Dal coma alla libertà: una faina salvata dal CRAS di Calolzio
Al Cras “Stella del Nord” della Lega Italiana Difesa Animali e Ambiente non si ferma un solo istante l’incessante impegno di veterinari, operatori e volontari per salvare gli animali selvatici in difficoltà. Anche nel periodo di Ferragosto dove, tra i moltissimi casi, è arrivata ai cancelli del centro di Calolziocorte una giovane faina, trovata da un privato cittadino sul ciglio di una strada di Abbadia Lariana: inerme, è risultata subito in stato comatoso, probabilmente a seguito dell’impatto con un’automobile.
Grazie a cure immediate, la povera faina è riuscita a uscire dal coma e, col tempo, a riprendersi. Dopo i primi giorni di terapia ha infatti cominciato ad alimentarsi autonomamente e a muovere i primi passi con le sue zampette, per ritrovare, infine, il coordinamento. Così, dopo qualche giorno di osservazione, è stata liberata e ora vive felice nella natura.


Grazie a cure immediate, la povera faina è riuscita a uscire dal coma e, col tempo, a riprendersi. Dopo i primi giorni di terapia ha infatti cominciato ad alimentarsi autonomamente e a muovere i primi passi con le sue zampette, per ritrovare, infine, il coordinamento. Così, dopo qualche giorno di osservazione, è stata liberata e ora vive felice nella natura.


La faina salvata al Cras
“Casi come quello della faina - dice l’on. Michela Vittoria Brambilla, presidente della LEIDAA - dimostrano la grande attenzione del nostro Cras Stella del Nord per tutti gli animali selvatici in difficoltà: offriamo - per gli animali selvatici provenienti dalle province di Lecco, Como e Monza - un servizio attivo 24 ore su 24, sette giorni su sette. Il nostro centro cura senza alcuna distinzione di specie, con uno spirito autenticamente animalista: dal topolino, fino al cervo e al capriolo ognuno riceve le stesse attenzioni da parte di operatori e veterinari. Ci impegniamo, inoltre, a diffondere una cultura di conoscenza e rispetto verso tutte le creature, grazie anche alle visite di molte scolaresche che, nel corso dell’anno, sono venute a conoscere gli animali “di nessuno” che, da noi, hanno sempre qualcuno che pensa a loro”. 