Consonno: sbarre chiuse e pochi curiosi. Per la Pasquetta 2023 il borgo è deserto

In pochi quest'oggi hanno scelto i ruderi di Consonno come luogo dove trascorrere in compagnia la loro Pasquetta. Sono lontani i tempi della grande festa organizzata dall’associazione Amici di Consonno fino a prima della pandemia. In questo lunedì 10 aprile le persone che camminavano tra gli edifici diroccati erano per lo più curiosi di passaggio, attirati lì dalla fama di un luogo che sembra uscito dal set di "The Last of Us". Pochissimi erano intenti a predisporre un pic nic, e il sentimento dominante nell’area era quello dell'abbandono.





Vicino all’antica chiesa di San Maurizio abbiamo incontrato Lodovico. “Io sono nato qui nel 1957 e ci ho vissuto fino al 2010. Poi, assieme agli ultimi abitanti rimasti, me ne sono dovuto andare. Questo luogo era ormai diventato preda di delinquenti” ci ha raccontato con un misto di orgoglio e tristezza. Nel mentre, alcuni giovanissimi appena arrivati erano intenti ad azionare la piccola griglia su cui avrebbero poi cotto la carne.






Lodovico ci ha quindi aperto le porte della chiesa, un luogo di culto che lui stesso aveva contribuito a sistemare nel lontano 1993. Oggi il futuro di Consonno appare incerto, soprattutto da quando ignoti hanno vandalizzato i locali del bar gestito dall’associazione Amici di Consonno. Persino a Pasquetta, infatti, le sbarre che "interrompono" la strada sono rimaste abbassate e questo ha obbligato tutti, noi compresi, a parcheggiare l’auto all'esterno del borgo.





Qualcosa di non proprio agevole e a tratti anche pericoloso, soprattutto salendo da Villa Vergano. I gatti selvatici, intanto, osservavano i ciclisti provenienti da Olginate e diretti verso Galbiate. Mentre lasciavamo la zona, alcuni gruppi sopraggiungevano dalla valle. Presenze sparute in mezzo ad una "ferita" inflitta dall’uomo alla natura e mai rimarginata.
A.Bes.
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