tendenzialmente la metà non accetta la presa in carico (da considerare, nella valutazione complessiva dei dati, anche il problema spesso presente della barriera linguistica, tutt'altro che facile da superare). Tre invece, al momento, le ostetriche in formazione – impegnate dunque in un corposo training di quaranta ore a cui segue una fase di sperimentazione con supervisione –, nell'ottica di un lavoro il più possibile integrato con gli psicologi che l'ASST conta di spalmare su tutti i consultori della provincia, in maniera strutturata e standardizzata.

"L'obiettivo deve essere quello di avvicinare sempre di più i servizi alle persone, anche in un ambiente meno medicalizzato, con la collaborazione di più servizi all'interno della stessa Azienda sanitaria (nello specifico, i consultori e la Struttura di Psicologia clinica)" ha sostenuto Gianluca Peschi, Direttore Socio Sanitario dell'ASST Lecco. "L'ampliamento del servizio di screening e del trattamento della depressione perinatale costituisce un passo decisivo verso una presa in carico del disagio psichico femminile immediata e mirata, realmente accessibile e più vicina alle persone, implementando un'offerta che esiste già da tempo in questo territorio. Questa iniziativa permette di accedere a colloqui psicologici in tutte le sedi consultoriali dell'ASST, luoghi da sempre vocati all'ascolto, alla prevenzione e al sostegno della salute mentale e relazionale: il percorso di cura, dunque, nasce lì (o eventualmente dentro il reparto ospedaliero), per poi proseguire al di fuori".

"Questa riorganizzazione - che da un "semplice" progetto ha portato allo sviluppo di un vero e proprio servizio - ha l’obiettivo di garantire una maggiore prossimità all’utenza in una fase particolarmente delicata della vita come quella perinatale" ha aggiunto il dottor Vittorio Rigamonti, Direttore della Psicologia dell'ASST Lecco. "L’intervento si inserisce in una più ampia strategia di potenziamento dei servizi territoriali, con l’intento di offrire risposte appropriate e più vicine alle esigenze delle persone. Si tratta di un passaggio significativo verso un modello di sanità territoriale di prossimità, più accessibile e più capillare".

“Quest’anno si è lavorato molto per ampliare la possibilità di intercettare le donne con depressione perinatale (o a rischio) attraverso lo screening messo in campo con la collaborazione anche dell’Ospedale" ha poi sottolineato Carmen Baldi, responsabile del Coordinamento dell'Attività Consultoriale dell'ASST Lecco. "Tutto ciò è stato fatto anche all'insegna della proattività, perché le donne - che altrimenti, nella maggior parte dei casi, non chiederebbero aiuto - vengono contattate direttamente da noi, con la proposta di un intervento che sfrutta tutto il potenziale della multidisciplinarità che siamo in grado di offrire: alle mamme ma pure ai loro figli, perché la letteratura scientifica ci dice che la depressione influisce direttamente sulla relazione mamma-bambino, pertanto stiamo parlando anche di un lavoro di prevenzione di condizioni di fragilità e/o di malessere delle generazioni future, promuovendo il benessere psicofisico e la salute mentale di tutti".

"Gli interventi messi in campo finora si sono rivelati efficaci, e sono stati ben accolti tanto dalle mamme quanto dalle ostetriche" ha concluso Stefania Puggioni, Responsabile delle Attività Consultoriali in ambito Materno Infantile dell'ASST Lecco. "Nella nostra società c'è ancora da scardinare una narrazione sulla maternità come un momento bello e felice per tutte le donne, che spesso invece non possono nemmeno contare su una vera rete familiare e di supporto: noi, tramite questo servizio, interveniamo sulle mamme con un programma costruito ad hoc, in base alle loro risorse e al loro potenziale. È bene ricordare, tra l'altro, che da circa un anno è attivo anche, sul territorio di competenza della nostra ASST, un servizio di assistenza ostetrica domiciliare rivolto alle puerpere. L’attività, fortemente raccomandata dalla letteratura scientifica, ha un duplice obiettivo: assistere e sostenere le mamme nel periodo post-parto ed individuare precocemente eventuali disagi emotivi che, se trascurati, possono evolvere in condizioni più gravi, come la depressione. Attualmente il servizio è attivo nei Comuni di Merate e Lecco, con l’obiettivo di estenderlo presto a tutti i Consultori della nostra provincia".
B.P.