Valmadrera: mensa scolastica con Malgrate e Civate, confronto in cc
I consiglieri del gruppo Lega
Netta la risposta del sindaco sul punto. “Questa convenzione rappresenta la base da cui si svilupperà la preparazione del bando per la nuova gara d’appalto. Una gara che sarà istruita dalla provincia e non da noi perché parliamo di importi molto grandi” ha spiegato Rusconi. “Considerato che l’attuale concessione del servizio scade il 30 giugno 2024, il bando deve essere pronto entro il 2023. Altrimenti il rischio è quello di non riuscire a garantire la continuità del servizio mensa”.
Federico Amaretti, Mauro Dell’Oro e Guido Villa hanno invece contestato il riferimento, contenuto nel testo della convenzione, al fatto che questa modalità di gestione del servizio ha permesso un “mantenimento della qualità, ottimizzazione del servizio, riduzione dei costi”. “In quali termini gestire il servizio attraverso una convenzione con altri comuni ha determinato un miglioramento della qualità? Mi sarebbe piaciuto avere qualche informazione in più. Il mio voto non è favorevole” ha spiegato il consigliere Amaretti. Ancora più dura l’accusa degli eletti di Ascolto Valmadrera. “Qui c’è scritto “riduzione dei costi”. Secondo noi non è così e questa frase è sbagliata” ha evidenziato con forza Mauro Dell’Oro.
“Il compito di verificare che il servizio sia erogato nel rispetto dei criteri di qualità stabiliti da ATS spetta alla commissione mensa. Qui stiamo parlando della qualità del servizio” ha risposto l’assessore all’istruzione Raffaella Brioni.
“La riduzione dei costi è palesemente dovuta alle economie di scala: è chiaro che se il servizio è acquistato insieme da tre comuni piuttosto che da uno solo si ha maggiore forza negoziale e si riesce a scontare un prezzo minore. Mi sembra evidente. Per di più il testo ha ricevuto l’assenso del responsabile di servizio ed è stato visto dagli uffici” ha aggiunto il sindaco Rusconi.
Insoddisfatto delle risposte, Mauro Dell’Oro ha votato contro il nuovo schema di convenzione, seguito a ruota da Guido Villa e Federico Amaretti. I tre consiglieri leghisti si sono astenuti mentre la maggioranza ha votato compatta a favore del provvedimento.
A.Bes.