Lecco perduta/351: le onorificenze di San Nicolò conferite nel salone del municipio
E’ stato sul finire del secolo Novecento che la cerimonia di conferimento delle onorificenze di San Nicolò, sino ad allora avvenuta nel salone del Consiglio Comunale del palazzo municipale di Lecco, cambiava sede. Il sindaco Lorenzo Bodega decise di trasferire la manifestazione nel più accogliente e capace Teatro della Società di piazza Garibaldi.
Guido Camilluci, in prima fila alla cerimonia di San Nicolò 1967
Il vescovo mons. Teresio Ferraroni riceve il San Nicolò dal sindaco Alessandro Rusconi
1970: il sindaco Guido Puccio premia l'ex Alessandro Rusconi
Il sindaco Puccio alla premiazione con i cittadini benemeriti Ennio Morlotti e Rinaldo Ossola
Nel 1975 si ritornò nel palazzo municipale; vi erano state le elezioni comunali di giugno ed il nuovo sindaco era Rodolfo Tirinzoni, già assessore alle finanze con la Giunta guidata da Guido Puccio. Avvenne la consegna del guidoncino municipale di Lecco alla spedizione internazionale verso il Polo guidata dai Ragni Gigi Alippi e Benvenuto Laritti.L’anno successivo, 1976, vi è stato il conferimento del San Nicolò al celebre rocciatore Riccardo Cassin; la sera precedente era stato festeggiato al Teatro del Sagrato (oggi Cinema Nuovo Aquilone), nel concerto del 25° del Coro Alpino Lecchese, allora diretto dal compianto Francesco Sacchi e presieduto da Antonio Maggi, per anni assessore alle finanze del Comune di Lecco e presidente dell’Unione Commercianti.
Il sindaco Lorenzo Bodega con le autorità nel San Nicolò 1997
La sala del Consiglio Comunale con il pubblico (anno 1997)
Quindi, per riassumere, i San Nicolò sono avvenuti in municipio con i sindaci Rusconi, Puccio, Tirinzoni, Resinelli, Mauri, Boscagli, Pogliani e poi i primi anni di Bodega.Non va dimenticato che il salone municipale ha ospitato dal 1955 i Congressi di Studi Manzoniani, avviati dal sindaco Luigi Colombo, con la determinante collaborazione del Centro di Studi Manzoniani di Milano, presieduto dal noto Claudio Cesare Secchi. Solo nell’edizione del 1971 il congresso ebbe le prime riunioni di studio e di dibattito presso il salone delle scuderie, ricavato nell’ala più settentrionale di villa Manzoni, al Caleotto, che era divenuta nel 1963 proprietà comunale.
C’è, altresì, da rammentare, che villa Manzoni ebbe ruolo principale nel Congresso Internazionale del centenario della scomparsa del grande scrittore (1873), quando assessore alla cultura per il Comune di Lecco era il prof. Giuseppe Agostoni. L’anno prossimo saranno 150 anni dalla morte di Alessandro Manzoni.
A.B.