Mandello: il libro sulla celiachia del dr. Missaglia 'sbarca' in Senato
"In poco più di una giornata è già diventato un best seller su Amazon". Non nasconde la propria soddisfazione il dottor Marco Missaglia, medico di base a Mandello del Lario con specializzazione in Scienze dell'Alimentazione ed endocrinologia sperimentale. Ed è proprio questa sua qualificazione che lo ha visto impegnato nella realizzazione del libro “Celiachia dalla A alla Z” a firma dell'autrice Simonetta Mastromauro, definito "uno strumento semplice e al tempo stesso rigoroso nei contenuti per comprendere il complesso mondo della celiachia e indirizzare nelle scelte alimentari ma anche nella praticità del quotidiano".
Il medico mandellese, dalla sua prospettiva sanitaria, parlando della celiachia ha denunciato una situazione che "coinvolge oltre 600mila italiani e spesso rimane non diagnosticata a causa della miscellanea di sintomi secondari differenti, da quelli gastrointestinali alla stanchezza, anemia, alopecia, infertilità e poliabortività, fattori che possono dipendere anche dalla presenza misconosciuta dell'intolleranza al glutine”.
Quindi le "armi" attualmente in possesso, oltre a quelle sanitarie scientifiche, sono quelle dell'informazione e divulgazione. Una "mission", questa, che ha già visto in campo Simonetta Mastromauro, divulgatrice piacentina, e lo stesso Marco Missaglia nella trasmissione televisiva “Uno Mattina” in onda su Rai Uno. Il libro “Celiachia dalla A alla Z” edito da Bruno potrà essere scaricato da Internet come e-book per i primi dieci giorni dalla presentazione in Senato del 13 dicembre.
Missaglia, che del volume ha curato i contenuti e scritto la prefazione, ha avuto l'onore di partecipare alla sua presentazione martedì 13 dicembre presso il Senato della Repubblica nella sala dedicata ai Caduti di Nassyria. Con lui, oltre all'autrice, anche il professor De Vitis del Policlinico Gemelli e lo chef Marco Rossi.
Disturbi, questi, che si ripercuotono anche sulla vita sociale delle persone affette dalla celiachia. Una malattia limitante, che non consente di mangiare in qualsiasi locale si vorrebbe, adeguandosi alle scelte di amici e parenti. Di cammino per combattere questo problema ne è stato percorso, migliorandone le sue "restrizioni". Ma altri passi importanti sono ancora da fare, innanzitutto per rendere consapevoli i ristoratori del fatto che anche “piccole contaminazioni degli attrezzi utilizzati per cucinare con alimenti contenenti il glutine possono essere causa di disturbi per i soggetti ad esso intolleranti. Ecco perchè è importante far crescere la conoscenza attorno a questo problema. Soprattutto per gli adolescenti e per i giovani che, pur di non sentirsi discriminati o esclusi, potrebbero essere tentati di trasgredire a tavola”.
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