Piona: ripristinata la campana nelle acque del Lago
Nei giorni scorsi ha portato a termine ciò che si era prefissato oltre un anno fa. Rinaldo Marcelli – nome noto a Colico e a quanti praticano immersioni subacquee nell’Alto Lario - ha organizzato il ripristino della campana in ferro posizionata nelle acque del Lago nei pressi dell’imbarcadero di Piona.


Quella rimessa a nuovo è la terza "copia": la prima venne collocata nella baia fin dai primi anni '70 su iniziativa di un gruppo di sub, in ricordo dell'amico Maurilio Ferrario, accomunato dallo stesso hobby, scomparso prematuramente in un incidente sul lavoro.
Negli anni successivi si è reso necessario sostituire due volte la campana: la prima scomparve, probabilmente a causa delle correnti e la seconda, poi, fece presumibilmente la stessa fine. L'attuale è stata posizionata da Marcelli stesso, su di un solido basamento. Essa stessa è piuttosto pesante: “Circa una ventina di chilogrammi, con tante decorazioni” racconta il sub ormai 91enne, orgoglioso di averla riportata allo splendore originale facendo sistemare il battacchio che si era rotto.

L'intervento, come accennato, atteso da tempo, si è svolto nei giorni scorsi. Se l'anziano non si è immerso, coordinando le attività "da terra", lo hanno fatto per lui gli amici Mauro Bazzi e Daniele Codebò scesi a una profondità di circa 10 metri per ripristinare oltre alla campana anche la targa che onora la memoria di Corrado Gusmeroli, colichese deceduto in seguito ad una caduta durante una escursione in montagna, un “mio allievo nel gruppo Valtellina sub” racconta Marcelli con soddisfazione.


Per indicare meglio il punto in cui si trova l'altare celebrativo sommerso, sulla parete rocciosa nei pressi dell’imbarcadero il gruppo di amici ha disegnato l’immagine della campana così da ricordare a quanti visitano il luogo adiacente l’Abazia di Piona la presenza del manufatto, silenzioso ma significativo.

La campana. Sotto la targa che ricorda Ferrario

Quella rimessa a nuovo è la terza "copia": la prima venne collocata nella baia fin dai primi anni '70 su iniziativa di un gruppo di sub, in ricordo dell'amico Maurilio Ferrario, accomunato dallo stesso hobby, scomparso prematuramente in un incidente sul lavoro.

Rinaldo Marcelli in una foto d'archivio. Sotto i sub al lavoro


La targa ripristinata in ricordo di Corrado Gusmeroli

L'intervento, come accennato, atteso da tempo, si è svolto nei giorni scorsi. Se l'anziano non si è immerso, coordinando le attività "da terra", lo hanno fatto per lui gli amici Mauro Bazzi e Daniele Codebò scesi a una profondità di circa 10 metri per ripristinare oltre alla campana anche la targa che onora la memoria di Corrado Gusmeroli, colichese deceduto in seguito ad una caduta durante una escursione in montagna, un “mio allievo nel gruppo Valtellina sub” racconta Marcelli con soddisfazione.

Altra foto dell'immersione per ripristinare la campana. Sotto il simbolo sulla roccia

Per indicare meglio il punto in cui si trova l'altare celebrativo sommerso, sulla parete rocciosa nei pressi dell’imbarcadero il gruppo di amici ha disegnato l’immagine della campana così da ricordare a quanti visitano il luogo adiacente l’Abazia di Piona la presenza del manufatto, silenzioso ma significativo.
M.A.