In Duomo a Milano l'addio a Monsignor Stucchi. Il messaggio di Scola

Mons. Luigi Stucchi in una foto scattata in
Basilica a Lecco nel 2020
«Il discepolo segue il maestro, anche quando il maestro lo invia. Non diventa mai maestro, sempre discepolo. E ogni giorno porta a compimento la missione affidata: la missione di dare pace, di offrire il perdono di Dio, di aiutare i fratelli e le sorelle a seguire il buon Pastore che chiama»: con l’immagine del discepolo di Gesù, tratta dalle letture della Messa, l’Arcivescovo di Milano, mons. Mario Delpini, ha ricordato mons. Luigi Stucchi, vescovo ausiliare emerito della Diocesi, deceduto martedì all’età di 81 anni, durante le esequie di questa mattina in Duomo.
Con riferimento all’impegno che ha animato l’attività di mons. Stucchi, l’Arcivescovo ha continuato: «Il discepolo non è nemico di nessuno. Non tutti hanno stima dei discepoli, eppure i discepoli hanno stima di tutti e cercano di comprendere e di perdonare, di perseverare nella pazienza e nella testimonianza».
«Che cosa si può dire di mons. Luigi Stucchi? È stato un discepolo e ci dice che una cosa sola è importante nella vita: essere discepoli di Gesù», ha concluso l’omelia l’Arcivescovo, con un cenno anche all’«esemplare consegnarsi di don Luigi anche negli ultimi tempi della sua dolorosa malattia». E nel saluto finale mons. Delpini ha voluto ringraziare per la loro presenza i sindaci di Sulbiate, Valmadrera e Tradate, che «attestano il legame fedele che don Luigi ha avuto con la sua terra di origine e con i luoghi in cui ha vissuto il suo ministero».
All’inizio dei funerali era stato letto un messaggio del cardinale Angelo Scola (QUI IL TESTO), che ha ricordato come: «La figura pacifica di mons. Stucchi portava serenità, così come i suoi giudizi riflettuti e sempre mossi da un grande amore alla Chiesa, ai sacerdoti, ai fedeli e soprattutto all’Arcivescovo sono stati di grande aiuto per il nostro cammino comune. (…) Mi preme richiamare il suo speciale coinvolgimento con i laici nell’impegno sociale e politico».
Al termine della celebrazione - a cui hanno partecipato anche il cardinale Oscar Cantoni, arcivescovo di Como, e diversi altri presuli - è stata distribuita ai presenti una foto ricordo di mons. Stucchi predisposta dalla parrocchia di Tradate, dove, alle 15 di oggi, si svolgerà una seconda celebrazione a cui seguirà la tumulazione della salma.



Alle esequie era presente anche il primo cittadino di Valmadrera Antonio Rusconi in fascia tricolore, insieme a Claudia della Polizia Locale che ha portato il gonfalone del Comune. Con loro anche il parroco don Isidoro Crepaldi, i due ex sindaci Mario Anghileri e Nicola Perego, nonché suor Marilisa Rusconi e tanti "ex giovani" che hanno trovato in don Luigi, già coadiutore a Valmadrera, una guida umana e spirituale per la vita.



"Era anche - meritatamente - cittadino onorario per la sua vicinanza e il suo affetto al nostro paese, per il dialogo continuo e rispettoso con credenti e non. A chi si impegnava in politica, in diverse parti, poneva come riferimento la dottrina sociale della Chiesa e la coerenza verso di essa. Per questo ho voluto portare la riconoscenza e la gratitudine di tutta la comunità di Valmadrera", le parole del sindaco Rusconi.




Nato a Sulbiate il 17 agosto 1941, ordinato presbitero il 28 giugno 1966, Luigi Stucchi ha svolto le prime esperienze come vicario parrocchiale a Valmadrera e Lecco. Qui, dal 1973 al 1986, ha ricoperto anche la carica di direttore del settimanale cattolico “Il Resegone”. Dal 1986 al 2003 è stato parroco a S. Stefano Protomartire di Tradate e dal 1989 al 2003 decano del decanato Tradate. Nominato nel 2003 e fino al 2012 vicario episcopale della Zona II (Varese), mons. Stucchi è stato ordinato vescovo ausiliare della Diocesi il 5 giugno 2004. Da quello stesso anno, e fino al 2022, è stato presidente dell’Istituto Superiore di Studi Religiosi Beato Paolo VI, presso Villa Cagnola a Gazzada Schianno, dove risiedeva dal 2012. Ha ricoperto inoltre vari incarichi come vescovo delegato per la Conferenza episcopale lombarda negli ambiti della pastorale scolastica, della scuola cattolica e della formazione permanente del clero. Tra i suoi ultimi incarichi diocesani, dal 2012 al 2020, quello di vicario episcopale per la vita consacrata femminile. Il 30 aprile 2020 è divenuto vescovo emerito.
Invia un messaggio alla redazione

Il tuo indirizzo email ed eventuali dati personali non verranno pubblicati.