Olginate: AVIS e GEFO dicono addio ad Alfredo Aldeghi, volontario e amico generoso

Intorno al feretro una decina di labari, rossi come i litri di sangue - "perché parlare di gocce è riduttivo nel suo caso" - che ha donato nel corso di tutta la sua vita, con la generosità che lo contraddistingueva in ogni gesto quotidiano. In tantissimi questa mattina si sono riuniti al Pascolo - dentro e fuori la Chiesa Parrocchiale - per dare l'ultimo saluto ad Alfredo Aldeghi, per gli amici "Fred", conosciutissimo soprattutto nella vicina Olginate per la sua lunga presenza tra le file dell'AVIS e del GEFO, il Gruppo Escursionisti, entrambe realtà di cui era parte attiva anche per il ruolo, ricoperto per più anni, di consigliere nel Direttivo.


Alfredo Aldeghi. Sotto, un'immagine delle esequie



Sempre sorridente, gentile e disponibile con tutti, l'uomo si è spento nei giorni scorsi all'età di 82 anni dopo aver accusato un malore improvviso; fino all'ultimo, a fare da cornice alla sua vita sono state le montagne, e in particolare le sue amate Dolomiti, dove aveva sciato con la passione e l'entusiasmo di sempre. Commossi i ricordi degli amici che quest'oggi lo hanno salutato per l'ultima volta tra le lacrime, stringendosi con affetto intorno alla moglie Carla e ai suoi famigliari. Tra i numerosi intervenuti anche il sindaco di Olginate Marco Passoni.


"Fred" durante alcune uscite con gli amici GEFO (foto tratte dal libro "50 anni di montagna, con passione, insieme!")


"Alfredo è stato un protagonista della nostra associazione per lungo tempo, per decenni, e lo è stato a modo suo, offrendo sempre la sua massima disponibilità quando serviva, con grande impegno e generosità, ma stando magari un passo indietro con quel suo tipico pudore e la sua riservatezza", è stato il pensiero di commiato del GEFO, letto dal presidente Diego Redaelli. "Alfredo c'era sempre, c'è sempre stato. Lo ricordiamo in montagna come un atleta e un alpinista forte come una roccia, ma anche sempre disponibile se doveva aspettare qualcuno che restava indietro o che andava aiutato [...]. Anche negli ultimi tempi era sempre sorridente, quando passava in sede per un saluto. Ci mancherà, anzi ci manca già".


Aldeghi in un Consiglio Direttivo GEFO e, sotto, in quello dell'AVIS eletto nel 2017



"Siamo qui per dire grazie a chi ha saputo fare della sua vita un dono per gli altri, un dono che neppure la morte potrà fermare perché l'amore è più forte" ha poi aggiunto un volontario dell'AVIS, dopo la lettura della preghiera del donatore. "Nelle tue vene, Alfredo, il sangue si è fermato, ma quello che hai offerto continua a scorrere e a portare vita a coloro che lo hanno ricevuto, e che certamente sarebbero qui a ringraziarti se avessero saputo che era tuo. Ti ringraziamo noi, quindi, per loro, e ti promettiamo di continuare ciò che hai fatto con tanta generosità. Il Signore che ha promesso una grande ricompensa anche a chi dona solo un bicchiere di acqua, ti darà il premio meritato per tante gocce - anzi litri, esageratamente litri - del tuo sangue. Questa certezza è di grande conforto per noi e soprattutto per i tuoi cari".


Alfredo Aldeghi, in qualità di consigliere AVIS, a una cerimonia di consegna delle benemerenze

A celebrare la funzione, invece, è stato Padre Fausto della vicina comunità dei Somaschi, che ha fin da subito sottolineato la bellezza del sentimento di amicizia che ha spinto così tante persone a riunirsi questa mattina in Chiesa nel ricordo di Alfredo. "Lui non ci abbandona, è sempre presente" ha sostenuto il sacerdote. "E ciò che ci lascia è quello stare insieme che ci ha trasmesso con il suo sorriso, la sua parola, nella compagnia delle diverse associazioni di cui è stato parte - l'AVIS, il GEFO di Olginate e il CAI di Calolzio - e di cui era il perno [...]. Sei stato un uomo positivo, caro Alfredo, nella tua scelta di andare incontro ai bisogni degli altri, nel tuo amore per il Creato, per la montagna, dove trascorrevi le giornate con gli amici; un uomo capace di stare in compagnia, aperto e sorridente, un uomo che ha costruito la propria casa non sulla sabbia ma sulla roccia. Alfredo non c'è più ma c'è ancora, questa è la certezza che dobbiamo portare nel cuore. E pur nel dolore ci sollecita, con il suo esempio di persona ricca di fede, a dare sempre un significato, un senso alla nostra vita come uomini, come cristiani, come costruttori di una società".



Al termine della cerimonia funebre, il feretro di Alfredo Aldeghi è stato accompagnato tra gli applausi all'esterno della Chiesa; qui un'ultima preghiera, poi il trasferimento per la cremazione.
B.P.
Invia un messaggio alla redazione

Il tuo indirizzo email ed eventuali dati personali non verranno pubblicati.