Regione amplia l'offerta vaccinale gratuita
Dal prossimo mese di ottobre, Lombardia offrirà gratuitamente ad alcune categorie il vaccino anti-meningococco B per gli adolescenti (nati dal 2012) e non vaccinati precedentemente in seguito alla offerta vaccinale per papillomavirus; quello contro la meningoencefalite da zecche per i minori con condizioni di rischio; l’anti-papillomavirus fino a 26 anni e il vaccino anti-dengue in caso di focolai epidemici e per pazienti diagnosticati per dengue autoctono.
Lo prevede una delibera approvata dalla Giunta regionale su proposta dell’assessore al Welfare, Guido Bertolaso che, in questo modo, amplia l’offerta già compresa nel Piano Nazionale di Prevenzione vaccinale 2023-25. Il piano aggiuntivo prevede un costo stimato in 20,69 milioni di euro.
“Abbiamo deciso di ampliare ulteriormente l’offerta vaccinale – ha detto l’assessore Bertolaso – poiché intendiamo proteggere in particolare i giovani e le persone più vulnerabili e prevenire patologie che possono avere conseguenze gravi. Questi vaccini si aggiungono a quelli già previsti dal Piano Nazionale di Prevenzione Vaccinale e sono frutto di un’attenta analisi dei bisogni di salute della nostra popolazione. Ancora una volta dimostriamo di lavorare sulla prevenzione con i fatti e non con le parole, mettendo in atto quello che abbiamo previsto nel Piano Socio Sanitario Regionale”.
Lo prevede una delibera approvata dalla Giunta regionale su proposta dell’assessore al Welfare, Guido Bertolaso che, in questo modo, amplia l’offerta già compresa nel Piano Nazionale di Prevenzione vaccinale 2023-25. Il piano aggiuntivo prevede un costo stimato in 20,69 milioni di euro.
“Abbiamo deciso di ampliare ulteriormente l’offerta vaccinale – ha detto l’assessore Bertolaso – poiché intendiamo proteggere in particolare i giovani e le persone più vulnerabili e prevenire patologie che possono avere conseguenze gravi. Questi vaccini si aggiungono a quelli già previsti dal Piano Nazionale di Prevenzione Vaccinale e sono frutto di un’attenta analisi dei bisogni di salute della nostra popolazione. Ancora una volta dimostriamo di lavorare sulla prevenzione con i fatti e non con le parole, mettendo in atto quello che abbiamo previsto nel Piano Socio Sanitario Regionale”.