Il ritorno dall'ospedale e la gestione del paziente a casa: un convegno al 'Manzoni' di Lecco
"Dalla Medicina Ippocratica alla Medicina Territoriale: il ritorno a casa dopo l'evento acuto". Questo il titolo del Meeting Lariano delle Scienze Mediche, l'importante convegno organizzato dalla SISMED in partnership con l'ASST di Lecco, in corso tra oggi e domani presso l'Aula magna dell'Ospedale "Manzoni". Responsabile scientifico il dottor Giuseppe Gullace, ex direttore del Dipartimento cardiovascolare dello stesso presidio di via dell'Eremo, affiancato dal dg Paolo Favini e dal "numero uno" della Società Italiana di Scienze Mediche Giancarlo Parisi, entrambi nel ruolo di presidenti.
Ecco dunque che un'importante alleata può essere trovata nella telemedicina, applicabile tanto al domicilio quanto in strutture terze come le Case di Comunità. "Potenzialmente abbiamo a disposizione molti strumenti, che però dobbiamo imparare a usare in maniera appropriata per dare tutte le risposte che servono" ha aggiunto Paolo Favini. "E poi c'è l'intelligenza artificiale, che deve essere sfruttata con la testa per non diventarne schiavi", la sottolineatura finale del dottor Gullace. "Di per sè è importante perchè mette in condizione il medico di fare diagnosi molto più veloci e precise, riducendo notevolmente le distrazioni".
Conclusi gli interventi di oggi, per la giornata di domani c'è grande attesa soprattutto per la relazione del professor Giuseppe Novelli, genetista di Tor Vergata e unico componente italiano del Consorzio Internazionale che ha codificato il genoma umano: a lui il compito di illustrare ai medici come utilizzare la genetica per correggere per esempio alcune malattie rare.
Per il programma completo del convegno CLICCA QUI.
Il focus degli interventi, come si può intuire dal titolo del Meeting, è stato puntato soprattutto su un momento particolarmente importante per il paziente quale il suo ritorno a casa dopo l'evento acuto e la sua gestione in fase di follow up, affrontando argomenti relativi alla prevenzione secondaria e ai fattori di rischio, nonchè alla terapia e agli esami strumentali di controllo; al centro della trattazione, poi, alcuni problemi clinici emergenti soprattutto nell'ambito della Medicina Territoriale.
Il dg Paolo Favini e il dottor Giuseppe Gullace
"Abbiamo qui scienziati provenienti da tutto il mondo, che si sono riuniti a Lecco per darsi alcune linee guida e scambiarsi informazioni parlando di varie patologie per una visione d'insieme, multidisciplinare del paziente" ha spiegato il direttore generale dell'ASST di Lecco Paolo Favini. "Perché è stato scelto proprio questo territorio? Perché ha già un'esperienza forte di questa realtà: il nostro Dipartimento di Fragilità ha in pancia una marea di interventi domiciliari, anche con le cure palliative. Ma il convegno è rivolto anche ai medici di medicina generale proprio nell'ottica di un'unità d'intenti in una terra che nella presa in carico ha saputo dare risposte importanti, non "cartacee", perché il professionista insieme all'Ospedale segue davvero i pazienti".
Spostare la cura dal nosocomio alla casa, del resto, rappresenta una "strategia" di enorme significato. "Intanto perché vuol dire far recuperare alla struttura la sua vera mission, che è quella di farsi carico dei casi complicati, acuti, e certamente non delle cronicità" ha aggiunto il dottor Gullace. "Se queste ultime possono essere curate a domicilio, attraverso una rete multispecialistica ma anche tramite la telemedicina o l'intelligenza artificiale, si crea un grande vantaggio sia per il paziente in sè che per la gestione generale dell'organizzazione sanitaria. Le criticità non mancano, e sono legate all'attuale impostazione del sistema, che innanzitutto ha bisogno di appropriatezza di prestazioni: è fondamentale, infatti, poter dare al paziente ciò di cui ha necessità, evitando il rischio di erogare servizi random a tutti, senza nessun controllo, altrimenti chi ha davvero bisogno finisce per restare in coda, con tutti i disagi (e anche i danni) del caso. La prestazione non deve mai essere slegata dal contesto clinico, e dunque dal lavoro del medico che visita e inquadra il paziente per poi decidere il percorso diagnostico più adatto".
Conclusi gli interventi di oggi, per la giornata di domani c'è grande attesa soprattutto per la relazione del professor Giuseppe Novelli, genetista di Tor Vergata e unico componente italiano del Consorzio Internazionale che ha codificato il genoma umano: a lui il compito di illustrare ai medici come utilizzare la genetica per correggere per esempio alcune malattie rare.
Per il programma completo del convegno CLICCA QUI.
B.P.