Calolzio: si accende il nuovo sistema di videosorveglianza, quasi 80 occhi elettronici. E si punta a una 'ZTL' in centro
Completato il trasferimento del Comando di Polizia Locale nella nuova sede all'interno della ex mensa della Sali di Bario, a ridosso della linea ferroviaria, in zona interscambio, Calolziocorte si appresta a riaccendere (ufficialmente) anche il proprio sistema di videosorveglianza comunale. Manca solo l'ultimo adempimento in ottemperanza alle – stringenti – disposizioni in materia di privacy. Ma entro fine mese si illuminerà anche il grande monitor posizionato presso la centrale operativa di via Stoppani, negli accoglienti locali che ospitano gli uffici del Comandante Andrea Gavazzi e dei suoi sei collaboratori.
Già installata la bellezza di 64 occhi elettronici – 14 a lettura targa, gli altri in parte fissi in parte in grado, al bisogno, di ruotare per una visuale a 360 gradi – con il numero di telecamere destinato a salire ulteriormente con 11 dispositivi in arrivo nell'ambito di due distinti progetti che hanno coinvolto il capoluogo della Val San Martino. “L'aggiunta”, poi, di ulteriori 8-10 postazioni nella zona del lungolago, a partire da un cavo di fibra ottima prossimo ad essere “tirato”, sarà candidata a uno dei prossimi bandi a tema. Insomma quota 80 dispositivi collegati al sistema voluto dalla Giunta Ghezzi sarà sfondata a stretto giro, in nome della sicurezza, reale e percepita.Ne sanno qualcosa di soggetti “poco raccomandabili” che, all'arrivo della sede del Comando di Polizia Locale all'interscambio sono di fatti “spariti” da una zona da sempre considerata “degradata”, ora presidiata dalle divise che vanno e vengono dai loro uffici nonché, per l'appunto, da svariate telecamere volute anche nell'area, andate così ad aggiungersi a quelle già controllate dalle ferrovie in stazione.
Come riconosciuto dall'assessore alla sicurezza Luca Caremi e dal sindaco Marco Ghezzi, il merito di aver avuto l'intuizione di portare i vigili tra le mura dell'ex Sali di Bario è del collega di giunta Dario Gandolfi: un'idea proposta più di cinque anni fa redigendo il programma elettorale della coalizione di centrodestra che ora, a fine mandato, trova realizzazione. Con un solo “inghippo” ancora da risolvere, quello del parcheggio per le vetture di servizio della PL, con l'area di sosta riservata da realizzarsi all'interno del silos dell'interscambio ferro-gomma, per la cui apertura – tanto agognata anche dai pendolari, bisognosi di qui 150 stalli sotterranei – bisognerà investire altre risorse.
Nel mentre, l'amministrazione gioisce per la “rinascita” del sistema di videosorveglianza.
Le prime telecamere a Calolzio risalivano al 2003-2004, poi l'incremento realizzato nel 2006-2007 e, ora, il rifacimento completo del sistema, con l'utilizzo di dispositivi wi-fi di ultima generazione e collegamento con fibra ottica. Come argomentato dall'assessore Caremi, oltre ad aumentare i punti di ripresa, è stata completata la schermatura della città con l'installazione di telecamere a lettura targa per tutti i varchi, in entrata e in uscita da Calolzio. Il sistema, in automatico, è poi in grado di contare i mezzi in transito, indicando dunque anche i percorsi preferenziali utilizzati, distinguendo altresì i veicoli per tipologia (vetture, camion o ciclomotori). Funzione quest'ultima utile anche per effettuare ricerche mirate, con la massa ulteriormente scremabile anche per colore del mezzo. Volendo, poi, le postazioni fisse potranno svolgere i controlli circa copertura assicurativa e revisione, ora effettuati dagli agenti servendosi di dispositivi mobili, lanciando anche alert al passaggio di veicoli inseriti in “black list”. Il tutto monitorando (seppur non con la valenza scientifica delle rilevazioni Arpa) la qualità dell'aria.
Come già con il vecchio sistema, infine, ai Carabinieri sarà garantito infine l'accesso diretto ai dati.
Le ulteriori 11 telecamere previste, invece, arriveranno in parte nell'ambito dei fondi ottenuti tramite la Prefettura per il progetto scuole sicure (presidieranno anche il parchetto delle case Aler, luogo di incontro giovanile e non nuovo a episodi di devianza) e in parte dalla Provincia che ha destinato ai comuni più grossi del territorio risorse drenate dalla Regione per prevenire l'abbandono di rifiuti lungo la strade.
Da ultimo, ha spiegato il sindaco Marco Ghezzi, anticipando una novità che sarà compiutamente illustrata più avanti - il Comune ha sottoscritto un contratto con una società incaricata di ottenere dal Ministero le necessarie autorizzazione per istituire, in centro, una ZTL “al contrario”, per dirla mutuando l'espressione del Comandante Gavazzi. In pratica si punta a usare le telecamere per sanzionare automaticamente i mezzi pesanti che si ostineranno a transitare per il cuore della città anziché servirsi, come previsto, tra la rotonda che conduce al Lavello e quella del “Marenzi” della tangenzialina. Al momento si è in attesa del via libera da Roma.
A.M.