Olginate: le spese in più per luce e mensa tengono banco in cc, minoranza contraria
Roberta Valsecchi
In primis, è stato spiegato come l'ente abbia ricevuto una terza "tranche" di contributi statali del valore di 71.000 euro per coprire i rincari energetici, a cui entro la fine dell'anno dovrebbero seguirne ulteriori 15.000. Con la seconda delle prime due delibere, invece, il Comune ha provveduto a formalizzare l'incasso di altri 102.000 euro dal PNRR per il nuovo centro cottura (con spazio mensa per i bambini) da realizzare in via Campagnola a servizio delle scuole locali, il cui progetto è stato finanziato nei mesi scorsi per oltre 1 milione di euro; centro cottura di nuovo "protagonista" anche sul fronte opposto, quello delle uscite, con un "esborso" di 310.000 euro resosi necessario per completare l'opera, in aggiunta alle spese per l'efficientamento energetico delle scuole (45.000 euro per l'Infanzia, 27.000 per la Primaria e 60.000 per la Secondaria di primo grado).
Il discorso relativo all'illuminazione pubblica, invece, è rientrato in quello più ampio sulla terza variazione di bilancio all'ordine del giorno (in cui è stato citato, per esempio, anche un maggiore contributo comunale di 17.000 euro, per un totale di 41.500, alle associazioni del paese per le varie attività culturali e aggregative, di nuovo sugli standard pre Covid): come spiegato dall'assessore Roberta Valsecchi, sul fronte dei rincari energetici Olginate non ha fatto eccezione, registrando circa il 50% di costi in più rispetto allo scorso anno (in linea con le cifre di altri enti e, in generale, dei privati).
"La previsione di inizio 2022 era già più alta del solito, poi è stata adeguata man mano con il passare dei mesi: grazie ai contributi statali, comunque, sostanzialmente siamo riusciti a rientrare nelle spese, senza particolari esborsi aggiuntivi" ha precisato la delegata della Giunta. Una rassicurazione, questa, che però non ha convinto il capogruppo di minoranza Riccardo De Capitani.
"La verità è che questi costi in più sono solo il frutto di una mancanza: si parla da anni, fin dal primo mandato di questa Amministrazione, dell'iter per l'installazione dei led, che però non è mai andato in porto" ha sostenuto. "Aggiungere altri 300.000 euro per la nuova mensa scolastica, poi, alla luce del contesto attuale, ci impone quantomeno una riflessione: noi siamo favorevoli al progetto, ancora oggi, ma se dobbiamo spendere tutti questi soldi per qualcosa come 500 metri quadrati forse conviene fermarsi un attimo e valutare con calma il da farsi".
"È vero, sull'illuminazione siamo un po' in ritardo: se ne parla da circa tre anni, ma ora il progetto va rivisto. Dovremmo riuscire ad andare a gara a inizio 2023" ha commentato il sindaco Marco Passoni. "In ogni caso, gli aumenti ci sarebbero stati anche con i led, e comunque grazie al nostro avanzo siamo riusciti a coprire sia questi costi aggiuntivi che quelli per la mensa. A questo proposito, fermandoci proprio adesso avremmo rischiato di perdere tutto, forse anche il milione di euro iniziale: dobbiamo partire entro i termini previsti, poi magari qualcosa si potrà recuperare. Crediamo che ne valga la pena, per offrire un servizio migliore ai bambini e alle loro famiglie".
Un concetto, questo, condiviso anche dalla capogruppo di maggioranza Elena Invernizzi, mentre l'opposizione è rimasta della propria idea esprimendo contrarietà a tutte e tre le variazioni di bilancio. Da parte di Micaela Pesenti, infine, è giunta una richiesta di chiarimenti in merito alla spesa di 2.500 euro per la stampa e la distribuzione tra i cittadini del primo notiziario comunale. "Abbiamo previsto due uscite all'anno, con 3.000 copie e un numero di pagine ridotto all'osso, con contenuti scritti esclusivamente in italiano: questa è un'edizione "pilota", ma già dalla prossima contiamo di finanziarlo attraverso sponsorizzazioni" ha spiegato il sindaco.
B.P.