Calolzio: la Giunta tira dritto, il T-Red tornerà ad accendersi

L'accensione non sarà nell'immediato. Ci vorrà ancora un mesetto. Ma l'incrocio semaforico tra Corso Dante e via Galli tornerà ad essere presidiato da T-Red. Per ragioni di sicurezza. Lo ha confermato il sindaco Marco Ghezzi, con la maggioranza compattamente concorde rispetto ad una decisione di fatto già presa, nonostante le obiezioni della minoranza che, venuta a sapere dell'intenzione ha chiesto e ottenuto la convocazione della commissione territorio per un confronto sul tema. Commissione che si è riunita martedì sera, all'indomani del Consiglio di lunedì, in assenza tra l'altro dell'esponente di Cambia Calolzio che l'ha voluta. A dar battaglia, in mancanza di Diego Colosimo, è rimasta dunque solo Sonia Mazzoleni, con al fianco i tre colleghi consiglieri di Calolziocorte Bene Comune, supportata anche dal pubblico ed in particolare da Giovanni Attinà (nella veste di cittadino) e da Fernando De Capitani (portabandiera del PD). 
A relazionare sul punto è stato direttamente il sindaco, partendo dai dati relativi all'infelice esperienza del 2024, quando in meno di quattro mesi fioccarono qualcosa come duemila multe, il 65% delle quali per il superamento della linea d'arresto, scatenando polemiche a non finire, anche per via della tardività con cui le sanzioni venivano notificate, ragione per la quale diversi utenti della strada – motociclisti in primis – si sono ritrovati “bastonati” a più riprese, prima dello scoppio poi del “caso” e del successivo spegnimento del dispositivo con risoluzione anticipata del contratto stipulato dal Comune con la società che gestiva l'impianto. Senza contenzioso e aggravi di costi per l'Ente, come ribadito in commissione da Ghezzi (QUI l'articolo sull'accordo).
“Abbiamo rivelato qualcosa come 863 persone che, in tre mesi, sono passate con il rosso” ha ricordato, ancora in riferimento allo scorso anno, per arrivare a sostenere come dinnanzi ad una relazione della Polizia Locale che rimarca tale dato, per ragioni di sicurezza, trattandosi di un'infrazione grave, che espone a rischi concreti, non sia possibile far finta di niente. 
Da qui la scelta di riaccendere l'occhio elettronico, per multare solo gli effettivi transiti col rosso, non i superamenti della linea, in attesa della realizzazione – non appena si troveranno le risorse – della rotonda che sostituirà il semaforo o comunque per il tempo strettamente necessario a “educare” gli automobilisti, come accaduto per l'incrocio tra Corso Europa e via Lavello con lo spegnimento del sistema decretato non appena si è passati da 5 multe al giorno a una ogni tanto.
tredcalolzio.jpg (328 KB)
A gestire il nuovo T-Red di via Galli, questa volta sarà il Comune in prima persona, affittando l'impianto, con la Polizia Locale che notificherà poi le multe indicativamente nell'arco di una settimana, come aggiunto dall'assessore Luca Caremi. Sempre quest'ultimo, nel dibattito poi innescato dal consigliere Sonia Mazzoleni, ha espresso candidamente l'augurio di staccare poche contravvenzioni. Ma non è bastato per “salvarsi” dall'accusa di voler far cassa, attivando l'occhio elettronico senza un giustificato motivo. Questa infatti, in sintesi, la posizione del capogruppo di Calolziocorte Bene Comune, tornata a ribadire tutte le convinzioni già espresse lo scorso anno circa l'illegittimità dell'iter seguito dall'amministrazione, arrivando nuovamente a parlare di eccesso di potere, per annunciare poi, qualora il T-Red torni, un esposto contro la maggioranza.
E il deposito delle 700 firme raccolte nel 2024, mai protocollate, in attesa, è stato detto, di verifiche.
“Stasera stiamo imparando che la sicurezza è un pretesto economico anziché un dovere civile” la replica, sarcastica, del leghista Daniele Butti, pronto però a etichettare come “abbastanza vergognosa” la situazione venutasi a creare nell'estate dello scorso anno, situazione dunque che “non si deve ripetere”. 
“Siamo stati eletti per decidere” la chiosa del ragionamento proposto anche dall'assessore Dario Gandolfi. E quando Mazzoleni, scettica, ha chiesto se “con la rotonda a raso diminuirà la pericolosità”, il rappresentante della Giunta non ha perso occasione di ricordare come la stessa sia prevista da 12 anni, con il progetto che ha attraversato anche il lustro in cui l'esponente dell'attuale minoranza è stata assessore.
Ha chiesto invece, via social, di riprendere in mano lo studio del traffico della Giunta Valsecchi, Cambia Calolzio. “Pur prendendo atto che il nuovo Codice della Strada non consente più di sanzionare elettronicamente chi supera la linea d’arresto, l’amministrazione continua imperterrita a difendere una scelta che ha generato solo malcontento e sfiducia.Eppure, i numeri parlano chiaro: negli ultimi tre anni, a Calolziocorte si sono registrati circa 150 sinistri stradali, ma solo una decina ha riguardato la Lecco–Bergamo, e nessuno in corrispondenza degli incroci semaforici. La gran parte degli incidenti ha coinvolto ciclisti, motociclisti e pedoni, spesso per mancato rispetto delle precedenze, non certo per il mancato rispetto del semaforo. Questi dati smentiscono clamorosamente le motivazioni della Giunta, che giustifica il ritorno del T-Red come misura di sicurezza stradale. La verità è che si tratta di un provvedimento inefficace e iniquo, che non risolve i problemi di traffico e sicurezza ma li sposta sulle spalle dei cittadini. Chiediamo quindi con forza all’amministrazione comunale di fermare l’installazione del nuovo dispositivo e di avviare finalmente una vera revisione della viabilità nel centro cittadino. È necessario ripristinare la precedente regolazione semaforica — con il verde sempre attivo per i veicoli in direzione Bergamo–Lecco e il divieto di svolta a sinistra da via Galli — e riaprire il confronto sulle proposte contenute nello studio del traffico realizzato durante la Giunta Valsecchi, rimaste inspiegabilmente chiuse in un cassetto. Solo con una visione seria, partecipata e orientata alla sicurezza di tutti — non alle multe facili — si può restituire credibilità e buon senso alla gestione della mobilità calolziese”.
A.M.
Invia un messaggio alla redazione

Il tuo indirizzo email ed eventuali dati personali non verranno pubblicati.