Lecco perduta/373: i Congressi manzoniani e il 'ritorno' dei Cappuccini
“Questo Manzoni val bene un congresso” dichiarò negli anni ’50 del Novecento uno studioso dei Promessi Sposi, giunto a Lecco per visitare le località descritte nel grande romanzo. La prima edizione del Congresso di Studi Manzoniani risale all’autunno 1955; si è poi svolto con scadenze biennali o triennali dal 1955 al 1985. L’ultima edizione vide alla guida organizzativa l’assessore alla cultura del Comune di Lecco Giulio Boscagli, che diventerà poi sindaco dopo Paolo Mauri.
Riccardo Bacchelli conclude il congresso del centenario al Teatro della Società
Si riconoscono nella foto il prof. Claudio Cesare Secchi e il sindaco di Lecco Guido Puccio
Per quanto riguarda i Congressi, il primo si tenne nel settembre 1955, inserito come parte rilevante nella settimana lecchese dedicata a “I Promessi Sposi”, che vedeva anche la prima edizione del grande corteo rievocativo organizzato dall’Ente Lecchese Manifestazioni, con la presidenza di Renato Corbetta.
Il sindaco di Lecco Luigi Colombo, nel 1955
Il Congresso venne inaugurato la sera del 14 settembre in piazza Manzoni, presso il monumento all’autore dei Promessi Sposi, con una solenne commemorazione del sindaco di Lecco Luigi Colombo, che in quell’intervento sottolineò: “E Lecco, malgrado ogni diversa apparenza, malgrado ciò che altri scrivono e che noi stessi pensiamo per auto ironia, continua ad essere la casa del Manzoni. Che se altrove egli nacque ed altrove abitò la più parte della sua esistenza, qui ne visse gli anni più freschi e più felici, in quella villa al Caleotto, sua sino al 1818”.
L'assessore alla cultura Giulio Boscagli, organizzatore dell'ultimo congresso manzoniano nel 1985
I Congressi di studi nel decennio 1960/1970 furono molto seguiti dall’assessore alla cultura Antonietta Nava, che aveva il supporto del fratello, mons. Delfino Nava, canonico del duomo di Milano e docente in seminario, noto esperto manzoniano. La regia operativa era, comunque, dovuta all’indimenticabile Claudio Cesare Secchi, presidente del Centro nazionale di studi manzoniani.
I Cappuccini... tornano a Pescarenico
L’edizione del 1971 si svolse per la prima volta nel rinnovato salone delle scuderie, presso la Villa al Caleotto, che nel 1963 era stata acquisita al patrimonio comunale con voto unanime del Consiglio. Quella del 1973 si celebrò tra Milano e Lecco, in omaggio al centenario della scomparsa del grande scrittore. Memorabile la seduta conclusiva svoltasi al Teatro della Società con l’intervento del famoso scrittore Riccardo Bacchelli, che aveva avuto una consulenza storica e letteraria nella realizzazione dei Promessi Sposi in RAI TV con sei puntate mandate in onda nel 1967, con la regia di Sandro Bolchi e l’interpretazione di Renzo da parte del lecchese Nino Castelnuovo.
Nonna Agnese con nipoti e altri ragazzini (corteo manzoniano 1955)
Determinante per la riuscita delle celebrazioni del centenario manzoniano il sostegno del programma realizzato dall’Azienda Soggiorno e Turismo presieduta da Nino Lupica. Al ristorante Larius andarano in scena apposite serate dedicate ai piatti manzoniani, vale a dire quelli più popolari ai tempi di Renzo e Lucia. Nel menù si potevano leggere proposte come il brodo di cappone della moglie del sarto di Chiuso, lo stufato della Luna Piena, la polenta bigia di Tonio, i capponi di Agnese con le erbe della vigna di Renzo e uno stracchino della vecchia ostessa. La carta dei vini elencava un don Abbondio e un don Rodrigo.
Nelle manifestazioni del 1973 l’ELMA organizzò una mini edizione di un quasi “corteo Manzoniano” allestendo gruppi scenici in costume presso le località più importanti menzionate nei capitoli del romanzo. Di particolare richiamo fu il “ritorno” dei frati Cappuccini presso il convento di Pescarenico, per i visitatori di quel pomeriggio di una lontana primavera: erano comparse di un gruppo dove padre Cristoforo era interpretato dal popolare storico e attore amatoriale Amanzio Aondio, mentre i giovanissimi frati erano stati reclutati presso l’oratorio San Luigi di Lecco e due sono stati poi consiglieri comunali.
Panoramica di Villa Manzoni al Caleotto
Di particolare effetto anche la rievocazione del borgo fortificato con governatore, castellana e presidio di soldati spagnoli nell’area del vallo delle mura, in largo Montenero. Quest’ultimo è stato un anticipo dello spettacolo itinerante dei Promessi Sposi con le scene principali del romanzo realizzate con attori provenienti dalle filodrammatiche della città e del territorio con il regista Aurelio Ballerini.
A.B.