Lecco: presentato il bilancio di previsione, in equilibrio ma grazie all'aumento dell'Irpef
È stato presentato in commissione seconda il bilancio di previsione triennale del Comune di Lecco. Un preventivo che si inserisce fondamentalmente nel solco di quelli precedentemente approvati dall’attuale maggioranza di Palazzo Bovara. Per quanto riguarda il conto economico come al solito la maggior parte delle entrate - oltre 42 milioni - è costituita dalle entrate tributarie: l’Imu per 21.830.000 euro, l’addizionale Irpef per 6.890.000 euro, l’imposta di soggiorno per 300mila euro, la Tari per 9.839.934 euro, altri tributi per 62.500 euro e 3.400.000 euro dal Fondo di solidarietà. A questa cifra vanno poi sommati 12.414.605 euro di trasferimenti correnti e 11.676.131 di entrate extratributarie. Le spese preventivate valgono invece 65 milioni: 11 milioni per il personale, 874mila euro per imposte e tasse, 34 milioni e mezzo per l’acquisto di beni e servizi, circa 11 milioni di trasferimenti e correnti, 1,7 milioni di interessi passivi, circa 37mila euro di rimborsi e rettifiche e 6 milioni di altre spese. “Negli ultimi anni dobbiamo registrare una crescita significativa per beni e servizi e interessi passivi” ha sottolineato l’assessore, assicurando però che è garantito “l’equilibrio strutturale” da una differenza di equilibrio in positivo di poco meno di 200mila euro che si ottiene attraverso l’utilizzo del fondo pluriennale.
Il conto capitale invece vede nel capitolo delle entrate 300mila euro di tributi in conto capitale, circa 15 milioni di euro di contributi agli investimenti, un milione di trasferimenti in conto capitale, poco meno di 500mila euro di entrate da alienazioni e oltre un milione di entrate in conto capitale. Le spese del conto capitale valgono 28,5 milioni, così suddivisi: 3,7 milioni per i servizi istituzionali, 2 milioni per la giustizia, 156mila euro per l’ordine pubblico e la sicurezza, 4,4 milioni per l’Istruzione e il diritto allo studio, 1 milione e mezzo per la tutela e la valorizzazione dei beni e delle attività culturali, 261mila euro per l’assetto del territorio e l’edilizia abitativa, 4 milioni per lo sviluppo sostenibile e la tutela del territorio, 11,4 milioni per il trasporto e il diritto alla mobilità, 780mila euro per le politiche sociali e la famiglia. Anche l’equilibrio di conto capitale è così garantito. L’indebitamento per il 2024 vede un residuo di 10 milioni, destinato a scendere nel triennio, mentre il fondo cassa previsto è di 66,7 milioni di euro.
Nel dibattito maggioranza e opposizione hanno parimenti sottolineato il peso della manovra che la scorsa primavera ha portato all’aumento dell’Irpef. “La manovra legata all’addizionale Irpef è l’unico strumento che rende questo bilancio sostenibile e questo è un segnale - ha evidenziato dal centrodestra Simone Brigatti -. È vero che ci sono stati gli aumenti ma ci sono anche scelte dell’amministrazione che hanno causato un forte aggravio del bilancio, abbiamo anche azzerato l’avanzo. Quale margine di manovra abbiamo nel 2024?”. Stessa considerazione ma diversa valutazione da parte di Alberto Anghileri, capogruppo di Con la sinistra cambia Lecco che ha invece sottolineato che l’aumento dell’Irpef era indispensabile per garantire tutti i servizi che questo bilancio va a finanziare. “Ho sempre detto che si trattava di una manovra dolorosa - ha aggiunto l’assessore Pietrobelli -, ma ci ha permesso di mettere a posto il bilancio che ora è strutturalmente in equilibrio. La spesa corrente è in continuo aumento e bisogna far collimare entrate con uscite in un clima di equilibrio”.
Il conto capitale invece vede nel capitolo delle entrate 300mila euro di tributi in conto capitale, circa 15 milioni di euro di contributi agli investimenti, un milione di trasferimenti in conto capitale, poco meno di 500mila euro di entrate da alienazioni e oltre un milione di entrate in conto capitale. Le spese del conto capitale valgono 28,5 milioni, così suddivisi: 3,7 milioni per i servizi istituzionali, 2 milioni per la giustizia, 156mila euro per l’ordine pubblico e la sicurezza, 4,4 milioni per l’Istruzione e il diritto allo studio, 1 milione e mezzo per la tutela e la valorizzazione dei beni e delle attività culturali, 261mila euro per l’assetto del territorio e l’edilizia abitativa, 4 milioni per lo sviluppo sostenibile e la tutela del territorio, 11,4 milioni per il trasporto e il diritto alla mobilità, 780mila euro per le politiche sociali e la famiglia. Anche l’equilibrio di conto capitale è così garantito. L’indebitamento per il 2024 vede un residuo di 10 milioni, destinato a scendere nel triennio, mentre il fondo cassa previsto è di 66,7 milioni di euro.
Nel dibattito maggioranza e opposizione hanno parimenti sottolineato il peso della manovra che la scorsa primavera ha portato all’aumento dell’Irpef. “La manovra legata all’addizionale Irpef è l’unico strumento che rende questo bilancio sostenibile e questo è un segnale - ha evidenziato dal centrodestra Simone Brigatti -. È vero che ci sono stati gli aumenti ma ci sono anche scelte dell’amministrazione che hanno causato un forte aggravio del bilancio, abbiamo anche azzerato l’avanzo. Quale margine di manovra abbiamo nel 2024?”. Stessa considerazione ma diversa valutazione da parte di Alberto Anghileri, capogruppo di Con la sinistra cambia Lecco che ha invece sottolineato che l’aumento dell’Irpef era indispensabile per garantire tutti i servizi che questo bilancio va a finanziare. “Ho sempre detto che si trattava di una manovra dolorosa - ha aggiunto l’assessore Pietrobelli -, ma ci ha permesso di mettere a posto il bilancio che ora è strutturalmente in equilibrio. La spesa corrente è in continuo aumento e bisogna far collimare entrate con uscite in un clima di equilibrio”.
M.V.