Pescate: l'unico 'graffito' ammesso in paese, restaurato dal comune. Presto un libro
Pescate, la piccola Svizzera del lecchese, dove chi si permette di abbandonare rifiuti per strada viene costantemente pizzicato dalla telecamere, è anche uno se non l'unico dei comuni del circondario “graffiti free”. Non sono ammesse (e se realizzate vengono prontamente cancellate, su disposizione del sindaco-sceriffo Dante De Capitani) opere di street art. Una regola ferrea che vale per tutti tranne... che per lui, l'Uccellino Pescatino, il disegno realizzato (abusivamente, ovviamente) nottetempo da uno sconosciuto su uno dei piloni del terzo ponte già nel lontano 2015 e da allora sempre rimasto lì, a dare il benvenuto ai fruitori del Parco Addio Monti. La settimana scorsa, "addirittura", su iniziativa del vicesindaco Miriam Lombardi, il murales è stato rimesso a nuovo.
Il disegno prima del restauro
"Ammalorato dalle intemperie e vandalizzato dai soliti imbecilli, il grafito, l'unico ammesso a Pescate, è stato restaurato gratuitamente da Fabio Maggioni, imbianchino professionista con la collaborazione di Silvia Gilardi, entrambi pescatesi" spiega lo stesso De Capitani, annunciando altresì che l'Uccellino Pescatino, diventato il beniamino di tanti bambini, sarà presto il protagonista di un libretto a fumetti che sarà poi distribuito nelle scuole del paese. Saranno poi installate anche delle apposite telecamere a sua tutela.Fabio Maggioni e Silvia Gilardi in azione
Perché tanta attenzione proprio per quel disegno? La storia di Pescatino è sintetizzata su un apposito pannello posto sul pilone stesso. A salvarlo dalla cancellazione è stato un bimbo del paese. Prima che i rulli degli stradini comunali entrassero infatti in funzione per eliminare anche quel graffito, il padre di un piccolo pescatese scrisse a De Capitani per chiedere, a nome del figlio e di altri amichetti, di lasciarlo. Del resto, come argomentava il papà stesso, non si tratta di uno "sgorbio" bensì di un uccellino che canta l'amore.L'uccellino rimesso a nuovo
Ingentilito lo sfondo con dell'azzurro - simbolo del lago - il disegno è così diventato la mascotte del Parco Addio Monti – e lo resterà a lungo, vista la “protezione” assicurata dall'amministrazione - "per quel bambino e per tutti quelli che chiedono di non cancellare l'amore", come fatto scrivere dal sindaco sulla targa.