Lecco perduta/337: il Piscen, le bocce e la Virtus Stella
Vecchio Piscen di via Ghislanzoni, sulla strada in quartiere Pescarenico, con il pergolato, i tavolini di pietra all’aperto, i campi di bocce... Al Piscen nel 1960 erano giunti a prendere l’esercizio i coniugi Luigi Montanelli e Gerolama Valnegri. Arrivavano dalla Cà Bianca, sul lago di Oggiono. Sono rimasti 31 anni, sino al 1971. I giochi delle bocce videro la fiorente stagione della società “Severino Briani”, dedicata a un caduto della Liberazione, che abitava proprio nella casa del Piscen.
Squadra 1960
C’era sempre gente, con l’apertura delle 5 (con papà Luigi) arrivavano i lavoratori del primo turno dell’Arlenico; poi a mezzogiorno c’erano i dipendenti della Comi Stufe, della Metalgraf e ancora dell’Arlenico. Trovavano la cucina nutriente e sana di mamma Gerolama: la trippa (buseca), la verzata (casseaola) e le bistecche giganti.
Premiazione torneo notturno Lecco 1961
C’era la Compagnia della Tazza, fondata da Fausto Montanelli e da Battista e Andrea Monti; c’era una società giovanile di calcio che si chiamava Virtus e che radunava i ragazzi dello “Stradone” verso la chiesa di Pescarenico. Ma c’erano, soprattutto, da primavera ad autunno le lunghissime serate delle bocce con tornei, campionati, sfide e rivincite, partite sino a tarda sera, anche con il primo freddo.
Premiazione torneo Carlottina di bocce
Sono stati tutti ricordi ripescati tra elenchi sociali e ritagli di giornale negli ultimi decenni del Novecento. Un primo raduno al Circolo Risorgimento di Pescarenico vide 70 partecipanti con la regia di Giovanni Sala e Michele Montanelli, con la collaborazione di Gianni Giudici. La società era nata tra giovanissimi, animati da Ennio Loda, ma il nucleo forte venne, comunque, da Pescarenico intorno al Piscen dei Montanelli, dove lo sport era di casa, dal calcio alle bocce.
Raduno 1996
Anzi queste ultime erano le “regine”, con i campi delle interminabili sfide e delle gare di rilievo, come il trofeo Carlottina degli Invernizzi, noti commercianti di via Maggiore. L’indimenticabile Duilio Senzani, già giocatore nella sua Forlì, fu allenatore appassionato avendo in formazione il figlio Franco, ora medico.
Raduno 1998
Era il tempo migliore del Piscen con la famiglia Montanelli, i numerosi figli attivi nella Virtus, in particolare i fratelli Michele e Piero. Nel giugno 1998 la rimpatriata di ex al Circolo Risorgimento di Pescarenico è stata un “fiume” di ricordi, rievocando le vittorie nei tornei notturni di Lecco, Maggianico, Calolzio, Mandello e anche oltre sino alla provincia di Sondrio. Risposero in 60 all’invito di partecipazione con gli interventi di Gianni Giudici, Ennio Loda, Alberto Senzani e altri.
Raduno 2002
Ancora più numeroso è stato quello di due anni dopo, nel salone del ristorante Torrette di Pescate. La Virtus Stella si preparava a scendere in campo nel torneo over 50 promosso dal sindacato Pensionati CISL sul campo maggiore del Centro sportivo del Bione. Fu una bella prestazione coronata da un ottimo 4° posto. Si alternarono al microfono Giovanni Sala, Gianni Giudici, Michele Montanelli, Ennio Loda, Mario Belloli, Peppe Nogara, Silvano Comi, Franco Senzani e Antonio Moruzzi, e venne ricordato con commozione l’allenatore Duilio Senzani, mister di grande passione ed esperienza.
Vecchie glorie al torneo per i 50 anni dei pensionati CISL
Un minuto commosso di silenzio è stato rivolto anche a Ivo Malvestiti e Leonardo Rossi, appena scomparsi. Gli interventi di alcuni protagonisti evidenziarono la volontà di essere presenti anche nei successivi tornei di veterani, ma le prestazioni più recenti avevano fatto pesare “che gli anni erano sempre più numerosi per scendere in campo con giovanile baldanza”. E nella platea dei presenti si diffuse un “pizzico di malinconia”.
A.B.