Ombriaco: patol e nusit in gran quantità per festeggiare San Vincenzo

Lo si era capito già dai botti pomeridiani: la festa di San Vincenzo a Ombriaco quest'anno è tornata a essere festa vera, come prima della pandemia, con la partecipazione ovviamente degli abitanti della frazione ma anche di quanti da fuori hanno voluto rispettare una tradizione che lega indissolubilmente fede e... buona cucina.

I patol

 

La sera della vigilia (ieri) è dedicata infatti da sempre alla degustazione dei patol (gustosi ravioli con un abbondante ripieno di carne) e dei nusit (dolcetti fritti con pasta ottenuta miscelando farina, zucchero, uova, olio e lievito).
L'associazione Amici di Ombriaco, per ospitare i commensali ha allestito una tensostruttura, mettendo poi al fuoco qualcosa come 200 chili di patol, conditi poi con abbondante burro fuso e parmigiano grattugiato.

Senza contare poi i ravioli preparati “in famiglia” che fanno schizzare il numero a cifre da capogiro. Ad attestare ciò le foto pubblicate negli ultimi giorni sui social dove le abili sfogline (temprate dall'esperienza o alle prime armi) hanno condiviso il frutto del loro lavoro. C'è chi ha confezionato 300 patol, chi 600, chi addirittura oltre 1000, tutto sulla base di quanti parenti e amici sono stati poi invitati a cena, per festeggiare tutti insieme la ricorrenza.
Discorso analogo per i nusit. 420 chili quelli fritti solo dagli Amici di Ombriaco, con la cena servita anche al circolo Fe.na l.c., gremito di commensali come la tensostruttura.

I nusit

 

Le caratteristiche cantine, aperte per l'occasione, hanno poi ospitato gli avventori per degustare un buon bicchiere di vino. Momento clou della serata, il grande spettacolo pirotecnico che, con i suoi sfavillanti colori ha illuminato  oltre le pendici della montagna, anche i volti di chi è tornato ad ammirarli. 

La giornata di oggi invece è dedicata alla commemorazione del santo dalla storia insolita. La chiea del borgo, costruita tra il 1450 e il 1455, fu dedicata infatti in prima battuta a San Bernardino. Solo dal 1864 ospita una quadro del martirio di San Vincenzo: la tela doveva essere destinata a Vendrogno ma una forte nevicata costrinse i parrocchiani incaricati del trasporto a riparare nella chiesa di Ombriaco da dove, a seguito di successivamente vicende, fu impedito il trasferimento dell'opera che, di fatto, non ha dunque mai raggiunto la parrocchia della Muggiasca,  forse per "desiderio del Santo" sostiene qualcuno.
Questa mattina è stata celebrata la messa, cui seguirà il pranzo e nel pomeriggio la grande tombolata.
Invia un messaggio alla redazione

Il tuo indirizzo email ed eventuali dati personali non verranno pubblicati.