ASST Lecco: Fuoco di Sant'Antonio e HPV, buona adesione alla vaccinazione
Buona aderenza alla vaccinazione contro il Papillomavirus umano e l’Herpes Zoster (il così detto Fuoco di Sant’Antonio) da parte della cittadinanza lecchese. I due open day organizzati presso i centri vaccinali di Lecco e Merate nei fine settimana di luglio, hanno infatti registrato dati incoraggianti. Nel capoluogo sono state 259 le dosi somministrate, di cui 140 a nuovi utenti (per il resto si è trattato di richiami), con 100 richieste per l’Herpes Zoster e 40 per HPV. A Merate invece i vaccini inoculati sono stati 204, con 114 primi accessi di cui 75 per il siero per il Fuoco di Sant’Antonio.
“La vaccinazione contro l'HPV è uno degli strumenti più efficaci nella prevenzione di alcune forme di tumore della donna ma, negli ultimi anni, anche dell’uomo. Grazie a questa campagna di sensibilizzazione, rivolta in particolare alle donne tra i diciotto i venticinque anni oltre che alle ragazze e ai ragazzi tra gli undici e diciotto anni, siamo orgogliosi di annunciare che l'adesione a questa vaccinazione è cresciuta significativamente” spiega il direttore socio sanitario dell’ASST Enrico Frisone. “L'HPV è un virus comune che può essere trasmesso attraverso il contatto sessuale e può avere gravi conseguenze per la salute a lungo termine. La vaccinazione è sicura ed estremamente efficace nel prevenire la diffusione del virus e le malattie associate ad esso. Inoltre – aggiunge ancora Frisone - siamo lieti di vedere un aumento parallelo nell'aderenza alla vaccinazione contro l’Herpes Zoster, anche noto come Fuoco di Sant'Antonio, che ha visto coinvolta la popolazione dei residenti lecchesi nati tra il 1952 e il 1958. Questa malattia dolorosa è causata dalla riattivazione del virus della varicella zoster, che può rimanere inattivo nel corpo dopo un'infezione precedente di varicella. Con l'aumento dell'età, il rischio di contrarre l'Herpes Zoster aumenta e può comportare gravi complicazioni e lunghe convalescenze. La vaccinazione è la chiave per proteggere le persone più vulnerabili e ridurre il carico di questa patologia sulla nostra comunità.
È fondamentale ricordare che, in caso di dubbi o domande riguardanti la vaccinazione e la propria salute, è sempre consigliabile rivolgersi al proprio medico o ad uno dei nostri specialisti”.
“Questi risultati – commenta il direttore generale Paolo Favini - riflettono l'impegno dei cittadini e dei professionisti sanitari nella promozione di una efficace prevenzione per una migliore salute per tutti. È necessario, tuttavia, non abbassare la guardia: come ASST continueremo ad impegnarci per diffondere informazioni accurate sulla sicurezza e l'efficacia delle vaccinazioni e per assicurarci che siano facilmente accessibili a tutti.
Invitiamo tutti i cittadini a rivolgersi ai propri Medici di Medicina Generale o alle sedi consultoriali della nostra ASST per ulteriori informazioni sulla vaccinazione contro l'HPV e l’Herpes Zoster. Affidarsi a professionisti è essenziale per prendere decisioni informate riguardo la prevenzione, diagnosi o trattamento di qualsiasi patologia.
La protezione della salute di ciascuno è una responsabilità singola e sociale che passa anche dalla prevenzione delle malattie infettive e sessualmente trasmissibili”.
“La vaccinazione contro l'HPV è uno degli strumenti più efficaci nella prevenzione di alcune forme di tumore della donna ma, negli ultimi anni, anche dell’uomo. Grazie a questa campagna di sensibilizzazione, rivolta in particolare alle donne tra i diciotto i venticinque anni oltre che alle ragazze e ai ragazzi tra gli undici e diciotto anni, siamo orgogliosi di annunciare che l'adesione a questa vaccinazione è cresciuta significativamente” spiega il direttore socio sanitario dell’ASST Enrico Frisone. “L'HPV è un virus comune che può essere trasmesso attraverso il contatto sessuale e può avere gravi conseguenze per la salute a lungo termine. La vaccinazione è sicura ed estremamente efficace nel prevenire la diffusione del virus e le malattie associate ad esso. Inoltre – aggiunge ancora Frisone - siamo lieti di vedere un aumento parallelo nell'aderenza alla vaccinazione contro l’Herpes Zoster, anche noto come Fuoco di Sant'Antonio, che ha visto coinvolta la popolazione dei residenti lecchesi nati tra il 1952 e il 1958. Questa malattia dolorosa è causata dalla riattivazione del virus della varicella zoster, che può rimanere inattivo nel corpo dopo un'infezione precedente di varicella. Con l'aumento dell'età, il rischio di contrarre l'Herpes Zoster aumenta e può comportare gravi complicazioni e lunghe convalescenze. La vaccinazione è la chiave per proteggere le persone più vulnerabili e ridurre il carico di questa patologia sulla nostra comunità.
È fondamentale ricordare che, in caso di dubbi o domande riguardanti la vaccinazione e la propria salute, è sempre consigliabile rivolgersi al proprio medico o ad uno dei nostri specialisti”.
“Questi risultati – commenta il direttore generale Paolo Favini - riflettono l'impegno dei cittadini e dei professionisti sanitari nella promozione di una efficace prevenzione per una migliore salute per tutti. È necessario, tuttavia, non abbassare la guardia: come ASST continueremo ad impegnarci per diffondere informazioni accurate sulla sicurezza e l'efficacia delle vaccinazioni e per assicurarci che siano facilmente accessibili a tutti.
Invitiamo tutti i cittadini a rivolgersi ai propri Medici di Medicina Generale o alle sedi consultoriali della nostra ASST per ulteriori informazioni sulla vaccinazione contro l'HPV e l’Herpes Zoster. Affidarsi a professionisti è essenziale per prendere decisioni informate riguardo la prevenzione, diagnosi o trattamento di qualsiasi patologia.
La protezione della salute di ciascuno è una responsabilità singola e sociale che passa anche dalla prevenzione delle malattie infettive e sessualmente trasmissibili”.