Civate: truffa in via Borima? Il Comune mette in guardia i cittadini
Il comune di Civate torna a mettere in guardia i cittadini: "in questi giorni sono state segnalate ulteriori truffe ai danni di persone anziane da parte di malviventi che si fingono tecnici dell'acquedotto. Si raccomanda di NON fare entrare in casa estranei e persone che dicono di essere dei tecnici dell’acquedotto o altro.
Si ricorda inoltre che i tecnici autorizzati operano solo ed esclusivamente sul contatore idrico e NON chiedono pagamenti né di controllare la qualità o l’odore dell’acqua". L'allerta è scattata - come spiega direttamente il sindaco Angelo Isella - dopo che in paese è iniziata a circolare la voce di un raggiro in danno ad un concittadino residente in via Borima, al confine dunque con Suello. Sorpreso solo in casa, l'anziano avrebbe accolto il finto operaio, consegnando allo stesso un bottino ingente. Nel tam tam di paese di parla addirittura di 40 mila euro. "Come già fatto in passato, prossimamente organizzeremo un altro incontro di sensibilizzazione con i Carabinieri" ha aggiunto Isella, non nuovo a promuovere iniziative di questo tipo, evidentemente ancora necessarie. "In caso di dubbi sull’identità dell’addetto è possibile chiamare il numero gratuito di Pronto Intervento 800 894 081 e verificare telefonicamente la corrispondenza del nome presente sul tesserino dell'operatore con quello degli addetti incaricati; allertare immediatamente la polizia locale (335.6805145) o i carabinieri (112)".
Si ricorda inoltre che i tecnici autorizzati operano solo ed esclusivamente sul contatore idrico e NON chiedono pagamenti né di controllare la qualità o l’odore dell’acqua". L'allerta è scattata - come spiega direttamente il sindaco Angelo Isella - dopo che in paese è iniziata a circolare la voce di un raggiro in danno ad un concittadino residente in via Borima, al confine dunque con Suello. Sorpreso solo in casa, l'anziano avrebbe accolto il finto operaio, consegnando allo stesso un bottino ingente. Nel tam tam di paese di parla addirittura di 40 mila euro. "Come già fatto in passato, prossimamente organizzeremo un altro incontro di sensibilizzazione con i Carabinieri" ha aggiunto Isella, non nuovo a promuovere iniziative di questo tipo, evidentemente ancora necessarie. "In caso di dubbi sull’identità dell’addetto è possibile chiamare il numero gratuito di Pronto Intervento 800 894 081 e verificare telefonicamente la corrispondenza del nome presente sul tesserino dell'operatore con quello degli addetti incaricati; allertare immediatamente la polizia locale (335.6805145) o i carabinieri (112)".