Lecco perduta/397: 100 anni fa il primo corteo manzoniano
Il corteo manzoniano festeggia i 100 anni. Era infatti il 1923 quando si svolse il primo per rievocare il grande romanzo di Alessandro Manzoni, “I Promessi Sposi”: partì dal cortile della Trattoria delle Piante, in fondo a corso Martiri, dall’angolo con la via attuale Carlo Corti a Pescarenico. In "testa" c'era il Corpo musicale Alessandro Manzoni, seguito da carrozze e gruppi con i personaggi più famosi dell'opera.
La sfilata passò attraverso corso Martiri, allora Vittorio Emanuele, tra due ali fittissime di folla. Gremitissime di pubblico erano pure piazza Garibaldi, via Roma, che allora nel primo tratto si chiamava Antonio Stoppani, piazza XX Settembre, il lungolago, via Sauro (allora Nizza) e il tratto antistante il Sociale.
Il tracciato del corteo manzoniano si concluse con ingresso “appiedato”, lasciando fuori cavalli e carrozze, nel teatro stesso, già gremito da oltre un’ora. La documentazione esistente si deve alle due sorelle Affunti, titolari di uno storico negozio di cartoleria nella centralissima piazza Cermenati e poi, nell’ultimo periodo, all’inizio di via Caprera, quando era ancora aperto nelle vicinanze il cinema Lariano. Le Affunti conservavano l’album di ricordi fotografici del corteo - dove il fratello Armando aveva interpretato il ruolo di don Rodrigo - che poi nel 1984 venne messo a disposizione del Comune, presso l'Ufficio Stampa e P.R., dal noto commercialista rag. Rosario Guerrera, consulente degli Affunti, che anche in quest’occasione confermò la sua lodevole disponibilità di collaborazione civica, come poi avvenne anche anni dopo per l’Isola Viscontea.
Nell’introduzione alla pubblicazione il sindaco Paolo Mauri sottolineò, infatti, che “nel magazzino di una cartolibreria lecchese carica di anni di lavoro, di fatiche, sono spuntate reliquie dimenticate: le fotografie del primo corteo manzoniano del 1923. Pubblicare è un atto di omaggio e di ricordo, di impegno e di augurio per il prossimo bicentenario manzoniano. Il fascino di quella giornata lontana del ’23 rivive nella cronaca agile e completa di quei giorni dell’avvocato Arnaldo Ruggiero, decano dei giornalisti lecchesi, ancora sulla breccia alla soglia dei 94 anni”.
Il sindaco Mauri sottolineava, altresì: “Ai promotori, organizzatori, protagonisti e comparse di quel corteo del ’23, in larga parte scomparsi, è dedicata la pubblicazione voluta dal Comune tramite l’assessorato alla cultura affidato a Giulio Boscagli, e a tutti coloro che negli anni successivi, in vario modo, hanno contribuito al ripetersi dell’iniziativa perché un patrimonio di tradizioni popolari non sia abbandonato e dimenticato”.
Nelle note che accompagnavano la pubblicazione del 1984 sono stati ricordati i due grandi cortei manzoniani organizzati dall’Ente Lecchese Manifestazioni, con il presidente Renato Corbetta, negli anni 1955 e 1965. Ve ne furono poi altri due ìcon il sindaco Lorenzo Bodega nel 2004 e nel 2005, con base operativa di allestimento e di partenza nell’area dismessa della Piccola Velocità ferroviaria in via Amendola.
Si potrebbe ricordare come “mini corteo” anche l’organizzazione di gruppi rievocativi scenici in costume del tempo presso angoli "a tema" della città a cura dell’ELMA nella primavera del 1973, nel centenario manzoniano. Risultò di particolare effetto l’incontro con i personaggi del romanzo presso il Vallo delle Mura, in alto a via Volta, storico avanzo superstite di una cinta completamente sconosciuta sino allora ai lecchesi.
La sfilata passò attraverso corso Martiri, allora Vittorio Emanuele, tra due ali fittissime di folla. Gremitissime di pubblico erano pure piazza Garibaldi, via Roma, che allora nel primo tratto si chiamava Antonio Stoppani, piazza XX Settembre, il lungolago, via Sauro (allora Nizza) e il tratto antistante il Sociale.
Il tracciato del corteo manzoniano si concluse con ingresso “appiedato”, lasciando fuori cavalli e carrozze, nel teatro stesso, già gremito da oltre un’ora. La documentazione esistente si deve alle due sorelle Affunti, titolari di uno storico negozio di cartoleria nella centralissima piazza Cermenati e poi, nell’ultimo periodo, all’inizio di via Caprera, quando era ancora aperto nelle vicinanze il cinema Lariano. Le Affunti conservavano l’album di ricordi fotografici del corteo - dove il fratello Armando aveva interpretato il ruolo di don Rodrigo - che poi nel 1984 venne messo a disposizione del Comune, presso l'Ufficio Stampa e P.R., dal noto commercialista rag. Rosario Guerrera, consulente degli Affunti, che anche in quest’occasione confermò la sua lodevole disponibilità di collaborazione civica, come poi avvenne anche anni dopo per l’Isola Viscontea.
Nell’introduzione alla pubblicazione il sindaco Paolo Mauri sottolineò, infatti, che “nel magazzino di una cartolibreria lecchese carica di anni di lavoro, di fatiche, sono spuntate reliquie dimenticate: le fotografie del primo corteo manzoniano del 1923. Pubblicare è un atto di omaggio e di ricordo, di impegno e di augurio per il prossimo bicentenario manzoniano. Il fascino di quella giornata lontana del ’23 rivive nella cronaca agile e completa di quei giorni dell’avvocato Arnaldo Ruggiero, decano dei giornalisti lecchesi, ancora sulla breccia alla soglia dei 94 anni”.
Il sindaco Mauri sottolineava, altresì: “Ai promotori, organizzatori, protagonisti e comparse di quel corteo del ’23, in larga parte scomparsi, è dedicata la pubblicazione voluta dal Comune tramite l’assessorato alla cultura affidato a Giulio Boscagli, e a tutti coloro che negli anni successivi, in vario modo, hanno contribuito al ripetersi dell’iniziativa perché un patrimonio di tradizioni popolari non sia abbandonato e dimenticato”.
Nelle note che accompagnavano la pubblicazione del 1984 sono stati ricordati i due grandi cortei manzoniani organizzati dall’Ente Lecchese Manifestazioni, con il presidente Renato Corbetta, negli anni 1955 e 1965. Ve ne furono poi altri due ìcon il sindaco Lorenzo Bodega nel 2004 e nel 2005, con base operativa di allestimento e di partenza nell’area dismessa della Piccola Velocità ferroviaria in via Amendola.
Si potrebbe ricordare come “mini corteo” anche l’organizzazione di gruppi rievocativi scenici in costume del tempo presso angoli "a tema" della città a cura dell’ELMA nella primavera del 1973, nel centenario manzoniano. Risultò di particolare effetto l’incontro con i personaggi del romanzo presso il Vallo delle Mura, in alto a via Volta, storico avanzo superstite di una cinta completamente sconosciuta sino allora ai lecchesi.
A.B.