Civate: il 24 in scena lo spettacolo 'Barbablù 2.0'
L’Amministrazione Comunale di Civate propone per giovedì 24 novembre un momento di riflessione in occasione della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, istituita dall’Assemblea generale delle Nazioni Unite.
Alle 20.30, presso il salone dell’Oratorio, andrà in scena lo spettacolo “Barbablù 2.0, i panni sporchi si lavano in famiglia” che affronta con lo stile della prosa contemporanea una tematica sociale di forte attualità come la violenza sulle donne e in modo particolare quella domestica, la peggiore di tutte perché si consuma tra le pareti della propria casa e arriva dalle mani di chi dovrebbe amarti e accarezzarti e invece ti distrugge non solo fisicamente ma anche psicologicamente e moralmente. Si parte dall’archetipo della famosissima favola di Barbablù scardinando però il punto di vista e aggiornando tutto al XXI secolo; l’ambientazione è una ricca provincia, un mondo all’apparenza di assoluta armonia, di fiaba appunto, dove dietro le porte regnano meccanismi implacabili di violenza e sudditanza psicologica.
"Barbablù 2.0" non è solo la storia di un marito violento e delle conseguenze delle sue azioni, ma anche e soprattutto quella di un viaggio nella testa di una donna. La protagonista si troverà a ricostruire la dinamica di un omicidio, il suo, arrivando alla consapevolezza finale e terribile di esserne stata complice.
La serata, a ingresso libero, vuole tenere accesi i riflettori su un fenomeno dilagante di violenza rispetto al quale non si può e non si deve restare indifferenti.
Di Magdalena Barile
Regia e musiche originali Eleonora Moro
Con Laura Negretti, Antonio Grazioli
Scenografia e progetto luci Armando Vairo
Direttore tecnico Donato Rella
Assistente alla regia Sara Panetta
Produzione Teatro in Mostra
Alle 20.30, presso il salone dell’Oratorio, andrà in scena lo spettacolo “Barbablù 2.0, i panni sporchi si lavano in famiglia” che affronta con lo stile della prosa contemporanea una tematica sociale di forte attualità come la violenza sulle donne e in modo particolare quella domestica, la peggiore di tutte perché si consuma tra le pareti della propria casa e arriva dalle mani di chi dovrebbe amarti e accarezzarti e invece ti distrugge non solo fisicamente ma anche psicologicamente e moralmente. Si parte dall’archetipo della famosissima favola di Barbablù scardinando però il punto di vista e aggiornando tutto al XXI secolo; l’ambientazione è una ricca provincia, un mondo all’apparenza di assoluta armonia, di fiaba appunto, dove dietro le porte regnano meccanismi implacabili di violenza e sudditanza psicologica.
"Barbablù 2.0" non è solo la storia di un marito violento e delle conseguenze delle sue azioni, ma anche e soprattutto quella di un viaggio nella testa di una donna. La protagonista si troverà a ricostruire la dinamica di un omicidio, il suo, arrivando alla consapevolezza finale e terribile di esserne stata complice.
La serata, a ingresso libero, vuole tenere accesi i riflettori su un fenomeno dilagante di violenza rispetto al quale non si può e non si deve restare indifferenti.
Di Magdalena Barile
Regia e musiche originali Eleonora Moro
Con Laura Negretti, Antonio Grazioli
Scenografia e progetto luci Armando Vairo
Direttore tecnico Donato Rella
Assistente alla regia Sara Panetta
Produzione Teatro in Mostra