Parco Adda Nord, variante generale PTC: ora la deliberazione definitiva della Regione
Nuovo importantissimo step per la Variante Generale del Piano Territoriale di Coordinamento del Parco Adda Nord. Venerdì pomeriggio, infatti, la Comunità del Parco ha votato all'unanimità il documento finale del PTC dopo aver discusso le 29 osservazioni (22 di natura privata, tre di naturale generale da associazioni ambientaliste ovvero da privati attenti al tema ambientale, tre di Comuni aderenti al Parco quali Cornate, Medolago e Lecco e una d’ufficio del Parco) giunte nei termini di legge dopo la prima adozione del Piano avvenuta sempre dalla Comunità lo scorso mese di febbraio e puntualmente controdedotte da parte dei tecnici estensori del PTC per essere sottoposte all’assemblea.
L'iter infatti prevedeva la pubblicazione sul Bollettino Ufficiale della Regione (BURL) per 30 giorni del testo adottato e poi altri 60 per la presentazione di eventuali osservazioni.
La seduta di venerdì ha avuto proprio come ordine del giorno l’esame delle osservazioni presentate; la votazione finale dei Sindaci riporta il documento in Regione per quello che di fatto è l’ultimo passaggio in Giunta la quale verificherà il Piano contro-dedotto rispetto agli indirizzi regionali, agli atti di programmazione e pianificazione e alle disposizioni di legge in materia e lo approverà con propria deliberazione. La versione definitiva sarà nuovamente pubblicata sul BURL.
È quindi in dirittura d'arrivo uno dei grandi obiettivi elencati dalla Presidente Francesca Rota da quando si è insediato nel 2019 a Villa Gina il suo Consiglio di Gestione. Un lungo percorso, quello del PTC, iniziato addirittura prima, nell’agosto 2017, con i primi procedimenti, passato attraverso le difficoltà portate dalla pandemia ma che vede finalmente un “soddisfacente” (così si sono espressi venerdì i Sindaci a Villa Gina) punto d’arrivo.
L'ultimo PTC del Parco Adda Nord approvato risaliva al dicembre del 2000. L'esigenza di adeguarlo a un nuovo quadro normativo di riferimento ma anche e soprattutto a un contesto socio-economico del territorio completamente mutato rispetto a 22 anni fa ha indotto i vertici gestionali dell'ente a concentrarsi per portare a termine il processo.
Salvaguardia, tutela attiva e progettualità integrata sono i principi generali fondativi di questo Piano «...che vuole rappresentare un nuovo inizio, una nuova consapevolezza che permette di affrontare le sfide odierne in una logica di valorizzazione, senza venir meno alle necessità di tutela ambientale e paesaggistica che la legge propone. Vuole inoltre fornire all’asta dell’Adda di competenza del Parco uno strumento moderno e flessibile. Non vogliamo che il Parco sia visto come un Ente vessatorio, piuttosto come un attore, che nel rispetto della normativa vigente, possa fornire un utile supporto e sostegno delle istanze provenienti dal territorio. Il Parco Adda Nord ha pertanto voluto promuovere l’idea di un parco attivo, capace di fornire risposte ai suoi interlocutori, senza ingessare, anzi valorizzando il territorio nei limiti consentiti dalla legge» ha detto nel discorso introduttivo alla seduta di venerdì il vice-presidente con delega all’urbanistica, tutela del territorio e PTC Alessandro Chiodelli.