Valsassina: motociclisti e soccorritori, accordo tra FMI e CNSAS

La collaborazione concreta con le associazioni locali che operano sul territorio è da sempre un punto di forza: nasce in Valsassina un protocollo sperimentale che unisce il CNSAS Lombardo - Corpo nazionale Soccorso alpino e speleologico e la FMI - Federazione Motociclistica italiana, Comitato regionale Lombardia. Ieri sera, giovedì 15 settembre, nella sede del Soccorso alpino a Barzio è stato reso ufficiale l'accordo tra i due enti, sottoscritto dai rispettivi presidenti, Luca Vitali per il Cnsas e Ivan Bidorini per FMI.

Daniele Gilardi, Luca Vitali, Ivan Bidorini e Alessandro Spada

"Il supporto dei motociclisti si è dimostrato molto efficace già in diverse occasioni - sottolinea Luca Vitali - e questo è un protocollo operativo, che segue un accordo di massima già presente a livello nazionale ma non ancora attuato".
La presenza dei motociclisti comporta una maggiore velocità di movimentazione, in particolare su strade carrozzabili, sentieri o mulattiere: un valido aiuto per il trasporto logistico di materiali, come la barella o i dispositivi sanitari. La loro conoscenza dettagliata dei posti contribuisce a ridurre i tempi degli interventi e questo incide sulla possibilità di salvare le persone: durante le ricerche di dispersi, sempre più frequenti e complesse, che spesso cominciano quando cala il buio, la presenza dei motociclisti può essere un aiuto molto valido per le squadre territoriali del Soccorso alpino.

"I motociclisti della FMI hanno già collaborato con noi in più occasioni, per esempio nelle grandi emergenze nazionali, come durante il terremoto di Amatrice (RI) nel 2016, perché potevano raggiungere in tempi brevi le persone isolate a cui servivano subito medicinali di emergenza - ricorda Marco Anemoli, delegato per la XIX Lariana del Cnsas - ma sono spesso stati al nostro fianco anche in Valsassina e in altri luoghi della nostra Delegazione, che copre quattro province lombarde, Lecco, Como, Varese e Pavia".
Alessandro Spada, capostazione di Valsassina - Valvarrone, promotore dell'accordo con il Motoclub Valsassina, ha ricordato l'intervento di qualche anno fa a Bocca di Biandino, quando uno dei nostri tecnici - Ezio Artusi, di Introbio, mancato nel 2018 in Grigna con l’amico e collega Giovanni Giarletta - salvò la vita di una persona utilizzando un defibrillatore portato da un motociclista che rapidamente lo aveva recuperato da un rifugio.

Accanto al presidente del Motoclub Valsassina, Daniele Gilardi, c'era il campione di trial Matteo Grattarola, di Margno, che nei prossimi giorni parteciperà al campionato mondiale in programma a Ponte di Legno (BS); con lui Matteo Cordioli, Fabio Di Giambattista, Alessandro Gilardi e Antonio Manzoni, gli altri motociclisti che collaboreranno con il Soccorso alpino. Il presidente lombardo di FMI, Ivan Bidorini, ha portato i saluti del presidente nazionale, Giovanni Copioli; è intervenuto anche Damiano Cavalieri, coordinatore nazionale trial della Federazione Motociclistica Italiana. Per le istituzioni locali, c'erano il sindaco di Cortenova, Sergio Galperti, e quello di Introbio, Adriano Airoldi.

In piedi a destra Matteo Grattarola

Durante la serata, oltre alla presentazione di due nuovi motocicli da Trial Honda Montesa 4Ride, acquistati grazie a donazioni di privati, sono anche stati diffusi alcuni dati relativi agli interventi compiuti durante l'estate 2022 dalla Stazione di Valsassina - Valvarrone: nel 2022, durante il periodo compreso tra il 1 gennaio e il 31 agosto, la sola Stazione di Valsassina - Valvarrone ha compiuto 96 interventi di soccorso, che hanno coinvolto 105 persone; 21 gli illesi, 70 i feriti, quasi il doppio rispetto al 2021; 6 le persone gravi e 8 le persone decedute. Significativo il raffronto tra il 2021 e il 2020, entrambi interessati dalle restrizioni dovute alla pandemia: nel 2021 ci sono stati 68 soccorsi per 78 persone, con 32 illesi, 37 feriti, 3 gravi e 6 mortali. L'anno prima, nonostante le limitazioni, c'erano stati 95 interventi per 117 persone, con 40 illesi, 56 feriti, 8 gravi e 13 persone decedute. In linea con gli anni precedenti il 2019 (81 operazioni di soccorso per 83 persone, con 29 illesi, 45 feriti, 3 gravi e 6 mortali) e il 2018 (88 soccorsi per 99 persone, 36 illesi, 51 feriti, 5 gravi, 7 mortali).
Il 2022 si sta quindi configurando come un anno impegnativo, per questo è più che mai importante il ruolo della prevenzione: sul sito www.sicurinmontagna.it trovate consigli utili per andare in montagna con consapevolezza.
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