Lecco perduta/342: la fiaccolata verso Roma del 1975
Il 140° di Lecco città è stato ricordato dai camminatori di Pian Sciresa di Malgrate con la spedizione con la "torcia" partita da Bormio e conclusa in piazza XX Settembre, ricevuta dal sindaco Giulio Boscagli. Il 150° della storica ricorrenza era invece stato evidenziato con la fiaccolata da Milano, museo del Risorgimento, per raggiungere il palazzo civico di piazza Diaz a Lecco, accolta dal primo cittadino Lorenzo Bodega.
Il compianto sindaco di Malgrate Pietro Scola
in marcia con la maglia giallo rossa di Pian Sciresa
Doveroso ricordare la camminata record, vale a dire quella del 1975 mossa da Lecco-Malgrate con destinazione Roma, con un passo ininterrotto giorno e notte. Trenta i partecipanti, che si alternarono ogni ora nei quasi 800 chilometri. Era la fiaccola-staffetta dell’anno giubilare 1975, la maggiore impresa nel numeroso elenco delle camminate compiute dai giallo-rossi lariani.
Una carovana di otto autovetture seguiva i marciatori; c’era anche il ciclista Mario Butta, che affiancava lo staffettista di turno ma che, ovviamente, aveva i suoi turni di riposo dalle due ruote, affidando la bici ad altri rappresentanti del Pian Sciresa. Il coordinatore dell’interminabile camminata è stato Francesco Ferranti, regista impeccabile.
Gruppo nel cortile di Villa Locatelli a Lecco,
con il presidente della Provincia di Como Giovanni Fiamminghi, già sindaco di Malgrate
Si è trattato di una corsa senza riposo. Il crinale appenninico venne scavalcato al passo della Cisa. Tutto funzionò a dovere: i cambi, l’assistenza diurna e notturna, con la vettura ammiraglia. L’arrivo avvenne a Roma, nel cortile del mitico Campidoglio, quando vi fu la consegna al museo della Lupa Capitolina di una riproduzione in miniatura della caratteristica Lucia manzoniana, la barca con i tre cerchi sopra lo scafo, che venne donata anche all’Hotel Palatino dove la comitiva di Malgrate pernottò. Nel percorso degli oltre 800 chilometri vi erano state brevi soste di accoglienza a Piacenza, Pisa, Grosseto, Massa Carrara, Civitavecchia, per iniziativa delle locali Aziende Turismo.
Gruppo nel cortile del palazzo civico di Lecco, con l'assessore Sergio Gatti
La partenza della staffetta alla volta di Roma aveva avuto tre momenti distinti: da palazzo Agudio di Malgrate, sede municipale, con il sindaco Pietro Scola; dal cortile centrale del palazzo civico di Lecco, con l’assessore Sergio Gatti; da villa Locatelli, allora sede distaccata dell’Amministrazione Provinciale di Como, con il presidente Giovanni Fiamminghi, che era stato primo cittadino di Malgrate.
I marciatori presso il Castello di Malgrate, vicino a Pontremoli (è visibile la torre)
Tutti ricordi che tornano dal 1975 dopo quella indimenticabile “sgambata” giubilare verso la caput mundi. Chissà che la memoria rinnovata di “un’altra” Malgrate stimoli la curiosità di conoscere nuovamente il borgo con la torre cilindrica, le piccole stradette, l’antica chiesetta di San Lorenzo, il corpo di guardia della fortezza.
Raduno dei marciatori 25 anni dopo la camminata verso Roma
A.B.