Calolzio: dopo 18 anni il Comandante Fabio Marra lascia la Caserma, rendendo merito a tutti i suoi uomini. Il grazie della Val San Martino

Il momento dei saluti è arrivato. E come ogni Comandante con la “c” maiuscola per davvero, non si è preso la scena, approfittando invece della ribalta per mettere in luce i suoi uomini, ringraziandoli pubblicamente. Si è dunque congedato con quello stile e quel garbo che gli sono propri, il Luogotenente carica speciale – ma per tutti ancora semplicemente “il maresciallo” - Fabio Marra. Dopo diciotto anni abbondanti spesi alla testa della Caserma di Calolziocorte, competente su tutta la Val San Martino, proseguirà la sua carriera lavorativa, non senza dispiacere - come trapelato da un inciso nel suo discorso - a Ponte San Pietro.

Il Comandante Fabio Marra

Oggi però è il giorno della festa, organizzata per lui in sala consigliare a Calolzio, alla presenza dei sindaci del territorio, di alcuni amministratori e operatori della Polizia Locale nonché dei rappresentanti della Protezione civile, degli Alpini, dei Marinai e, ovviamente, dei Carabinieri in congedo, tutte realtà che nel tempo, hanno toccato con mano la disponibilità del Comandante Marra, nonché quella “professionalità” e quella “umanità” esaltate dal sindaco di Monte Marenzo Paola Colombo. Carlo Greppi, anche a nome del borgomastro di Vercurago Paolo Lozza, ha posto l'accento sui “rapporti stretti e genuini, senza troppi formalismi” che l'ufficiale è riuscito a tessere con la comunità, creando con tutte le amministrazioni – anche dei paesi più piccoli - “un'ottima collaborazione” come rimarcato dal primo cittadino di Erve Gian Carlo Valsecchi, augurando al Luogotenente di poter fare bene anche a Ponte San Pietro. “Sicuramente avranno un buon Comandante” ha aggiunto Luca Pigazzini, ricordando come anche in un comune piccolo come Carenno, Marra si sia “prodigato per risolvere le piccole e grandi criticità che potevano riguardare il nostro territorio”. Da qui l'auspicio di non rimanere troppo a lungo senza un sostituto, condiviso anche dal sindaco di Calolzio, augurandosi altresì che all'Arma, così come alle amministrazioni comunali, siano garanti “strumenti più in linea con le esigenze di sicurezza dei cittadini, non solo reale ma anche percepita”.

“Difficile trovare le parole giuste in un momento come questo. Permettetemi di rivolgere un affettuoso e deferente saluto e ringraziamento ai signori sindaci, per la premurosa attenzione sempre riservata all'Arma, agli amministratori, agli amici delle associazioni ed a tutte le autorità e persone qui convenute. Quella che, ai tempi, avrebbe dovuto essere una breve parentesi di permanenza, è divenuta ben presto una delle esperienze più importanti, se non la più importante della mia vita professionale” ha esordito il Comandante.

“Difficile riassumere in parole gli oltre diciotto anni trascorsi nella Valle San Martino, territorio caratterizzato da un tessuto sociale ricco, vivo ed in costante evoluzione, un territorio composto per la stragrande maggioranza da tante, tante, tante brave persone. Molteplici in questi giorni le attestazioni di stima da parte di numerose persone, tanti i messaggi, le telefonate, le lettere, anche di persone con le quali avevo avuto modo di interagire diversi anni addietro, magari in contesti tristi, difficili. Già, perché spesso ci troviamo ad operare nei momenti più drammatici della vita delle persone e spesso non è facile trovare la risposta giusta o le parole giuste... Ed è in quel momento che noi siamo la risposta dello Stato, perché in quel preciso momento lo Stato indossa la nostra uniforme. Abbiamo – ha proseguito iniziando a parlare al plurale, non prendendosi dunque meriti personali - cercato di essere sempre attenti alle dinamiche del territorio, alle criticità, ai bisogni, ai contesti familiari, alle fasce deboli ed alle situazioni umane più delicate cercando di dare sempre alla Giustizia un'impronta di umanità, caposaldo dell'essenza dell'Arma dei Carabinieri e di essere Carabiniere. Lascio, mio malgrado, un territorio assai complesso per le dinamiche sociali e gli equilibri delicati e radicati della criminalità organizzata. Dinamiche che abbiamo nel tempo analizzato, delineato, interpretato e veicolato con a giusta fermezza, perché non restassero semplici congetture o deduzioni ma diventassero, come poi in effetti è stato, tasselli fondamentali di importanti operazioni di servizio, di cui spesso e nella più parte delle volte siamo stati parte attiva- attori principali. Abbiamo cercato di mantenere un costante controllo sul territorio seppur talvolta con risicate risorse ma con tanto, tantissimo entusiasmo e spirito di servizio. E' per questa ragione che oggi (e vi ringrazio per questa celebrazione) non deve essere concesso un tributo di stima al sottoscritto, ma a tutti i ragazzi che compongono e che hanno composto il Comando Stazione Carabinieri di Calolziocorte e che ho avuto l'onore, per così tanti anni, di rappresentare. Se qualcosa di buono è stato fatto in questi anni, lo devo a loro, lo devo a voi - ha aggiunto guardando i suoi uomini ndr – preziosi ed instancabili collaboratori, cuccioli come li ho sempre affettuosamente rinominati, sentinelle attente e curiose in un territorio spesso difficile. Anche nei momenti più drammatici della pandemia, avete lavorato – ha proseguito rivolgendosi ancora alla piccola rappresentativa della caserma presente in sala consiliare – senza risparmio, silenziosamente, senza pretendere neppure un grazie, senza un lamento... Beh, oggi sono io a dirvi grazie, a rendervi merito, a concedervi il giusto tributo per ciò che avete fatto per me, per ciò che avete fatto per questa collettività e che, sono certo continuerete a fare” ha chiosato tradendo emozione.

“Lascio il testimone al mio vice, maresciallo Giuseppe Cito, al mio fianco da diversi anni ormai, che peraltro in questi giorni festeggia il meritato avanzamento al grado di maresciallo capo, il quale saprà egregiamente portare avanti l'operato di questi anni e che reggerà il Comando interinalmente sino alla nomina del nuovo Comandante titolare. A voi tutti dunque il mio grazie, a voi sindaci, amministratori, volontari e amici. Grazie per la grande vicinanza dimostrata e il supporto in questi anni. Viva l'Arma dei Carabinieri! Viva l'Italia!”.

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Una targa – ma anche i famosi Cocci di Erve dipinti a tema, un libro e altri doni – ricorderanno al Luogotenente Marra la giornata odierna, costellata di applausi riconoscenti ad esprimere un “grazie” sicuramente non di circostanza.
A.M.
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