Lecco perduta/387: i campeggi ESA, dal Purtud al Monte Bianco
Era il 1956 quando l’ESA, Escursionisti Stella Alpina, fondata dieci anni prima da alcuni giovani presso l’oratorio San Luigi di Lecco Basilica, raggiungeva Courmayeur alle pendici del monte Bianco per allestire il suo campeggio estivo nel mese di agosto. Le tappe precedenti erano state in Biandino, Santa Caterina di Valfurva, Piani di Poira in Valmasino, Frasciscio in alta Valchiavenna, Roccoli d’Artessa sul Legnone, Pozza di Fassa sulle Dolomiti, Chiareggio in Valmalenco e Cervinia sul Cervino.
Cartolina panoramica del Purtud, in Val Veny, sotto il monte Bianco
In totale erano stati 249 tra giovani e ragazzi, studenti e lavoratori, che avevano trascorso l’agosto in montagna con l’ESA. I giorni complessivi diventeranno 82 con il campeggio del decennale a Courmayeur, sul monte Bianco. Nessuno poteva pensare, con quella prima iniziativa in località Purtud, sopra il noto santuario Madonna della Salute (Notre Dame de Guerison, a metri 1456, all’ombra del maestoso monte Bianco), che quello sarebbe divenuto il riferimento tradizionale per tanti anni dei campeggi dell’ESA, sino alla conclusione dell’attività sociale.
Courmayeur al Purtud, in Val Veny, divenne abituale località di organizzazione della "vacanza" di agosto. Tutto il territorio conosceva i primi momenti di una sempre più intensa valorizzazione turistica, che si articolava nella funivia del monte Bianco e nei giganteschi lavori di traforo stradale verso la confinante Francia. Lungo la valle sopra il Purtud, verso il rifugio Elisabetta (2.195 metri) e oltre, vi erano ancora tracciati di emergenza militare che avevano visto transitare reparti alpini e di altre armi verso il confine francese nella spedizione che non ebbe i migliori contorni nel 1940.
Momenti di vita del campeggio
Il campeggio di Courmayeur era il momento principale di un’intensa attività sociale degli Escursionisti Stella Alpina, che nel calendario delle gite invernali sulle nevi privilegiava Artavaggio, Foppolo e anche Macugnaga, ai piedi del monte Rosa. L'ESA era altresì impegnata nell’organizzazione de “I campanili alpini”, le Olimpiadi sulle nevi per gli oratori che si svolgevano ai Piani Resinelli, verso la fine di gennaio. Era un impegno operativo notevole per gare di varie discipline dello sci che mobilitavano giovanissimi di tutti gli oratori della diocesi di Milano.
Escursione lungo il ghiacciaio
Dal campeggio al Purtud sono partite storiche spedizioni ESA che, dopo aver pernottato al rifugio Gonella, sul Bianco, hanno preso le mosse nella notte, con partenza alle 2.00 per evitare tratti accecanti esposti al sole e, soprattutto, il pericolo di distacchi nevosi che minacciavano l’ultimo impervio tracciato sulla cresta verso la vetta del monte Bianco. Quest’ultima venne raggiunta in anni diversi, da spedizioni diverse dell’ESA con i suoi alpinisti più provetti e preparati, fra i quali l’assistente don Giuseppe Tagliabue.
Il notiziario sociale “Cuori e vette”, in ciclostile, dell’Escursionisti Stella Alpina, nel bilancio di fine 1960, scriveva nella rubrica “Cose di casa nostra”: “La pineta del Purtud ha ospitato ancora nel mese di agosto l’ormai tradizionale campeggio alpino. Approfittando delle ferie, soci e non soci, giovani e anziani, sono saliti in massa nella piccola baita posta proprio dinnanzi al grande scenario dell’imponente ghiacciaio della Brenva... La permanenza nella celebre località alpina della Valle d’Aosta ha dato la possibilità un po’ a tutti di cimentarsi in ardue e faticose imprese. I nostri alpinisti sono saliti con strabiliante sicurezza. Solo qualcuno, del resto ben noto, ha preferito restare al piano, facendosi compagnia nelle lunghe e solitarie attese del ritorno dei “compagni avventurieri” con bottiglie di Barbera e di Genepy, il tradizionale liquore locale”.
Il famoso Walter Bonatti ospite dell'ESA per una conferenza nel 1962
A.B.