Primaluna: festa a Vimogno per Sant'Ambrogio con falò e Messa

La festa di Sant'Ambrogio a Vimogno di Primaluna è iniziata ieri con il grande falò, alto più di tre metri, che i volontari hanno allestito in un terreno nella parte alta della frazione. In molti non hanno voluto perdersi il rogo della pira di legna, che ha riscaldato tutti nella fredda serata.







Non si sono fatti fermare dal buio e dalle temperature rigide nemmeno i bambini della Primaria che hanno intrattenuto i presenti con i loro canti, mentre gli elfi di Babbo Natale hanno raccolto le letterine dei più piccoli da recapitare direttamente al Polo nord. Altri volontari del Gruppo Amici di Vimogno, invece, hanno offerto tè caldo e vin brulé da sorseggiare con il pandoro e panettone.



Questa mattina poi, nella chiesa originariamente dedicata dedicata al Santo patrono della diocesi di Milano e successivamente "passata" a Sant'Anna, è stata celebrata la Messa con don Cesare Gerosa, che durante l'omelia ha ricordato come in questa data, nel 374 dopo Cristo, Ambrogio era a Milano come ambasciatore dell'imperatore e fu nominato vescovo, dopo la morte di Assenzio. Il sacerdote ha poi continuato a spiegare come la sua opera sia stata grandiosa.


"La sua capacità di arrivare dai più bisognosi, da tutte le parti, è una caratteristica di tutti i "titolari" della Diocesi di Milano" ha affermato, collegandosi all'attuale Monsignor Mario Delpini che ha raccontato di conoscere personalmente "perché siamo cresciuti insieme, siamo diventati preti insieme".



Al termine della funzione religiosa, sul sagrato della chiesa, la distribuzione dei pani benedetti e della tradizionale trippa cucinata dagli abili cuochi locali. Anche il banco dei dolci ha riscosso un grande successo, tanto che i numerosi partecipanti hanno acquistato tutto in pochissimo tempo.
M.A.
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