Somasca in festa per San Girolamo: inaugurata la mostra
“L’arte vuol dire esprimere, trasmettere e vivere”. Così padre José Antonio Nieto Sepùlveda, preposito generale dei Padri Somaschi, ha esordito nel suo breve intervento. Ieri pomeriggio c’erano diverse persone ad ascoltarlo, coppie e famiglie con i propri piccoli. Tutti accorsi a Vercurago in occasione della solennità di San Girolamo Emiliani, complice il cielo splendidamente azzurro.
Tra le tante iniziative organizzate per la ricorrenza c’è anche la sedicesima edizione dell’esposizione d’arte, inaugurata domenica nei locali di via Fredda alla presenza di padre Josè e del sindaco Paolo Giovanni Lozza. “Con le vostre opere voi artisti trasmettete la bellezza e riuscite a rendere il mondo un posto più bello” ha concluso il preposito generale dei Padri Somaschi.
Dopodiché, è intervenuto proprio il primo cittadino di Vercurago. “L’anno scorso pochi giorni prima dell’8 febbraio c’era stato uno smottamento di sassi all’interno del santuario, che per questo era stato chiuso. Grazie all’aiuto della comunità montana è stato possibile ottenere 560mila euro di fondi regionali utili alla risoluzione del problema. Ciò ha consentito la riapertura del santuario a settembre” ha spiegato Paolo Giovanni Lozza. “Quest’anno la festa potrà quindi essere completa per fortuna. Credo che tutte le persone che vengono qui in occasione di questa solennità vogliano andare a ringraziare San Girolamo”.
Il microfono è poi passato nelle mani di Silvana Scardova “Ringrazio Bruno Losa e tutti i volontari che hanno organizzato questa mostra per il loro prezioso lavoro. Ogni comunità dovrebbe poter contare su un gruppo simile, modesto e tenace. Ringrazio anche i Padri Somaschi che ci ospitano e hanno collaborato” ha sottolineato la pittrice. Residente proprio a Vercurago, Silvana Scardova ha curato una sezione della mostra a cui hanno partecipato Franz Engaddi, scultore di Valgreghentino; Simone Rossi, pittore di Brivio; Giovanni Vattimo, pittore e scultore di Olgiate Molgora.
Accanto a questa esposizione corale, nei locali di via Fredda è possibile ammirare le opere di Sergio Crippa, scultore e pittore di Monticello Brianza; Giuseppe Laini, artista del ferro di Imbersago e Franco Travi, scultore e pittore di Bergamo. Dopo Scardova, ha preso la parola Daniele Tentori, poeta e fotografo di Calolziocorte, che ha declamato una poesia dedicata a sua nonna, suscitando gli applausi del pubblico. Mentre il profumo del vin brulè preparato dai volontari si diffondeva nel cortile, Bruno Losa ha presentato l’ultimo dei tre artisti intervenuti durante l’inaugurazione. Originario di Erve, Gabriele Bolis è stato recentemente insignito dell’onorificenza di Cavaliere dell’Ordine al Merito della Repubblica quale divulgatore della musica tradizional – popolare nel mondo. Con la sua cornamusa bergamasca, il co – fondatore del gruppo folcloristico “I Picétt del Grenta” ha allietato i presenti eseguendo alcuni brani prima di lasciare di nuovo la parola a padre Josè per la benedizione finale.
A.Bes.