Valmadrera: espone il 'gemello' Norbert Riggenmann
Nell’ambito delle celebrazioni per il 25° anniversario dalla concessione del titolo di Città, l’amministrazione di Valmadrera ha promosso anche l’allestimento di una mostra d’arte dedicata a Norbert Riggenmann, artista di fama internazionale originario della “gemella” Weißenhorn.
Le sue opere più celebri hanno trovato posto nel nuovo Spazio Espositivo presso il Centro Culturale Fatebenefratelli. Presenti sabato pomeriggio all’evento inaugurale il sindaco Cesare Colombo, il vicesindaco Raffaella Brioni, con delega alla cultura, istruzione e gemellaggi, e la consigliera Fiorenza Pelucchi, coordinatrice del progetto.
"Questa mostra rappresenta un’importante occasione di scambio culturale con i nostri gemelli tedeschi, che ci permette di conoscerne meglio l’arte e la cultura grazie al suo artista più conosciuto” ha dichiarato il sindaco. "La nostra città cresce e si arricchisce attraverso collaborazioni come questa, che incoraggiano il dialogo e l’arricchimento reciproco."
Il direttore del museo di Weißenhorn, dove Norbert Riggenmann espone le sue opere, presente per l’inaugurazione, ha offerto al pubblico una dettagliata lettura della produzione dell’artista, rivelando l’audace profondità della sua arte. "L’opera di Riggenmann è un viaggio che esplora i grandi interrogativi della fede e della natura umana attraverso simbolismi religiosi e rappresentazioni surreali" ha spiegato.
La sua opera più imponente, l’“ALTAR”, è una monumentale pala d’altare in cui Riggenmann, con due suoi allievi, si è immerso nel racconto cristiano della morte e resurrezione, attingendo alla tradizione dei maestri medievali come Bosch e Van der Weyden. L’“ALTAR” richiama esplicitamente le grandi opere del tardo Medioevo, integrando la struttura delle pale medievali: un lato esterno, visibile quotidianamente, e un lato interno, che si apre solo nelle festività. All’esterno della pala, il Cristo morto e la Madre addolorata rievocano una “Pietà” dai toni cupi, simbolo della morte. L’interno invece esplode in un Giudizio Universale vivace e dinamico, in cui la speranza della resurrezione si mescola a scene di Inferno e Caduta dell’Uomo, elementi che parlano tanto di dannazione quanto di redenzione.
“Le immagini invitano l’osservatore a riflettere, con dettagli che si prestano a interpretazioni personali e spesso enigmatica. L’inferno è una vera “galleria degli orrori”, animato da creature ibride e figure grottesche che incarnano l’angoscia e la paura, un omaggio al medievale concetto della “bocca dell’inferno”, qui reinventata come la fauci spalancate di uno squalo. In questa pala, lo spettatore si trova davanti a un’opera che evoca e omaggia il passato, ma allo stesso tempo sfida le convenzioni con un approccio visionario, non limitato a una rigida ortodossia" ha continuato il direttore.
Riggenmann aggiunge a questo linguaggio visivo un gusto per la parodia e il teatro, spesso usando sè stesso come protagonista delle sue opere. Nelle sue altre tele esposte, gioca con gesti e pose teatrali, parodiando i capolavori della storia dell’arte con humour e realismo pungente. Il suo dipinto “Il Creatore”, per esempio, ispirato alla Creazione di Adamo di Michelangelo, non è che uno dei tanti esempi della sua attitudine giocosa: qui, l’artista si ritrae in modo ironico, attingendo alla sua esperienza teatrale, che porta nei dipinti un effetto quasi scenografico. "Riggenmann è un attore della sua stessa arte - ha concluso il direttore - capace di evocare una narrativa vivida e accessibile, che tuttavia si presta a infinite riletture, grazie alla ricchezza dei dettagli e alla raffinata esecuzione".
Norbert Riggenmann, nato a Weißenhorn nel 1961, si è formato ad Augusta, specializzandosi in design della comunicazione. Attivo come illustratore, grafico e insegnante, Riggenmann gestisce un proprio atelier a Weißenhorn, dove tiene corsi di pittura. La sua arte combina elementi del realismo e della satira, con un approccio narrativo che ammalia il pubblico per la sua vitalità e forza espressiva.
Alla conclusione dell’inaugurazione, l’artista valmadrerese Donatella Consonni, in arte Kodo, ha voluto donare a Riggenmann una sua opera, simbolo della passione per l’arte che supera i confini nazionali e è in grado di unire le comunità.
La mostra rimarrà aperta fino a domenica 10 novembre. Durante la settimana sarà visitabile dalle ore 15:00 alle ore 19:00, mentre nei giorni festivi e la domenica, le porte del Centro Culturale Fatebenefratelli si apriranno al mattino dalle 10:00 alle 12:00 e al pomeriggio dalle 15:00 alle 19:00. Le scuole e i gruppi interessati potranno organizzare visite guidate anche in orari dedicati, contattando la biblioteca comunale all’indirizzo biblioteca@comune.valmadrera.lc.it o al numero 0341-205112.
