Valmadrera: Cascina don Guanella raccontata dal suo 'papà' per UNI3
Nel pomeriggio di mercoledì 9 aprile, presso la Sala Auditorium del Centro Culturale Fatebenefratelli di Valmadrera, l'Amministrazione Comunale alla presenza dell’assessore Bosisio Rita, ha proposto il dodicesimo incontro dell'edizione 2024-2025 di "UNI3" Università della Terza Età, “Pasqua al Don Guanella. Esperienza di vita, dalla disperazione alla luce”, con Don Agostino Frasson, ideatore e responsabile della “Cascina Don Guanella”, cooperativa agricola attiva in Piazza Rossè, in città.

Don Agostino ha dato inizio all’incontro mostrando due video tratti da servizi del telegiornale di dieci anni fa, nei quali veniva presentata Cascina Don Guanella tramite interviste ai residenti e a lui stesso.
Subito dopo, quasi con emozione ha raccontato e spiegato con grande passione e orgoglio il progetto della Cascina; un progetto di agricoltura sociale nato per creare un nuovo spazio educativo dedicato ai minori accolti in comunità. Il Don Guanella opera in situazioni critiche, con minori allontanati dalle famiglie, ragazzi a rischio di esclusione sociale, con problemi legati alla giustizia per aver commesso reati, oppure migranti alla ricerca di nuove prospettive di vita. Molti giovani transitati per la struttura di Valmadrea, a distanza di anni grazie all’aiuto ed alla trasmissione di fiducia da parte degli operatori, hanno ottenuto la cittadinanza, un lavoro stabile e reimpostato la loro vita.

Ciò che viene proposto per la riconquista e la costruzione dell’autostima dei giovani riguarda attività che consentono loro esperienze legate alla produzione, lavorazione e commercializzazione di prodotti agricoli quali ortaggi, frutti, vino e semilavorati da essi derivati (miele, uova, formaggi). I luoghi principali sono la stalla, il caseificio, un pollaio per il piccolo allevamento dedicato all’autoconsumo. E’ presente inoltre una cantina, un forno per la produzione del pane e dei dolci con materie prime da loro prodotte; infine una serra da poco ristrutturata in seguito ad un incendio, con un soffitto tutto in vetro con vista cielo e stelle dove, dallo scorso giovedì per tutte le prossime settimane, sarà possibile gustare il servizio pizzeria aperto al pubblico, oltre al ristorante avviato da tempo secondo un modello di piccolo agriturismo.

Numerosi sono stati gli interventi del pubblico. A Don Agostino è stato chiesto se ci fossero stati anche dei fallimenti nel percorso di qualche giovane; il sacerdote ha specificato che è capitato di dover trasferire dei giovani in altre strutture a causa di problemi psichiatrici perché a Cascina Don Guanella non viene trattata la terapia farmacologica ma solo il processo di reinserimento. Ha tenuto in particolar modo a specificare che in ogni percorso di accompagnamento ci sono dei momenti di sconforto, ma ne vale e ne varrà sempre la pena continuare a credere con perseveranza in questo progetto anche se dovesse servire a salvare una sola persona.
Alla domanda sulla modalità di coniugazione delle diverse fedi, in considerazione della presenza di migranti, Don Agostino ha elevato ad esempio quel che accadrà il Giovedì Santo: la celebrazione avverrà semplicemente con una cena tra i ragazzi di Cascina Don Guanella e le persone con disabilità della comunità di Cassago Brianza. Verranno cucinati piatti tipici di ogni Paese e ci sarà la lavanda dei piedi, dove un ragazzo con disabilità si occuperà di un ragazzo della Cascina e viceversa.
A conclusione del pomeriggio è stato presentato l’ultimo progetto, sostenuto dalla fondazione Mediolanum: il progetto Agribike, un agriturismo che stimola e presta una particolare attenzione al turismo sostenibile dei ciclisti che visiteranno e potranno godere delle bellezze del nostro territorio in bicicletta.

E’ stato un incontro molto apprezzato dai numerosi iscritti a UNI3, in attesa del successivo appuntamento, a loro dedicato, che si terrà mercoledì 16 aprile alle 15 con il Dott. Michele Locatelli, fisioterapista, che ci parlerà di “Nervi, posture e terapie passive”. Michele Locatelli è un fisioterapista laureato nel 2018 all’Università di Milano-Bicocca. Attualmente lavora presso il Centro Medico Il Cuneo di Valmadrera e svolge anche attività riabilitativa a domicilio, occupandosi prevalentemente di pazienti con problematiche di tipo ortopedico e di dolore muscoloscheletrico.
Durante il suo intervento andrà ad analizzare la fondatezza di alcuni miti che orbitano attorno ai dolori fisici, alla loro origine e ai loro rimedi (o presunti tali) prendendo come riferimento gli studi scientifici più aggiornati sui vari temi. Si parlerà di nervi accavallati, postura, movimenti “sbagliati”, terapie passive, stretching e molto altro.

