Valmadrera: Sara Streck presenta il suo libro nella serra del parco di villa Gavazzi

“All’epoca a nessuno interessava che Oxana fosse un nome ucraino. Oggi non sarebbe più così”. Sara Streck ha sospirato dopo aver pronunciato queste parole, sintesi di un cambiamento epocale in una parte di mondo molto vicina a noi. Sabato pomeriggio l’autrice ha presentato il suo primo libro, “Le Farfalle delle tempeste”, nella serra del parco privato della famiglia Gavazzi.

Sara (Oxana) Streck

Una location suggestiva per una storia affascinante: nata in Russia da mamma statunitense, di cognome Streck, e papà israeliano, Sara, il cui vero nome è appunto Oxana, ha abbandonato la danza classica a causa di problemi alla vista, si è laureata in filologia e ha viaggiato parecchio. Ad un certo punto, vent’anni fa, la scelta di venire in Italia. Dopodiché, otto anni fa il trasferimento a Valmadrera dove ora vive assieme a Davide Catalano, pianista nonché suo compagno. È stato proprio Catalano ad aprire l’evento eseguendo “Vals fantasie”, un brano da lui stesso composto mentre l’attore Ivan Sertori leggeva “Glissando”, un testo parte de “Le Farfalle delle tempeste” e dedicato allo stesso pianista dall’autrice.

Davide Catalano

Lisa Cambruzzi

“Solo leggendoli con il cuore potremo apprezzare la meraviglia e lo stupore di questi racconti, mirabilmente concepiti da Oxana in anni di esperienze vissute. Ci siamo conosciuti meno di un anno fa ad un concerto. Tra l’incredulità e la curiosità mi sono lasciato andare con slancio, spiccando timidamente il volo di un nuovo battito d’ali che ci ha portato fino a qui” ha spiegato poi Catalano. Egli ha quindi letto “L’Attesa”, un altro evocativo e potente racconto tratto da “Le Farfalle delle tempeste”. Solo il meraviglioso cucciolo dei Gavazzi ha rotto per un attimo il silenzio assorto che si respirava nella serra. “Gli scritti di Oxana mostrano tutta la sua poliedricità. Sono inaspettati e freschi come lei. Benché Oxana le scriva per sé stessa, le sue sono parole che curano. Se sei in un momento buio, quelle parole sono un raggio di luce. Oxana ti sorprende sempre” ha sottolineato Lisa Cambruzzi, amica di lunga data dell’autrice.

Stefano Nicelli

Ivan Sertori

E’ intervenuta quindi Eveline Merrone, l’autrice dell’introduzione al libro di Sara Streck, collegata online dai Caraibi. “Oggi giorno non è così semplice esporsi in prima persona e raccontare la natura delle emozioni attraverso sé stessa. Oxana si è anche fatta specchio di esperienze, gioie e dolori assolutamente condivisibili. Lei ci fa capire l’importanza dello stare in queste emozioni per ascoltare il loro messaggio anche quando è doloroso” ha spiegato. “Le Farfalle delle tempeste è una sorta di diario intimo diviso in tante sfaccettature, come se fosse un’immagine composta da mille coriandoli.

L’amore è l’elemento unificante e questo è anche un atto di speranza” ha aggiunto Stefano Nicelli, giornalista nonché autore della prefazione al testo di Oxana. “Anche se ogni giorno ne escono migliaia, l’uscita di un libro è sempre e comunque un momento di festa. Creare un libro così personale, inoltre, è anche un po’ un modo per fermare il tempo”.
Anche Raffaella Brioni, vicesindaco di Valmadrera, ha applaudito quando Oxana si è alzata per il suo intervento conclusivo. “Ringrazio tutti la famiglia Gavazzi, l’amministrazione comunale e tutti i presenti. Gli avventurieri che apriranno il libro, sentendo il liscio della carta bianca e il profumo della stampa recente, si perderanno tra le 48 farfalle colorate che battono le ali e provocano le tempeste” ha raccontato l’autrice. “Oggi sono qui ad accarezzare il timone della nave che solca il mare delle parole, navigando in quella direzione per scoprire cosa è successo dall’altra parte del mondo, dopo che la farfalla ha mosso le sue ali colorate”.
A.Bes.
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