Bellano: l'addio a Tatiana, 40 anni. 'Ci ha raccontato un amore infinito per l'esistenza'
La Chiesa dedicata a San Nazaro e Celso si è rivelata troppo piccola per l'ultimo abbraccio che la comunità bellanese ha voluto riservare a Tatiana Croci, prematuramente scomparsa mercoledì. Aveva solo 40 anni.
Ad officiare la messa per la giovane mamma, che per sei anni ha combattuto una lotta impari contro una malattia che non le ha lasciato scampo, il parroco don Emilio Sorte. A lui il difficile compito di consolare una famiglia che, a distanza di venti giorni, si è trovata ad affrontare due pesanti lutti. Prima la scomparsa di Alex, trent'anni appena. Poi la dipartita anche di Tatiana, la maggiore delle figlie di mamma Claudia e papà Franco, con Valentina, la più piccola, rimasta così all'improvviso sola.
E' "difficile trovare le parole da dire" ha ammesso il sacerdote, incrociando lo sguardo di Alan, compagno di Tatiana e papà delle piccole Letizia e Isabella, sottolineando poi come anche la quarantenne fosse di poche parole, capace però di essere comunque espressiva.
“A modo suo ha parlato tanto. Con la sua vita e i suoi gesti ha raccontato un amore infinito per questo mondo, per l'esistenza. Con la sua concretezza di figlia, madre e moglie. Con la sua incredibile tenacia e con la dignità e il desiderio di fare tutto come se il male non ci fosse. Il desiderio di stare accanto alla sua famiglia, di fare tutto da sola, non per superbia ma per scelta".
Una donna, Tatiana, per come dipinta anche da famigliari e amici, che non si è mai lamentata per quello che le stava succedendo, "ha affrontato – ha aggiunto don Emilio - i momenti più difficili con il sorriso, ci ha insegnato che se si ha un momento nella vita vale la pena spenderlo bene, vale la pena condividerlo".
All'uscita del feretro dalla chiesa in molti ad attenderlo, fino ad accompagnare con lo sguardo e il viso rigato dal pianto quella fotografia posta sulla bara e ricordare Tatiana.
Entrare nel suo negozio di via Cavour e non trovarla alla cassa sembrerà irreale, come non sembrerà possibile non ricevere il suo saluto. Il ricordo di una “bella persona” però, difficilmente sbiadirà in chi ha avuto il piacere di conoscerla.
Ad officiare la messa per la giovane mamma, che per sei anni ha combattuto una lotta impari contro una malattia che non le ha lasciato scampo, il parroco don Emilio Sorte. A lui il difficile compito di consolare una famiglia che, a distanza di venti giorni, si è trovata ad affrontare due pesanti lutti. Prima la scomparsa di Alex, trent'anni appena. Poi la dipartita anche di Tatiana, la maggiore delle figlie di mamma Claudia e papà Franco, con Valentina, la più piccola, rimasta così all'improvviso sola.
E' "difficile trovare le parole da dire" ha ammesso il sacerdote, incrociando lo sguardo di Alan, compagno di Tatiana e papà delle piccole Letizia e Isabella, sottolineando poi come anche la quarantenne fosse di poche parole, capace però di essere comunque espressiva.
“A modo suo ha parlato tanto. Con la sua vita e i suoi gesti ha raccontato un amore infinito per questo mondo, per l'esistenza. Con la sua concretezza di figlia, madre e moglie. Con la sua incredibile tenacia e con la dignità e il desiderio di fare tutto come se il male non ci fosse. Il desiderio di stare accanto alla sua famiglia, di fare tutto da sola, non per superbia ma per scelta".
Una donna, Tatiana, per come dipinta anche da famigliari e amici, che non si è mai lamentata per quello che le stava succedendo, "ha affrontato – ha aggiunto don Emilio - i momenti più difficili con il sorriso, ci ha insegnato che se si ha un momento nella vita vale la pena spenderlo bene, vale la pena condividerlo".
Un continuo relazionarsi il suo, per fare stare bene le persone che le volevano bene. "Il suo modo – ha sottolineato il parroco - di raccontarci il suo bene per la vita".
Inevitabile un pensiero anche per le esequie di Alex celebrate alla vigilia di Natale, mentre quest'oggi, vigilia dell'Epifania si è tornati a radunarsi in chiesa, attorno al feretro di Tatiana. E così quella che dovrebbe essere la festa "di Gesù che nasce, ha segnato con dolore tutti loro", ha aggiunto il sacerdote pensando ai famigliari, ricordando poi, però, come "insieme si può affrontare ogni cosa. Tatiana ha dimostrato una forza enorme, lei ha saputo dire di sì al Signore e ora fa festa dal cielo con il fratello e da lì continuerà a riempire di baci i suoi cari". All'uscita del feretro dalla chiesa in molti ad attenderlo, fino ad accompagnare con lo sguardo e il viso rigato dal pianto quella fotografia posta sulla bara e ricordare Tatiana.
Entrare nel suo negozio di via Cavour e non trovarla alla cassa sembrerà irreale, come non sembrerà possibile non ricevere il suo saluto. Il ricordo di una “bella persona” però, difficilmente sbiadirà in chi ha avuto il piacere di conoscerla.
M.A.