Lecco perduta/376: le prime due volte in città del Giro d'Italia

A Roma, il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha premiato ai Fori Imperiali la maglia rosa che ha vinto il Giro d’Italia: è stato il primo capo di Stato a seguire dal vivo la conclusione della corsa. Un quotidiano ha scritto: “Un’altra delle prime volte di Sergio Mattarella, da sempre vicino al mondo dello sport”.


Giorgio Albani vince in volata la tappa del Giro 1956

Alla domanda "qual è il suo primo ricordo del Giro d’Italia?", Mattarella ha risposto: “La radiocronaca di una tappa alpina del 1949; avevo quasi otto anni e allora quella era l’unica via di comunicazione in tempo reale. C’era in corsa il Coppi epico del 1949, ma io tifavo per Gino Bartali, cosa che, comunque, non mi impediva di essere contento per le vittorie del rivale".


Arrivo in corso Martiri della Liberazione della crono Brianza del 2 giugno 1960

La prima volta di Mattarella a Roma con il Giro porta a ricordare le prime due tappe che hanno avuto il traguardo a Lecco nella seconda metà degli anni ’50 del Novecento. La prima si è disputata il 4 giugno 1956 sul percorso partito da Rapallo, di 278 chilometri: vinse in volata Giorgio Albani, corridore di Monza. Lo striscione d’arrivo era in corso Martiri, davanti al palazzo Gerosa-Crotta. Il Giro ripartì il giorno successivo per la tappa da Lecco a Sondrio, di 98 chilometri, con il trionfo sempre in volata del corridore spagnolo Miguel Poblet. Era maglia rosa Pasquale Fornara. Il Giro del 1956 venne vinto dal lussemburghese Charly Gaul, che indossò la maglia rosa dopo la tappa Merano-Monte Bondone.


Una panoramica sul rettilineo finale della cronometro

Davvero spettacolare fu il secondo arrivo del Giro d’Italia a Lecco il 2 giugno 1960 con la cronometro individuale da Seregno, sulla distanza di 45 chilometri. Vinse il fuoriclasse francese Jacques Anquetil, che era già in maglia rosa e che conservò il primato sino all’arrivo a Milano. Lo striscione della cronometro era collocato in corso Martiri della Liberazione, davanti al bar dello sportivissimo Micheletti e al complesso aziendale di Eufrasio Negri. Il giorno successivo, 3 giugno, partì la tappa Lecco-Verona, sulla distanza di 147 chilometri, vinta in volata da Dino Bruni.


Renato Corbetta, presidente ELMA, con il patron del Giro d'Italia Vincenzo Torriani

La cronometro del 1960 è sicuramente presente nei ricordi di tanti ormai anziani tifosi di ciclismo, in quanto quel giorno la RAI TV organizzò per la prima volta riprese non solo sul rettilineo di arrivo, in questo caso lungo corso Martiri in quartiere Pescarenico, ma anche all’ingresso della città di Lecco e sulla vecchia 36 presso il Ponte Visconti, nel Comune di Galbiate.


L'elenco dei partecipanti alla crono Brianza Lecco-Seregno del 2 giugno 1960

La telecronaca venne affidata al non certo dimenticato Adriano De Zan ed ebbe, appunto, la novità di queste immagini diverse che si susseguivano in vari punti del tracciato di gara. Sulla piccola tribuna allestita presso il bar Micheletti aveva preso posto anche la squadra bluceleste del Lecco, con il presidente Mario Ceppi e l’allenatore Angelo Piccioli, che proprio in quei giorni festeggiava la sua storica prima promozione in serie A.


Tino Conti, il lecchese di Nibionno meglio classificato al Giro

L’arrivo in città del Giro d’Italia nelle due tappe del ’56 e del ’60 era dovuto all’impegno organizzativo di Renato Corbetta, presidente dell’Ente Lecchese Manifestazioni (ELMA), da sempre legato al patron della corsa a tappe della maglia rosa, il mitico Vincenzo Torriani. Il ciclismo in quegli anni era disciplina sportiva e ricreativa largamente diffusa: le due ruote a pedale erano molto usate per la vita di ogni giorno, nell’andare al lavoro, per raggiungere località di svago e di riposo, per le incombenze giornaliere.


Massimo Codol, lecchese di Introbio, con il maggior numero di partecipazioni al Giro

Ricordare il Giro d’Italia nelle prime due tappe a Lecco presenta anche l’occasione per rammentare la partecipazione di corridori del nostro territorio. Il numero maggiore spetta a Massimo Codol, nato a Lecco nel 1973 e allora residente ad Introbio: per lui 12 edizioni, con il miglior piazzamento nel 2003 quando si classificò al 14° posto. Le migliori prestazioni sono, invece, quelle di Costantino Conti (Tino) di Nibionno, che ha ottenuto i migliori risultati nel 1974 (quarto) e nel 1975 (ottavo).
A.B.
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