L'assessore Rita Bosisio
Don Agostino ha dato inizio all’incontro mostrando due video tratti da servizi del telegiornale di dieci anni fa, nei quali veniva presentata Cascina Don Guanella tramite interviste ai residenti e a lui stesso.
Subito dopo, quasi con emozione ha raccontato e spiegato con grande passione e orgoglio il progetto della Cascina; un progetto di agricoltura sociale nato per creare un nuovo spazio educativo dedicato ai minori accolti in comunità. Il Don Guanella opera in situazioni critiche, con minori allontanati dalle famiglie, ragazzi a rischio di esclusione sociale, con problemi legati alla giustizia per aver commesso reati, oppure migranti alla ricerca di nuove prospettive di vita. Molti giovani transitati per la struttura di Valmadrea, a distanza di anni grazie all’aiuto ed alla trasmissione di fiducia da parte degli operatori, hanno ottenuto la cittadinanza, un lavoro stabile e reimpostato la loro vita.

Don Agostino Frasson
Ciò che viene proposto per la riconquista e la costruzione dell’autostima dei giovani riguarda attività che consentono loro esperienze legate alla produzione, lavorazione e commercializzazione di prodotti agricoli quali ortaggi, frutti, vino e semilavorati da essi derivati (miele, uova, formaggi). I luoghi principali sono la stalla, il caseificio, un pollaio per il piccolo allevamento dedicato all’autoconsumo. E’ presente inoltre una cantina, un forno per la produzione del pane e dei dolci con materie prime da loro prodotte; infine una serra da poco ristrutturata in seguito ad un incendio, con un soffitto tutto in vetro con vista cielo e stelle dove, dallo scorso giovedì per tutte le prossime settimane, sarà possibile gustare il servizio pizzeria aperto al pubblico, oltre al ristorante avviato da tempo secondo un modello di piccolo agriturismo.

Numerosi sono stati gli interventi del pubblico. A Don Agostino è stato chiesto se ci fossero stati anche dei fallimenti nel percorso di qualche giovane; il sacerdote ha specificato che è capitato di dover trasferire dei giovani in altre strutture a causa di problemi psichiatrici perché a Cascina Don Guanella non viene trattata la terapia farmacologica ma solo il processo di reinserimento. Ha tenuto in particolar modo a specificare che in ogni percorso di accompagnamento ci sono dei momenti di sconforto, ma ne vale e ne varrà sempre la pena continuare a credere con perseveranza in questo progetto anche se dovesse servire a salvare una sola persona.
Alla domanda sulla modalità di coniugazione delle diverse fedi, in considerazione della presenza di migranti, Don Agostino ha elevato ad esempio quel che accadrà il Giovedì Santo: la celebrazione avverrà semplicemente con una cena tra i ragazzi di Cascina Don Guanella e le persone con disabilità della comunità di Cassago Brianza. Verranno cucinati piatti tipici di ogni Paese e ci sarà la lavanda dei piedi, dove un ragazzo con disabilità si occuperà di un ragazzo della Cascina e viceversa.
A conclusione del pomeriggio è stato presentato l’ultimo progetto, sostenuto dalla fondazione Mediolanum: il progetto Agribike, un agriturismo che stimola e presta una particolare attenzione al turismo sostenibile dei ciclisti che visiteranno e potranno godere delle bellezze del nostro territorio in bicicletta.

E’ stato un incontro molto apprezzato dai numerosi iscritti a UNI3, in attesa del successivo appuntamento, a loro dedicato, che si terrà mercoledì 16 aprile alle 15 con il Dott. Michele Locatelli, fisioterapista, che ci parlerà di “Nervi, posture e terapie passive”. Michele Locatelli è un fisioterapista laureato nel 2018 all’Università di Milano-Bicocca. Attualmente lavora presso il Centro Medico Il Cuneo di Valmadrera e svolge anche attività riabilitativa a domicilio, occupandosi prevalentemente di pazienti con problematiche di tipo ortopedico e di dolore muscoloscheletrico.
Durante il suo intervento andrà ad analizzare la fondatezza di alcuni miti che orbitano attorno ai dolori fisici, alla loro origine e ai loro rimedi (o presunti tali) prendendo come riferimento gli studi scientifici più aggiornati sui vari temi. Si parlerà di nervi accavallati, postura, movimenti “sbagliati”, terapie passive, stretching e molto altro.
G.D.