In Duomo a Milano l'addio a Monsignor Stucchi. Il messaggio di Scola
Mons. Luigi Stucchi in una foto scattata in
Basilica a Lecco nel 2020
Basilica a Lecco nel 2020
Con riferimento all’impegno che ha animato l’attività di mons. Stucchi, l’Arcivescovo ha continuato: «Il discepolo non è nemico di nessuno. Non tutti hanno stima dei discepoli, eppure i discepoli hanno stima di tutti e cercano di comprendere e di perdonare, di perseverare nella pazienza e nella testimonianza».
«Che cosa si può dire di mons. Luigi Stucchi? È stato un discepolo e ci dice che una cosa sola è importante nella vita: essere discepoli di Gesù», ha concluso l’omelia l’Arcivescovo, con un cenno anche all’«esemplare consegnarsi di don Luigi anche negli ultimi tempi della sua dolorosa malattia». E nel saluto finale mons. Delpini ha voluto ringraziare per la loro presenza i sindaci di Sulbiate, Valmadrera e Tradate, che «attestano il legame fedele che don Luigi ha avuto con la sua terra di origine e con i luoghi in cui ha vissuto il suo ministero».
All’inizio dei funerali era stato letto un messaggio del cardinale Angelo Scola (QUI IL TESTO), che ha ricordato come: «La figura pacifica di mons. Stucchi portava serenità, così come i suoi giudizi riflettuti e sempre mossi da un grande amore alla Chiesa, ai sacerdoti, ai fedeli e soprattutto all’Arcivescovo sono stati di grande aiuto per il nostro cammino comune. (…) Mi preme richiamare il suo speciale coinvolgimento con i laici nell’impegno sociale e politico».
Al termine della celebrazione - a cui hanno partecipato anche il cardinale Oscar Cantoni, arcivescovo di Como, e diversi altri presuli - è stata distribuita ai presenti una foto ricordo di mons. Stucchi predisposta dalla parrocchia di Tradate, dove, alle 15 di oggi, si svolgerà una seconda celebrazione a cui seguirà la tumulazione della salma.
Alle esequie era presente anche il primo cittadino di Valmadrera Antonio Rusconi in fascia tricolore, insieme a Claudia della Polizia Locale che ha portato il gonfalone del Comune. Con loro anche il parroco don Isidoro Crepaldi, i due ex sindaci Mario Anghileri e Nicola Perego, nonché suor Marilisa Rusconi e tanti "ex giovani" che hanno trovato in don Luigi, già coadiutore a Valmadrera, una guida umana e spirituale per la vita.
"Era anche - meritatamente - cittadino onorario per la sua vicinanza e il suo affetto al nostro paese, per il dialogo continuo e rispettoso con credenti e non. A chi si impegnava in politica, in diverse parti, poneva come riferimento la dottrina sociale della Chiesa e la coerenza verso di essa. Per questo ho voluto portare la riconoscenza e la gratitudine di tutta la comunità di Valmadrera", le parole del sindaco Rusconi.
Nato a Sulbiate il 17 agosto 1941, ordinato presbitero il 28 giugno 1966, Luigi Stucchi ha svolto le prime esperienze come vicario parrocchiale a Valmadrera e Lecco. Qui, dal 1973 al 1986, ha ricoperto anche la carica di direttore del settimanale cattolico “Il Resegone”. Dal 1986 al 2003 è stato parroco a S. Stefano Protomartire di Tradate e dal 1989 al 2003 decano del decanato Tradate. Nominato nel 2003 e fino al 2012 vicario episcopale della Zona II (Varese), mons. Stucchi è stato ordinato vescovo ausiliare della Diocesi il 5 giugno 2004. Da quello stesso anno, e fino al 2022, è stato presidente dell’Istituto Superiore di Studi Religiosi Beato Paolo VI, presso Villa Cagnola a Gazzada Schianno, dove risiedeva dal 2012. Ha ricoperto inoltre vari incarichi come vescovo delegato per la Conferenza episcopale lombarda negli ambiti della pastorale scolastica, della scuola cattolica e della formazione permanente del clero. Tra i suoi ultimi incarichi diocesani, dal 2012 al 2020, quello di vicario episcopale per la vita consacrata femminile. Il 30 aprile 2020 è divenuto vescovo emerito.