Medicina generale: più di 57mila persone senza medico nel 2022. Nascono gli AMT
Il fatto che i medici di base, non solo in Brianza, ma anche a livello regionale e nazionale, siano sempre meno non è un segreto. A parlare chiaro e rendere meglio l'idea però sono i numeri: "Nel nostro territorio attualmente sono operativi 605 medici titolari - ha spiegato il dottor Scarcella - Sono 62 invece quelli provvisori. Attualmente mancano all'appello 22 medici di medicina generale". Il numero di figure che occorrono per sopperire al bisogno delle provincie di Lecco e Monza è pari a 689. Scendendo nel dettaglio, i distretti di Lecco, Merate e Bellano contano rispettivamente 83, 57 e 25 medici di medicina generale titolari e 10, 6 e 6 medici provvisori. 3 i medici mancanti a Lecco, 2 a Merate e 1 a Bellano.
"Siamo riusciti a garantire un livello di assistenza grazie alla realizzazione di questi ambulatori temporanei, gestiti con risorse diverse, attingendo in parte tra i medici già in servizio della continuità assistenziale e in parte utilizzando dei liberi professionisti" ha aggiunto Scarcella, spiegando che si tratta tuttavia di risorse limitate. "Insieme ad altre agenzie siamo stati pionieri in questo - ha commentato il dottor Panciroli - Ora però il disegno organizzativo è diventato standard a livello regionale. Questo modello che abbiamo inventato per risollevare la situazione adesso è stato recepito anche all'interno dell'accordo integrativo da Regione Lombardia".
Cosa caratterizza queste unità e che le rende più efficienti rispetto alla continuità assistenziale "classica", sono le prestazioni che garantiscono: la contattabilità telefonica da parte degli assistiti verso i medici che compongono l'equipe ambulatoriale; la modalità di comunicazione attraverso e-mail dedicata; il rilascio di prescrizioni dematerializzate da parte dei medici (l'AMT è dotato di applicativo dedicato); visite e accesso ambulatoriale su appuntamento; visite a domicilio; vaccinazione antinfluenzale e anti-CoviD-19 al domicilio (popolazione target); rilascio di specifica Scheda Sanitaria Individuale per i pazienti eligibili, ovvero che accedono all'ambulatorio per visita medica e con particolare carico nosologico.
La pecca, è stato osservato durante la conferenza, è che così facendo il paziente potrebbe non essere assistito sempre dallo stesso professionista, come era invece abituato a fare rivolgendosi al proprio medico di medicina generale. Proprio per questo è stata posta particolare attenzione alla Scheda Sanitaria, in modo tale che ogni paziente abbia un suo fascicolo elettronico che tenga traccia della sua situazione, e che ogni medico che incontra può consultare. Al 31 ottobre i medici impegnati negli AMT erano 62, di cui 38 con incarico di continuità assistenziale e 24 liberi professionisti.
Attualmente gli ambulatori temporanei attivati nel lecchese sono 4, a cui si aggiungono quelli di Bellano/Esino e Casargo, entrambi chiusi però tra la fine di ottobre e l'inizio di novembre. È aperto invece dal 22 agosto scorso quello di Nibionno/Bulciago, dal 17 ottobre quello di Costa Masnaga/Nibionno, dal 10 ottobre quello di Merate e dal 7 novembre quello di Dervio. 7.950 in totale gli assistiti che hanno afferito e continuano ad afferire ai 6 AMT citati.
Tra l'inizio di luglio e la fine di ottobre 2022 gli AMT di Ats Brianza hanno emesso oltre 32mila prescrizioni, di queste, circa il 66%, sono state per farmaci. È stato inoltre analizzato che circa l'85% degli assistiti che si sono rivolti agli ambulatori hanno un età superiore ai 60 anni.
Parlando di futuro, i vertici di Ats hanno comunicato che entro la fine dell'anno ai 22 medici mancanti già citati se ne aggiungeranno altri 32. "Attualmente abbiamo 131 corsisti distribuiti nei 3 anni di formazione e sulle tre ASST, presso le quali svolgono tirocini - ha detto Scarcella - A fine anno 5 di loro saranno pronti a lavorare. Il grosso della disponibilità però si avrà a settembre del 2023, quando avremo 51 corsisti pronti". Per un anno dunque bisognerà far fronte all'emergenza, ma probabilmente anche dopo, perché non tutti gli iscritti al corso triennale provengono dalla Brianza e non è dunque garantito che al termine del loro percorso di formazione decidano di rimanere sul territorio in cui ora stanno apprendendo.
Cosa si prospetta dunque? I relatori hanno concordato nel dire che in futuro si punterà molto sull'aggregazione tra medici, che potranno lavorare insieme condividendo ambulatori, un concetto che riprende molto quello proposto con le Case di Comunità. Proprio in quest'ottica Ats ha attivato un bando aperto a medici in forma singola o associata che abbiano già sottoscritto o che intendano sottoscrivere il contratto per il personale collaboratore di studio amministrativo o infermieristico. L'indennità sarà inoltre riconosciuta ai medici di assistenza primaria associati tra loro.
Infine, sempre in prospettiva futura l'esperienza degli AMT ha anticipato l'orientamento normativo verso il "medico del ruolo unico", e ha posto criteri per il necessario sviluppo delle competenze professionali del medico del ruolo unico con attività su base oraria, dando così impulso ad una nuova continuità assistenziale.
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