Mandello: dalle Olimpiadi al dialetto, è mancato a 90 anni Luigi Bartesaghi
Luigi Bartesaghi
“Ne sono molto dispiaciuto come sindaco e come amico. So che aveva mille acciacchi ma non lo dava a vedere, con il piglio di sempre, positivo alla vita di chi non smette mai di pensare al domani. E' venuto a trovarmi tempo fa, perché aveva mille idee, sempre rivolte a riconoscere il valore degli altri. Non da ultimo la segnalazione di non dimenticarci, questa estate, dei 95 anni di Giuseppe Moioli. Mi mancherà davvero il suo sorriso ed i ricordi del secolo scorso fatti di canottaggio, dialetti, vita di paese e non solo. Mancherà a tutti. Da oggi, su questa terra, ho un amico in meno”.
Così Riccardo Fasoli, primo cittadino di Mandello del Lario, circa la scomparsa, a 90 anni compiuti e festeggiati lo scorso ottobre, di Luigi Bartesaghi. Un animo buono il suo, sempre attento alla comunità a cui aveva dato in passato molto del suo essere generoso e vicino alla gente. I suoi trascorsi a Montreal per lavoro l'avevano portato a vestire i colori della nazionale canadese ai giochi olimpici di Roma, nel ciclismo. Poi il ritorno a Mandello - dove è nato nel 1932 – ed il matrimonio con Mariella Vavassori che lo ha reso padre di Enrica, Carla e Riccardo.
In paese Bartesaghi ha sempre dato senza risparmiarsi. Dalla associazione cardiopatici, al corpo musicale, dalla squadra di ciclismo al suo amato idioma locale fondando l'associazione “I amiis del dialet”.
Il tutto con sguardo ottimista e, come detto dal sindaco, con la volontà di “riconoscere il valore degli altri”.
L'ultimo saluto gli verrà tributato domani, venerdì 11 novembre, alle ore 14.30 nella chiesa di San Lorenzo.
La salma al momento è composta presso la camera mortuaria dell'Ospedale Manzoni di Lecco.