Da Kiev fino alla Città dei Motori... in sella: Mandello accoglie tre appassionate guzziste
A Mandello, in questi giorni, sono attesi 50.000 centauri, tutti uniti da un'incrollabile passione per quella casa motociclistica che da cento (e uno) anni porta ovunque nel mondo il marchio dell'aquila. Facile immaginare, dunque, il grande numero di storie pronte a intrecciarsi nella cittadina lariana, scenario di un evento forse più atteso che mai per la portata della ricorrenza storica e per l'interruzione forzata dell'ultimo biennio causa Covid.
Olga, Elena e Alessia in una delle tappe del viaggio (foto tratte da Fb e Instagram)
Una di queste rimanda nientedimeno che all'Ucraina, il Paese al quale tante volte negli ultimi mesi è corso il pensiero di tutti dopo la violenta invasione da parte della Russia che a febbraio ha sancito lo scoppio di una guerra brutale e sanguinosa, la cui eco è arrivata con forza fino in Italia: nella giornata di ieri, infatti, la Città dei Motori ha salutato l'arrivo di tre giovani donne - Olga, Elena e Alessia - partite in sella alla loro Guzzi direttamente da Kiev, la capitale che in molti sono stati costretti a lasciare dopo il terribile attacco russo, cercando rifugio altrove.
Il loro viaggio da oltre 2.000 chilometri era iniziato il 2 settembre scorso, con una prima tappa in treno fino a Lviv: di città in città, di paese in paese, dopo aver anche attraversato i Carpazi sotto la pioggia, nella giornata di ieri le tre appassionate guzziste sono quindi approdate a Mandello, dove intanto si era già diffusa una certa curiosità per la loro "avventura" di cui si era avuta notizia tramite il passaparola social.
"Queste tre donne sono la testimonianza evidente di una passione in grado di superare qualunque confine, di andare oltre ogni difficoltà" ha commentato Luisella Aliprandi, consigliere comunale in paese, che ha avuto modo di conoscerle al momento del loro arrivo e di scambiarci due chiacchiere, per quanto possibile date le difficoltà linguistiche. "Qui a Mandello abbiamo ospiti delle persone ucraine fuggite dalla guerra: abbiamo raccontato ad alcune di loro la storia di queste tre guzziste, anche per cercare un aiuto nel comunicare, e non è escluso che si possa organizzare qualche momento insieme, per accoglierle in maniera "ufficiale" dopo questo lungo viaggio".
B.P.