Le sue opere più celebri hanno trovato posto nel nuovo Spazio Espositivo presso il Centro Culturale Fatebenefratelli. Presenti sabato pomeriggio all’evento inaugurale il sindaco Cesare Colombo, il vicesindaco Raffaella Brioni, con delega alla cultura, istruzione e gemellaggi, e la consigliera Fiorenza Pelucchi, coordinatrice del progetto.
"Questa mostra rappresenta un’importante occasione di scambio culturale con i nostri gemelli tedeschi, che ci permette di conoscerne meglio l’arte e la cultura grazie al suo artista più conosciuto” ha dichiarato il sindaco. "La nostra città cresce e si arricchisce attraverso collaborazioni come questa, che incoraggiano il dialogo e l’arricchimento reciproco."
Il direttore del museo di Weißenhorn, dove Norbert Riggenmann espone le sue opere, presente per l’inaugurazione, ha offerto al pubblico una dettagliata lettura della produzione dell’artista, rivelando l’audace profondità della sua arte. "L’opera di Riggenmann è un viaggio che esplora i grandi interrogativi della fede e della natura umana attraverso simbolismi religiosi e rappresentazioni surreali" ha spiegato.
La sua opera più imponente, l’“ALTAR”, è una monumentale pala d’altare in cui Riggenmann, con due suoi allievi, si è immerso nel racconto cristiano della morte e resurrezione, attingendo alla tradizione dei maestri medievali come Bosch e Van der Weyden. L’“ALTAR” richiama esplicitamente le grandi opere del tardo Medioevo, integrando la struttura delle pale medievali: un lato esterno, visibile quotidianamente, e un lato interno, che si apre solo nelle festività. All’esterno della pala, il Cristo morto e la Madre addolorata rievocano una “Pietà” dai toni cupi, simbolo della morte. L’interno invece esplode in un Giudizio Universale vivace e dinamico, in cui la speranza della resurrezione si mescola a scene di Inferno e Caduta dell’Uomo, elementi che parlano tanto di dannazione quanto di redenzione.
“Le immagini invitano l’osservatore a riflettere, con dettagli che si prestano a interpretazioni personali e spesso enigmatica. L’inferno è una vera “galleria degli orrori”, animato da creature ibride e figure grottesche che incarnano l’angoscia e la paura, un omaggio al medievale concetto della “bocca dell’inferno”, qui reinventata come la fauci spalancate di uno squalo. In questa pala, lo spettatore si trova davanti a un’opera che evoca e omaggia il passato, ma allo stesso tempo sfida le convenzioni con un approccio visionario, non limitato a una rigida ortodossia" ha continuato il direttore.
Riggenmann aggiunge a questo linguaggio visivo un gusto per la parodia e il teatro, spesso usando sè stesso come protagonista delle sue opere. Nelle sue altre tele esposte, gioca con gesti e pose teatrali, parodiando i capolavori della storia dell’arte con humour e realismo pungente. Il suo dipinto “Il Creatore”, per esempio, ispirato alla Creazione di Adamo di Michelangelo, non è che uno dei tanti esempi della sua attitudine giocosa: qui, l’artista si ritrae in modo ironico, attingendo alla sua esperienza teatrale, che porta nei dipinti un effetto quasi scenografico. "Riggenmann è un attore della sua stessa arte - ha concluso il direttore - capace di evocare una narrativa vivida e accessibile, che tuttavia si presta a infinite riletture, grazie alla ricchezza dei dettagli e alla raffinata esecuzione".
Norbert Riggenmann, nato a Weißenhorn nel 1961, si è formato ad Augusta, specializzandosi in design della comunicazione. Attivo come illustratore, grafico e insegnante, Riggenmann gestisce un proprio atelier a Weißenhorn, dove tiene corsi di pittura. La sua arte combina elementi del realismo e della satira, con un approccio narrativo che ammalia il pubblico per la sua vitalità e forza espressiva.
Alla conclusione dell’inaugurazione, l’artista valmadrerese Donatella Consonni, in arte Kodo, ha voluto donare a Riggenmann una sua opera, simbolo della passione per l’arte che supera i confini nazionali e è in grado di unire le comunità.
La mostra rimarrà aperta fino a domenica 10 novembre. Durante la settimana sarà visitabile dalle ore 15:00 alle ore 19:00, mentre nei giorni festivi e la domenica, le porte del Centro Culturale Fatebenefratelli si apriranno al mattino dalle 10:00 alle 12:00 e al pomeriggio dalle 15:00 alle 19:00. Le scuole e i gruppi interessati potranno organizzare visite guidate anche in orari dedicati, contattando la biblioteca comunale all’indirizzo biblioteca@comune.valmadrera.lc.it o al numero 0341-205112.
Sa.A.