Elena Zambetti
L'ultimo – noto – a presentare la propria candidatura è stato
Lorenzo Bodega. Un profilo il suo, non certo per preparazione e esperienza, quando per vicissitudine di casacca, su cui difficilmente la politica convergerà. Ma, forse per provocare, anche l'ex (sindaco) leghista si è buttato nella mischia. Del resto la quadra sembrerebbe ancora lontana dall'essere trovata. Manca, pare, la quota rosa. “Senza una donna” - da leggersi alla Zucchero - il nuovo CdA di APAF non nasce. Per la maggioranza doveva portarla in dote, come in passato, la minoranza. Ma
Paolo Negri avrebbe puntato su
Augusto Giuseppe Amanti, pur essendosi riproposta anche
Luisa Ongaro, l'unico membro del consiglio uscente a non aver abbandonato la nave mentre imbarcava acqua, come sottolineato dallo stesso capogruppo d'opposizione lunedì sera a Villa Locatelli, rigirando il coltello nella piaga rimarcando ancora una volta come il Presidente
Marco Galbiati, riconfermato al timone a febbraio, a settembre abbia rassegnato le dimissioni lamentando di essere bersaglio di critiche politiche a suo dire intollerabili pur ricoprendo... un ruolo politico. Da sempre scettico sulla figura apicale – ancora una volta ha chiarito di aver espresso in tempi non sospetti dubbi su competenza, voglia e tempo da dedicare alla scuola – il portavoce di “Provincia territorio bene comune” ha lasciato cadere nel vuoto la provocazione della Presidente
Alessandra Hofmann che, pubblicamente, viste le lodi tessute solo in favore della Ongaro, gli ha chiesto perché la stessa non sia stata designata nuovamente quale membro del nascente CdA in rappresentanza dell'opposizione. Una domanda di fatto riprova della necessità che salti fuori un nome femminile da inserire in un terzetto che dovrebbe comunque avere in
Francesco Silverij il vertice. “Cicci”, parrebbe essere destinato a tornare da Presidente al CFPA, dopo aver lasciato, nel 2018, dopo 31 anni di militanza, il consiglio comunale di Mandello e più recentemente anche le fila di Forza Italia, quando il movimento azzurro era ormai dato per spacciato. Lo “sponsorizza”, si dice, in primis, ma non solo,
Stefano Simonetti. Strano che il veterano del consiglio provinciale non abbia pensato a
Elena Zambetti. La sua ex compagna di banco, a lungo, negli ultimi mandati, ha sparato su Casargo, portando in Aula le fucilate di
Giovanni Pasquini, impegnato nella sua battaglia – persa pesantemente alla chiamata alle urne – con
Antonio Pasquini, pur avendo incassato l'inusuale appoggio elettorale della sindaca uscente
Pina Scarpa, già a sua volta nel CdA di APAF (quello "azzerato" da
Flavio Polano) e addentro alle pieghe della scuola. Donna, votata alla causa, libera da altri impegni amministrativi. E magari gradita anche al PD, sull'altro fronte ma da sempre alleato in tema CFPA. Meglio di così...
A.M.