Il Belvedere del Trovante: progetto d'arte di Orazio con dieci comuni del territorio
Il Trovante diviene, in questa accezione, un elemento aggregante per i dieci comuni del territorio da cui si può osservare: Annone Brianza, Barzago, Bosisio Parini, Bulciago, Civate, Costamasnaga, Cremella, Garbagnate Monastero, Molteno e Monticello Brianza.
Nasce da questa "rivelazione" l'intuizione delle Amministrazioni di questi Comuni di realizzare "Il Belvedere del Trovante", un progetto di valorizzazione artistico culturale del territorio della Brianza lecchese che ha proprio nel Trovante il suo minimo comune denominatore e che si articola nella creazione di un percorso che collega i diversi comuni coinvolti.
In ciascun comune è posizionata una scultura di Gaetano Orazio, la sagoma in metallo del Trovante, con una fessura all'altezza del cuore da cui è possibile, nell'ora indicata, scorgere la stessa figura sulla montagna, annullando lo spazio ed il tempo in una sintesi perfetta tra la rappresentazione e l'originale. Un qrcode consente di individuare e geolocalizzare le altre sculture del percorso e di approfondirne i contenuti.
"Il Trovante è il cuore pulsante di un percorso che ci offre l'opportunità di promuovere i nostri comuni in chiave culturale, artistica e paesaggistica. - spiega Giuseppe Chiarella, sindaco di Molteno e coordinatore dei Comuni coinvolti nel progetto - In questi ultimi anni abbiamo assistito ad una riscoperta del turismo di prossimità, un tema su cui è indispensabile fare squadra. Il Belvedere del Trovante è un'occasione in questa direzione, unendo arte e natura. Siamo convinti che l'arte e la natura siano elementi capaci di dare valore aggiunto al territorio: per questo motivo, attraverso le opere di Gaetano, ciascuno potrà stabilire il proprio legame con il Trovante, con ciò che rappresenta e con il territorio di cui è espressione".
In coincidenza con l'inaugurazione del percorso, il 30 novembre prossimo alle ore 18 si inaugurerà anche al centro espositivo Lariofiere di Erba (sala Porro) una mostra personale dell'artista che fu scoperto e valorizzato da Philippe Daverio. La mostra - che sarà accompagnata da un importante catalogo - sarà l'occasione per approfondire il percorso di ricerca artistica e spirituale che ha portato Gaetano Orazio ad imbattersi nel Trovante e ad esserne letteralmente catturato. Inoltre una delle statue raffiguranti il Trovante sarà posizionata in allestimento permanente nel piazzale posto all'ingresso dei padiglioni espositivi.