Pasturo: le vacche tornano a valle dopo la stagione in quota
Quattro mesi e una settimana. La villeggiatura in quota delle mucche delle aziende agricole che da Pasturo sono salite in Val Biandino è durata quattro mesi e una settimana. "Monticazione" per dirla tecnicamente. Era l'11 giugno infatti quando abbiamo seguito le mandrie di Carlo Platti e Antonella Doniselli nella loro transumanza. Oggi stanno facendo ritorno a casa, con un buon passo spedito, dovuto sicuramente al periodo di 'allenamento' sui monti.
Come è andata?
"La stagione è andata bene - dice Antonella - Quando siamo saliti a Biandino il mese di giugno abbiamo trovato tantissima erba, le vacche hanno prodotto molto più latte per una quindicina di giorni, poi il caldo ha iniziato a fare diminuire il foraggio fresco influenzando la resa" spiega la donna che, per tutto il periodo, è stata impegnata come casaro a produrre taleggio. Per quanto riguarda l'affluenza di persone, c'è stata partecipazione?
"Si, di gente ne è passata, soprattutto dalla Brianza".
Con la mancanza di precipitazioni come vi siete organizzati? "La Val Biandino presenta un buon numero di sorgenti, anche se questa volta, il caldo provocava una grande sete nei bovini, quindi con dei tubi portavamo l'acqua in diversi punti per fare bere più volte".
Gli animali sono in buona forma e sicuramente non hanno sofferto, il foraggio fresco è stato sufficiente.
"Si, hanno mangiato a sufficienza, anche se non siamo riusciti a farli pascolare nei prati nella quota più alta in quanto l'erba è seccata per il caldo e sarebbe stato pericoloso in quanto il terreno risultava arido e la vegetazione avrebbe fatto da scivolo con il rischio di cadute".
Siete partiti questa mattina, non all'alba come per la salita e di buon passo tutti a casa.
"Abbiamo munto e lavorato il latte, sistemato il caseificio, chiuso quello e la casa e poi ci siamo incamminati, verso le 10.30 ma, non tutti a piedi: 3 giorni fa sono nate 2 vitelle e loro non sarebbero riuscite a camminare per tutto questo tempo".
M.A.